Roberto Piumini racconta una fiaba della tradizione russa

“La rapa gigante” e l’importanza della cooperazione

Giulia Siena
PARMA
– Al centro di un giardino incolto sorge la casa di due anziani. Con loro anche diversi animali, uno spaventapasseri e un bell’orto. L’arrivo dell’estate fa maturare le verdure, belle, colorate, succose; tra queste anche una rapa che proprio non ne vuol sapere di abbandonare il campo e arrivare in tavola.

Una storia che affonda le proprie radici nella tradizione russa, narrata in rima dall’estro di Roberto Piumini e pubblicata da Le Rane Interlinea. Illustrata da Andrea Astuto, La rapa gigante è una spassosissima storia dedicata ai più piccoli per trasmettergli quel senso di condivisione e collaborazione che rende migliore ogni rapporto.

La rapa dell’orto dei due vecchietti ha una particolarità che non passa inosservata agli occhi delle oche, dei canarini, delle galline, dei gatti neri, dei maiali e della pacifica mucca, tutti insieme corsi in soccorso degli anziani agricoltori. La rapa, infatti, è grande a dismisura: rossa, rotonda e… gigante! Solo insieme potranno affrontare la sfida e solamente con la collaborazione di tutti – ognuno con le proprie forze – l’assortita gang dell’orto potrà sperare di raggiungere il risultato e godersi la succosità del grande frutto della terra.

La rapa gigante è la storia di un lavoro di squadra che rimanda a importanti principi quali la fiducia, la lealtà, l’impegno, la dedizione e il reciproco aiuto.

Passa la primavera, viene estate, ed essendo le verdure maturate, i due vecchini, piegando la schiena, raccolgono una cesta tutta piena di carote e fagioli e piselli, e di patate, succosi e belli: ma poi sono stupiti, e sai perché? Perché di rape ce n’è una sola, ma è proprio… proprio… insomma, com’è? E’ gigantesca, ecco la parola”.

Informazioni su Giulia Siena

Direttore. Per gli amici: il direttore di ChrL. Pugliese del nord, si trasferisce a Roma per seguire i libri e qui rimane occupandosi di organizzazione di eventi e giornalismo declinato in modo culturale e in salsa enogastronomica. Fugge, poi, nella Food Valley dove continua a rincorrere le sue passioni. Per ChrL legge tutto ma, come qualcuno disse: "alle volte soffre un po' di razzismo culturale" perché ama in modo spasmodico il Neorealismo italiano e i libri per ragazzi. Nel 2005 fonda la rubrica di Letteratura di Chronica.it , una "vetrina critica" per la piccola e media editoria. Dopo questa esperienza e il buon successo ottenuto, il 10 novembre 2010 nasce ChronicaLibri, un giornale vero e proprio tutto dedicato ai libri e alle letterature, con occhio particolare all'editoria indipendente. Uno spazio libero da vincoli modaioli, politici e pubblicitari. www.giuliasiena.com
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