L’Atlante (delle guerre) che sempre si trasforma

Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo 2015Giulio Gasperini
AOSTA – Quella del 2015 è la sesta edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, edito da Terra Nuova Edizioni e ideato dal giornalista Raffaele Crocco e creato dall’Associazione 46° Parallelo. È un documento che ci trasmette l’immagine di un mondo in profondo e violento cambiamento, devastato e distrutto da conflitti di ogni genere: guerre che non trovano e non troveranno mai una conclusione, conflitti che esplodono con apparente facilità di anno in anno, scontri che sconvolgono per la loro crudeltà ed efferatezza.
L’Atlante esplora ogni angolo del globo, con contributi dei più importanti giornalisti italiani che si occupano di geopolitica e di conflitti armati. Vengono analizzate tutte le tipologie dei conflitti, ad esempio anche quelli ambientali che si stanno affermando, sempre più, come tra i principali. Continente per continente, all’interno dell’Atlante viene presentata la scheda dei principali stati nei quali si registra un qualche tipo di guerra o conflitto. Interessanti anche le schede, per ogni paese, redatte dall’UNHCR, l’Alto Commissariato dei Rifugiati dell’ONU, che danno informazioni sul numero di rifugiati presenti nei vari stati. Le guerre e i conflitti sono senza dubbio gli accidenti mondiali che più trasformano e plasmano la storia geopolitica e sociale della Terra, modellando frontiere, annientandole, ridefinendole e spesso imponendole. Capire quali cause possa avere un conflitto (e ognuno nel particolare) è senza dubbio fondamentale per capire quali potrebbero essere le conseguenze e le ricadute su tutto il sistema globale. Perché, come scrisse John Donne, “nessun uomo è un’isola”.
Le informazioni per ogni angolo di mondo sono estremamente significative, la chiave di lettura è esaustiva e potente, l’analisi puntuale e ben documentata. Non è giornalettismo di scandalo o di scoop ma è veramente un giornalismo attento, informato e preciso. Anche le cartine, elaborate dalle Nazioni Unite, strumento fondamentale per capire cosa accade sotto un cielo che è ovunque lo stesso, sono documenti e apparati iconografici attentamente controllati e dettagliati. Accompagnano i testi, splendide foto di tanti fotografi che si occupano, principalmente, di fotogiornalismo di guerra, aderenti al MeMo, una nuovissima rivista digitale.
La mappa di riferimento di tutto l’Atlante è, contrariamente ad altri atlanti più scolastici, la Carta di Peters, scelta perché rappresenta un diverso modo di leggere la Terra: Peters, infatti, rappresenta ogni area secondo le sue reali dimensioni, arrivando a una rappresentazione egualitaria di tutti gli stati e di tutti i territori. Come dovrebbe essere anche al difuori della cartografia.

Informazioni su Giulio Gasperini

Laureato in italianistica (e come potrebbe altrimenti), perdutamente amante dei libri, vive circondato da copertine e costole d’ogni forma, dimensione e colore (perché pensa, a ragione, che faccian anche arredamento!). Compratore compulsivo, raffinato segugio di remainders e bancarelle da ipersconti (per perenne carenza di fondi e per passione vintage), adora perdersi soprattutto nei romanzi e nei libri di viaggio: gli orizzonti e i limes gli son sempre andati stretti. Sorvola sui dati anagrafici, ma ci tiene a sottolinare come provenga dall’angolo di mondo più delizioso e straordiario: la Toscana, ovviamente. Per adesso vive tra i 2722 dello Zerbion, i 3486 del Ruitor e i vigneti più alti d’Europa.
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