ROMA – Piccoli editori ma agguerriti, competenti e dinamici, pronti ad affrontare i nuovi scenari che vive oggi l’editoria italiana interpretando un ruolo d’avanguardia culturale ed editoriale, setacciando i mercati nazionali e internazionali, esplorando nuove nicchie di mercato prima dei grandi, scoprendo i bestseller, le tendenze, gli autori e le letterature di domani. Un lavoro di scouting particolarmente prezioso in un’epoca segnata da radicali trasformazioni, dalle megafusioni industriali alla crisi di vendite nella grande distribuzione, dal boom dell’e-commerce al rilancio delle librerie indipendenti. Sono loro i protagonisti della quattordicesima edizione di Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria promossa e organizzata da AIE – Associazione Italiana Editori in programma dal 4 all’8 dicembre 2015, nella consueta sede del Palazzo dei Congressi nel quartiere dell’EUR.
Cinque giorni di fiera – inaugurati venerdì 4 dicembre alle 10.30 al Caffè letterario dal politologo francese Bernard Guetta – con incontri, conferenze, tavole rotonde, reading, spettacoli e laboratori che permettono agli appassionati di esplorare la straordinaria varietà e vitalità di un settore fondamentale dell’industria culturale italiana. Collocata in una posizione temporale strategica, alla fine dell’anno e in prossimità delle festività natalizie, Più libri più liberi offre ai visitatori uno strumento per incontrare i protagonisti della stagione editoriale, le promesse della nuova letteratura internazionale, gli autori italiani più amati, ma anche fumettisti, YouTubers, attori, giornalisti, saggisti, politici, intellettuali, scienziati, in un approccio fortemente basato sulla trasversalità del linguaggio e dei contenuti. Non a caso, Per amore dei libri, come recita il claim di questa quattordicesima edizione.
Come sempre, uno spazio di primo piano nel cartellone della fiera è occupato dagli autori stranieri, che appartengono alle due categorie verso cui principalmente si concentra l’attività internazionale degli editori indipendenti: le grandi promesse presentate in esclusiva al pubblico italiano e i classici contemporanei che per qualche ragione non erano ancora stati tradotti nel nostro Paese. Quest’ultimo è il caso di Annie Ernaux, protagonista di due incontri con il pubblico e guida del gruppo di autrici e autori francofoni che quest’anno sfilano a Più libri più liberi (in collaborazione con Institut français Italia/Ambasciata di Francia e Più libri più liberi): scrittrici di talento come Stéphanie Hochet e Cécile Coulon, autori provenienti da altri paesi ma che in lingua francese hanno scritto le loro opere e raggiunto riconoscimenti internazionali, come il congolese Alain Mabanckou. Dalla letteratura si passa alla politica internazionale e alla sociologia rispettivamente negli incontri Stato Islamico: l’Europa è in guerra? con Bernard Guetta e Italia e Francia due democrazie in crisi. Quali rimedi? con Marc Lazar (a cura di Gigi Riva dell’Espresso). Ma non si parla solo francese nelle sale della fiera: la diversità geografica, linguistica e culturale dell’Europa è rappresentata dal danese Morten Brask, dal giallista tedesco Friedrich Ani e dall’autrice e giornalista irlandese Natasha Fennell. Dallo straordinario serbatoio del continente americano, tra Stati Uniti e Sudamerica, arrivano invece Marcelo Figueras, Julia Glass, Julian Herbert, Scott Spencer, Valeria Luiselli, Merritt Tierce, Alejandro Zambra.
La presenza italiana non è da meno. Grandi autori e artisti del panorama nazionale partecipano a Più libri più liberi 2015 in una serie di appuntamenti studiati tanto per valorizzare la natura dei rispettivi progetti creativi, quanto per coinvolgere i visitatori con una varietà di esperienze e linguaggi diversi. Erri De Luca, protagonista suo malgrado delle recenti cronache giudiziarie, propone un discorso sulla libertà di parola (Le parole non si processano, si liberano), Andrea Camilleri – amico affezionato della fiera – incontra il pubblico in un appuntamento speciale, Massimo Carlotto si presenta sia nelle vesti di romanziere che di curatore della collana editoriale Sabot/Age, mentre sul fronte dei reading Paolo Poli legge pagine de I Promessi Sposi e Ascanio Celestini è alle prese con La freccia azzurra di Gianni Rodari. A Più libri più liberi sono presentati tra gli altri i nuovi lavori di Giorgio Agamben, Marco Balzano (Premio Campiello 2015), Caterina Bonvicini, Giuseppe Culicchia, Giancarlo De Cataldo, Marcello Fois, Raffaele La Capria, Antonio Manzini, Dacia Maraini, Paolo Nori, Tommaso Pincio, sempre alla presenza degli autori. Altri scrittori partecipano alle tavole rotonde, alle conferenze e agli incontri, a volte come moderatori, a volte come ospiti, a volte come semplici amici (tra gli altri, Niccolò Ammaniti, Luca Bianchini, Goffredo Fofi, Nicola Lagioia, Dacia Maraini, Francesco Piccolo).
