Giulia Siena
PARMA – “Sono Rosa dai capelli al vento, come mi chiama il nonno e il vento si trasforma sempre, di minuto in minuto, ed è anche per questo che mi piace. Cambia e fa mutare la forma delle nuvole, il colore del cielo e quello delle foglie degli alberi, rende diversa la luce sulle strade e nella tua camera. E’ imprevedibile. A me piacerebbe essere come lui”.
Loredana Frescura e Marco Tomatis compongono una storia di libertà, bellezza e determinazione. Rosa, la protagonista del loro racconto, è una bambina testarda e libera, specchio di una natura allegra e caparbia.
Rosa dai capelli al vento, corredato dalle illustrazioni di Federico Appel, è pubblicato dalla torinese Notes Edizioni e ci trascina, come farebbe il vento, nella vita di questa piccola donna che fatica a capire le regole, che vive tutte le sue avventure con la spontaneità e l’emotività del suo sorriso.
In un giorno di forte vento nella vita di Rosa, e in quelli dei suoi familiari, arriva un cane affettuoso e dal sorriso disarmante: dopo le prime titubanze Rosa, insieme al suo “quasi fidanzato” Claudio, scopre che Vento – questo il nome che ha dato al cane – in realtà è una “cana”. Non potrà che portare il nome di Tramontana poiché è arrivata come una folata improvvisa e irrequieta. Rosa vive così, tra l’affetto di suo nonno appena dimesso dall’ospedale, i rimproveri premurosi dei suoi genitori e il “quasi” amore per Claudio, il bambino che abita a pochi passi da casa sua e con il quale condivide problemi e chiacchiere. Ora potrebbero fidanzarsi, si tratterebbe di condividere anche il cane: Tramontana rappresenterebbe un ulteriore sigillo al loro legame già forte, potrebbe essere il cane di entrambi. E mentre Rosa si mette nei guai come se non potesse farne a meno, Tramontana corre in mezzo ai pericoli e sovverte il corso degli eventi
Frescura e Tomatis danno vita alla storia spensierata di una bambina e il suo l’amore per tutto ciò che è in evoluzione, che è irrequieto e che è genuino. Rosa è una ragazzina dinamica che non conosce le mezze misure e nella sua spontaneità non riesce a decodificare le regole, attenersi a delle norme. Rosa si sforzerà – grazie all’amore del nonno e all’affetto per Tramontana – a disciplinare quel vento che le scompiglia i pensieri e la spinge sempre più veloce, sempre altrove.