“Killerscoop”: il romanzo di Ferdinando Albertazzi

 

Alessia Sità

 

ROMA – “L’intraprendenza contagiosa di Lara, la voglia di buttarsi di Greta, l’attendismo circospetto di Diego” sono solo alcune delle caratteristiche principali del trio di studenti, protagonisti di “Killerscoop”, l’intrigante romanzo di Ferdinando Albertazzi pubblicato da Edizioni Sonda, nella collana Giallo Noir.
Potrà sembrare strano, ma tutto ha inizio da una fine. Infatti, un brutto litigio, fra Stefano, Greta e Diego segna la fine della loro amicizia, dell’intesa e della complicità che per molto tempo aveva reso inossidabile il loro legame.
La vita però è ricca di imprevisti e inaspettatamente Diego e Greta si ritrovano travolti dall’arrivo di una nuova ragazza ‘acqua e sapone’: miss Lara. Ben presto, l’entusiasmo sfrenato della nuova arrivata travolge e contagia i due studenti, tanto da spingerli a intraprendere una vera e propria missione impossibile: una pericolosa intervista al famoso serial killer Salvatore. Il temibile e famoso assassino che uccideva ‘per salvare i ragazzi dall’omologazione’. L’uomo, rinchiuso ormai in un manicomio psichiatrico, è disposto a tutto pur di evadere.
Determinati a raggiungere il loro obiettivo, i tre studenti-detective si mettono subito a lavoro per riuscire a ottenere uno scoop assoluto da prima pagina.
Con uno stile semplice e lineare, Ferdinando Albertazzi regala ai giovani lettori un romanzo noir che li terrà col fiato sospeso fino all’ultima pagina.

 

Informazioni su Alessia Sità

Laureata in Editoria e Giornalismo, da sempre coltiva l’amore per il teatro, la lettura e la poesia. Passioni che si sono concretate nel gruppo culturale “Il Carro dell’anima”, nato molti anni fa nel suo piccolo e splendido paese. Per lavoro, si interessa anche di televisione, intrattenimento e serie TV. Ama trascorrere il tempo libero andando al cinema o facendo un salto in libreria (adora, infatti, immergersi nella letteratura chic lit e perdersi in tutte le forme che la cultura può assumere). La sua filosofia di vita si ispira essenzialmente a una delle poesie più belle di Emily Dickinson: “Non esiste un vascello veloce come un libro per portarci in terre lontane né corsieri come una pagina di poesie che si impenna questa traversata può farla anche il povero senza oppressione di pedaggio tanto è frugale il carro dell’anima.”
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