Non si tratta di sola fiction, ma si affrontano con rigore e riflessione molti temi d’attualità, a partire dalle drammatiche vicende dei migranti che hanno attraversato l’intero 2015 d’Europa (protagonisti anche di un mini-filone internazionale, rappresentato da Al di là del mare di Wolfgang Bauer e da Ghetto Italia di Ivan Sagnet, e del dialogo tra alcuni componenti della Nazionale scrittori italiani, tra cui Fabio Geda, e della Nazionale scrittori austriaci), senza dimenticare le vicissitudini dell’area mediorientale controllata dallo Stato Islamico (da segnalare l’omaggio organizzato dalla Regione Lazio a Khaled al-Asaad, il direttore del sito archeologico di Palmira, assassinato dall’ISIS). Curioso e trasversale, lo sguardo di Più libri più liberi sfiora il fumetto (Zerocalcare, Manuele Fior), l’arte (Vittorio Sgarbi, Tullio Pericoli), la politica (Laura Boldrini, Rosy Bindi), la musica (Ornella Vanoni), lo sport (Gian Paolo Ormezzano), il teatro (Lella Costa), il cinema (Sonia Bergamasco, Alice Rohrwacher, il maestro dei truccatori horror Giannetto De Rossi), il giornalismo (Leonetta Bentivoglio, Massimo Giannini, Antonio Gnoli, Ivan Grozny Compasso, Sabina Minardi…), la storia (Guido Crainz), i premi letterari (Gita al faro, Sinbad) e poi ancora la poesia, la scienza, l’ambiente. A quarant’anni dalla sua scomparsa, non manca un ciclo di omaggi e approfondimenti sulla figura di Pier Paolo Pasolini. Guardando invece al futuro una grande novità dell’edizione 2015 è il focus dedicato agli YouTubers, giovani protagonisti di innovative forme di narrazione online, capaci di intercettare l’attenzione di quelle fasce di pubblico oggi sempre più sfuggenti per l’industria editoriale tradizionale. A Roma sono raccontate due esperienze sperimentali nel campo della scrittura seriale (The Pills) e del videonotiziario (Alessandro “Shooter Hates You” Masala).
Si rinnova anche il rapporto della fiera con le scuole e le università, attraverso una serie di iniziative che in parte ripetono e in parte innovano le esperienze degli anni passati, raggiungendo un target molto ampio che va dagli alunni delle scuole primarie agli studenti universitari. Questi ultimi sono i protagonisti di Più libri più idee, un ciclo di appuntamenti gratuiti e dedicati agli studenti universitari che quest’anno allarga il suo raggio d’azione, coinvolgendo non solo le storiche partnership capitoline (La Sapienza, Tor Vergata, Roma 3) ma anche altri atenei laziali (Università degli Studi della Tuscia, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale) in collaborazione con Regione Lazio. Gli incontri nelle università sono fissati dal 23 al 25 novembre e hanno come filo conduttore le trasformazioni del mercato editoriale e le sfide portate dalle tecnologie digitali. Confermati anche gli appuntamenti con Più libri junior (il gioco letterario giunto alla sua VII edizione, quest’anno legato al tema della “luce” e che coinvolge numerose scuole della città), Più libri più storie – Leggere é un grande classico (percorso di incontri, laboratori e presentazioni in collaborazione con Biblioteche di Roma) e Più libri più grandi (il grande contenitore che si rivolge alle scuole primarie e secondarie, sviluppandosi in un doppio percorso: in classe a novembre e al Palazzo dei Congressi nei giorni della fiera).
Ci sono invece interessanti novità sul fronte del rapporto con il mondo professionale. L’edizione 2015 di Più libri più liberi propone infatti agli addetti ai lavori della filiera editoriale un programma dalla forma inedita e innovativa, strutturata in cinque sezioni (una per ogni giorno di fiera), come se fossero i numeri speciali di un giornale. Protagoniste, cinque parole-chiave relative al presente e al futuro della piccola e media editoria: la diffusione di concentrazioni industriali (4 dicembre), il valore oltre la forma del romanzo (5 dicembre), l’impegno verso l’innovazione (6 dicembre), la ricerca di nuovi autori (7 dicembre), le possibili forme di collaborazione (8 dicembre). Nel complesso, sono tredici gli incontri professionali in programma, guidati come ogni anno dalla fotografia dell’andamento del mercato diffusa da AIE e Nielsen: dati che offriranno lo spunto a editori e addetti ai lavori di analizzare lo stato di salute della piccola e media editoria e di discutere sulle questioni più pressanti per il settore.
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