MILANO – Scacco matto a Putin, il nuovo libro di Garry Kasparov sarà in libreria per ISBN Edizioni dal 10 aprile e già si preannuncia un libro irriverente e sagace. Dalle Pussy Riot alle Olimpiadi di Soci, fino all’occupazione russa in Ucraina: la partita più importante del leggendario campione di scacchi, in nome della libertà. Garry Kasparov, infatti, è considerato all’unanimità il più grande scacchista della storia e, dopo il ritiro dall’attività agonistica, ha prestato la sua intelligenza a un profondo impegno politico, in nome della libertà di pensiero e di espressione. Schierandosi come uno dei leader della coalizione russa di opposizione, nel corso degli anni ha partecipato a diversi atti di protesta contro quella che definisce la «tirannia» del presidente Vladimir Putin, nel quale riconosce i tratti del potere più autoritario e violento.
Dopo i tanti lavori che Kasparov ha dedicato alla filosofi a e alle strategie degli scacchi, questo volume rende finalmente giustizia alla sua esperienza politica, raccogliendo gli articoli da lui pubblicati dal 2010 a oggi su important i testate internazionali – tra cui Time, Wall Street Journal e Washington Post –, le basi da cui il campione russo scaglia regolarmente il proprio attacco a Putin e ai suoi oligarchi. Dalla difesa delle Pussy Riot all’indagine dei rapporti tra Obama e la Russia; dalle critiche all’attuale sistema giudiziario alla definizione del «putinismo» come nuova religione di Stato; dalle recenti Olimpiadi invernali di Soci fino all’occupazione militare in Ucraina e all’annessione della Crimea: in queste pagine lo scacchista della politica punta il dito contro il potere corrotto e assoluto che domina il suo paese.
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