“Francesca e il cavaliere- La singolare storia della fidanzata di Berlusconi”

Marianna Abbate

ROMA – Su facebook gira una divertente vignetta che rappresenta una donna corrucciata con un foglio in mano, mentre dice “Belèn ha partorito (o qualsiasi altra news del momento) fammelo aggiungere alla lista delle cose di cui non me ne frega un…”. Ora sono convinta che leggendo il titolo di questo articolo, questo pensiero sia balenato nella testa di molti di voi. Allora spiegatemi perché lo state leggendo?  E’ un po’ la stessa cosa che è successa a me quando mi sono trovata davanti la copertina di “Francesca e il cavaliere”, con la bella immagine che potete vedere anche voi. La scelta strategica del bianco e nero copre le orribili discrepanze di colore del fondotinta, sul volto della statua di cera in cui si è ultimamente tramutato il Cavaliere, mentre la donna sulla destra assume sembianze familiari. Quella bocca a impostata e lo zigomo pronunciato ricordano vagamente Alba Parietti oltre ad una lunga lista di protagoniste della vita pubblica italiana, tra cui l’onorevole Santanchè. Sarebbe tutto giustissimo, se non fosse che la signora ritratta non ha raggiunto le 50 candeline, ma si aggira intorno alle 27/28, ed è la prescelta ad assumere l’arduo compito di “fidanzata” della statua di cera di cui sopra.

Ora noi possiamo anche far finta di credere che Ruby sia la nipote di Moubarak, ma la storia del vero amore è veramente tanto difficile da mandare giù. Spinta da un’immensa curiosità sociale (chiamiamola così) ho guardato una serie infinita di slideshow su internet, che mostravano una elegantissima Pascale vestita turchese dal vestito, al soprabito, alle scarpe che neanche la regina Elisabetta, mentre passeggia allegramente per le vie di Roma e incurante dei mille fotografi, chiacchiera e saluta decine e decine di amici. Che ragazza socievole e disinvolta! Un piacere da guardare su tutti i giornali, mentre ci facciamo la piega dal parrucchiere.

Secondo gli autori di questo saggio pubblicato da Centoautori (a produrre questa perla sono in due, Mariagiovanna Capone e Nico Pirozzi, ma non ce l’ho con loro: il libro è scritto bene e l’argomento attira il pubblico) la scelta di fidanzarsi ufficialmente doveva aiutare Berlusconi a coprire qualcos’altro. Ci sono molte discrepanze nei fatti raccontati, elementi che non coincidono o che sono stati modificati nel tempo.

Ora, sinceramente, la vignetta di cui parlavo all’inizio, torna imperterrita alla mia memoria. Perché che Berlusconi sia fidanzato o meno cambia poco al mio quotidiano. Tuttavia, l’implicazione che l’eventuale fidanzata potesse proteggerlo dai capi d’imputazione la fa scomparire. Effettivamente questo punto potrebbe interessarci.

Il percorso della giustizia ci riguarda tutti, e gli escamotage per sfuggirle sono sempre un argomento molto interessante.