Aròmia e le saponette magiche, una favola sul magico potere del profumo
Giulia Siena – Avevo letto tempo fa questo libro, ma oggi torna a trovarmi con un ricordo. E proprio ai ricordi, al legame che creano con essi gli odori, che si collega Aròmia e le saponette magiche, una favola sul magico potere del profumo scritta e illustrata da Costanza Savini e Cinzia Praticelli per le Edizioni Il Ciliegio.
Aròmia non sa perché all’improvviso, dopo un brutto sogno, comincia a temere l’acqua. Non sa perché la sua città, sempre profumata di incenso e di vaniglia, ora emana un odore disgustoso. Aròmia non sa che questi fenomeni non sono che la conseguenza di una storia cominciata molto tempo prima su un’isola in mezzo al lago dove vivevano un re, una regina e le due figlie. Quando i coniugi andarono ad abitare nel grande Respiro della Natura, Olezza, la sorella maggiore, per rimanere padrona assoluta dell’isola, volle a tutti costi cacciare Acantha.
La principessa più giovane aveva un cuore gentile e una capacità innata nel comunicare con le piante; esse si sentivano capite da Acantha e questo era davvero intollerabile per la sorella maggiore che, con il passare del tempo, rimase sola sull’isola che da verde e rigogliosa divenne arida e cupa, così come la vita di Olezza. Acantha che, andando via dal proprio regno aveva sposato un commerciante di profumi di Essenzia, aveva portato con sé della vecchia vita dei semi degli alberi di incenso. Aveva pensato bene, poi, di piantare i semini nel suo nuovo regno così da profumare le strade, i terrazzi e le case. Gli alberi fiorirono tutti insieme il giorno che nacque Aròmia, la prima e unica figlia di Acantha. La bambina, cresciuta spensierata e sorridente, venne all’improvviso turbata da un sogno tetro: l’acqua del lago a due passi da casa emanava un odore atroce. Quest’immagine, insieme allo spiacevole sentore, colpì così tanto la giovane fanciulla che prese una decisione drastica: non si sarebbe più lavata!
Ma non può continuare così, Aròmia deve cambiare, si deve trovare una soluzione. I genitori, disperati, si affidano a due signori strampalati che arrivano a Essenzia promettendo un cambiamento. Chiusi in laboratorio per giorni, costruiscono qualcosa che possa far tornare Aròmia profumata e sorridente per le strade e i vicoli della città. Sarà questa la strada giusta?
Una favola moderna dedicata alla gentilezza, alla condivisione e alla bellezza: Acantha e Aròmia sono portatrici di un profumo che è sinonimo di serenità, apertura e ascolto. Nonostante la chiusura di Olezza, la sua disperata solitudine, i profumi teneranno di arrivare di nuovo alle sue radici, fermare le sue mani, dare nuovi colori e nuovo ossigeno alle piante della vecchia isola in mezzo al lago. Le autrici di questo libro sono convinte che ci sia per tutti la strada giusta, quella che sembra impossibile da scovare, quella per la quale bisogna lottare, mettersi in gioco, ricominciare.
L’abbiamo già detto, le stelle usano proprio degli strani modi per mostrarci la strada giusta da
prendere. Ciascuno di noi infatti ha una sua qualità speciale, vale a dire un suo particolare potere: Olezza quella sua qualità speciale non l’aveva usata né per sé né per gli altri, Aròmia invece aveva riconosciuto la sua: aveva scoperto di essere una guaritrice profumata, e questa era la strada che aveva
seguito per sempre.