Un viaggio nei sentieri occulti del potere


Silvia Notarangelo

ROMA – Un libro per varcare le soglie e visitare molti di quei luoghi avvolti dal mistero, complici leggende, credenze mitologiche, storie, talvolta, di pura fantasia. Stephen Klimczuk e Gerald Warner di Craigenmaddie nella loro “Guida ai luoghi più segreti del mondo” (Castelvecchi Editore) si propongono di far luce, in modo razionale e rigoroso, su quelli che definiscono i “santuari” del potere, sulla loro storia, sul perché, ad oggi, ci si continui ad interrogare sulla loro vera natura.
Con uno stile chiaro e asciutto, proprio come una tradizionale guida turistica, i due autori conducono il lettore attraverso i territori, gli ambienti, le stanze che, in modi diversi, sono stati o continuano ad essere luoghi esclusivi, sedi private di attività e gruppi più o meno ufficiali. Un autentico viaggio nell’incognito che spazia dalle residenze degli ordini cavallereschi a quelle delle società segrete universitarie, dai templi del potere economico-finanziario alle “isole del mistero”. Si può percorrere il Passetto di Borgo a Roma, avventurarsi nel terribile Castello di Wewelsburg in Germania, introdursi nei moderni rifugi destinati alla protezione e alla sicurezza, come l’inaccessibile Mount Weather in Virginia, immaginare il “backup del mondo intero”, la famosa galleria nell’isola di Spitzbergen che conserva i semi di tutte le piante terrestri.
L’obiettivo di questa intrigante guida è dichiarato: “scavare al di sotto degli strati della cattiva informazione e presentare i fatti reali”. Un’aspirazione legittima e pienamente raggiunta che, nonostante getti più di qualche dubbio sul valore acquisito da alcuni luoghi, nulla toglie al loro fascino e a quella particolare suggestione che li circonda.

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