Silvia Notarangelo
ROMA– Si apre giovedì 10 maggio la venticinquesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, promosso e coordinato dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura.
Sono circa 1.200 gli espositori presenti, di cui oltre cinquanta al loro debutto assoluto, grazie alla crescita costante di progetti speciali: 23 nuove realtà sono infatti presenti all’Incubatore e 25 in Dimensione Musica.
Tema conduttore è la “Primavera digitale” e quelle mutazioni che il “vivere in rete” ha prodotto nel leggere, nello scrivere e nel comunicare.
Per la prima volta i Paesi ospiti d’onore sono due: la Romania e la Spagna, che si presentano a Torino con una significativa rappresentanza dei propri autori e della propria cultura.
Sono numerose le conferme e le novità del Salone.
Riprende, nel Padiglione 5, il Bookstock Village, il progetto rivolto ai lettori più giovani e sostenuto dalla Compagnia di San Paolo: come lo scorso anno, il programma è curato dallo scrittore Andrea Bajani, che ha lavorato assieme ai ragazzi degli istituti superiori torinesi e di un liceo di Bucarest per mettere a punto le tematiche. Novità assoluta, il DigiLab dove i ragazzi possono cimentarsi con l’editoria digitale attraverso tablet messi a loro disposizione.
Dimensione Musica è l’area del Padiglione 1 destinata al made in Italy del settore musicale: dai prestigiosi strumenti tradizionali alle pubblicazioni editoriali, dalle tecnologie audio dell’HiFi alle case discografiche, fino alle produzioni più squisitamente artistiche (concerti, festival, manifestazioni). Il Padiglione 2 ospita, invece, Book to the future, uno spazio interamente dedicato alle tecnologie per la fruizione culturale: ereader, tablet, device per la lettura digitale, distributori, portali, librerie online. Da sottolineare, a questo proposito, il debutto di tre grandi player internazionali come Amazon, Nokia e Trekstor.
Dal 10 al 12 maggio torna anche Ibf – International Book Forum, l’area business del Salone designata allo scambio dei diritti editoriali e di trasposizione mediatica dei libri, sostenuta dalla nuova Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane e dalla Camera di commercio di Torino.
Si rende omaggio, infine, alla città di Torino con la mostra “La Città Visibile. Torino, 1988-2012”, ideata insieme al Circolo dei lettori e curata da Luca Beatrice con la collaborazione di Roberta Pagani: dai loghi del Salone alla sentenza Thyssen, dall’Mp3 al motore Common rail, dalla torcia olimpica alle Superga tricolori. Oggetti-simbolo della città degli ultimi venticinque anni, esposti e raccontati ognuno da uno scrittore.