Marianna Abbate
ROMA – La sperimentazione della lettura di nuovi generi letterari è una mia ben nota passione. Orbene, il libro che sto per recensirvi è per me una novità assoluta in quanto potrei qualificarlo come romanzo fantasy-rosa-un po’porno ma ho letto anche che c’è chi l’ha definito erotico fantasy-storia alternativa. Tant’è che “La sposa e la vendetta” di Jaquelin Carey, pubblicato dalla casa editrice Nord, è il secondo libro di una fortunata saga ambientata nelle terre d’Ange, una mitica Inghilterra celtica- che ricorda le nebbiose terre di Avalon. Gli esperti del genere perdonino la banalità dei miei paragoni, ma la mia unica fonte di metafore sono i poemi medievali in lingua d’oil studiati all’alba durante filologia romanza.
Ma torniamo a noi: dopo una cinquantina di pagine di lettura abbastanza confusa nella quale non riuscivo a comprendere metà degli avvenimenti e stentavo a raccapezzarmi tra gli svariati Belrik, Dorelei e Imriel, mi sono resa conto che in realtà mi stavo divertendo un mondo!
La Carey ha una scrittura fluida e piacevole, da bestseller, e riesce a trasmettere immagini vivide e conturbanti. In poco tempo mi sono sentita trasportare in questo mondo fatato dove amore, odio, gelosia e potere si mescolano perfettamente, come succede nel mondo reale. Certo, le reazioni dei protagonisti sono un po’ esagerate, come gli avvenimenti che li vedono protagonisti sono un po’ fantasiosi, ma le emozioni sono vere.
L’unica pecca è che trattandosi di una saga la storia non giunge ad una conclusione soddisfacente- ma che ci possiamo fare: sono queste le regole del marketing. Credo tuttavia, di essere caduta in pieno nella sua trappola e aspetto con ansia la nuova parte di questa saga.
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