Russia, rivolte e gioventù: quando la letteratura incontra l’attualità.

Marianna Abbate

ROMA – Negli ultimi mesi è tornata alla ribalta la tematica legata alla mancanza di libertà di espressione in Russia. Questo ad opera di un gruppo di attiviste-punk dal nome ribelle Pussy Riot. Le PR, a dispetto del nome provocatorio hanno ben poco a che vedere con la sessualità e molto con la libertà- alcune di loro si trovano in carcere in attesa di giudizio, e molti artisti internazionali si sono espressi in loro favore. In un paese che ama seppellire i propri segreti (vedi Politkovskaja), certi comportamenti non possono essere accettati. Quale sarà il destino delle ribelli non c’è dato sapere, ed è stupido pensare che la fama internazionale possa garantire loro un po’ di clemenza: anche la giornalista della Novaja Gazeta aveva raggiunto la fama internazionale per le sue indagini sulla guerra in Cecenia.

L’autore di San’kja, il libro edito da Voland, Zachar Prilepin è un trentaseienne della Russia contemporanea. Alla sua giovane età è già veterano della terribile guerra cecena e vincitore di tutti i maggiori premi letterari della Russia. I suoi libri sono tradotti in undici lingue, e questo- dopo Patologie, è il secondo romanzo pubblicato da Voland. E’ membro del Partito Nazionale Bolscevico di nostalgie protocomuniste e attualmente fuorilegge, che si oppone a Putin.

E ci racconta i nuovi rivoluzionari. facce giovani, già vecchie- di ragazzi dalle vite perdute alle origini. Il protagonista è San’kia- Aleksandr, vive ai confini della cività, in un paesaggio rurale e dimenticato e usa abitualmente il diminutivo prediletto dalla sua nonna. Suo padre è morto nel modo più comune possibile in Russia: d’alcol; sua madre lavora di notte come infermiera. La sua rabbia non è apatica, passiva- come quella dei nostri giovani infelici e arresi. La sua rabbia è sveglia e forte e grida: Rivoluzione!

E’ un romanzo interessante soprattutto per la forma: l’attenzione del lettore si alterna tra il giovane ragazzo bellicoso e infelice, e la massa manifestante- vero protagonista collettivo. Molti sono i riferimenti all’attualità, che potrebbero sfuggire al lettore straniero, ma che ci permettono di comprendere a fondo una realtà completamente diversa dalla nostra. Dove LIBERTA’ non è sempre una parola benvista- e mantiene ancora un sapore aspro e agognato.

 

 

Informazioni su Marianna Abbate

Innamorata dei libri da sempre, ne ha fatto oggetto di studio. Ama il Medioevo e Federico II di Svevia e per fame di shopping ha svolto mille lavori orrendi. Ha scritto e condotto con Giuseppe di Chiera il programma radiofonico "Pandora e Senofonte" sull'emittente romana RM12. Il suo punto debole sono il gossip storico e le storie d'amore. Conosce un mucchio di poesie tristi a memoria con le quali adora ammorbare gli amici.
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