Viaggio nella Grande Mela

Stefano Billi

Roma – «I wanna wake up in a city that doesn’t sleep»: è così che l’intramontabile Frank Sinatra descriveva New York, ovvero “la città che non dorme”.  Altri definiscono New York come «un carnevale che non delude mai», oppure come una «città verticale all’insegna dei tempi moderni», o ancora «un’isola galleggiante su acqua di fiume come un iceberg di diamante».

Come la vogliate chiamare, New York è semplicemente New York, la megalopoli dei sogni: grande, bella, intensa come un primo amore, così fugace e rapida e sfuggente da lasciarsi chiamare “casa” anche per chi vi ha vissuto solo per pochi giorni.

Per chi non ha ancora scoperto le meraviglie di questa città dei desideri, o per chi c’è stato ma di fretta, o per chi è passato da là tante volte, vale la pena immergersi in “New York, Viaggio nella Grande Mela”, il libro di Corinna Bajocco – edito da Polaris – che svela segreti e storie di questa metropoli statunitense.

Suddivisa in base ai quartieri newyorkesi, l’autrice racconta la città lasciando al lettore il gusto della scoperta dei sapori, dei colori, delle vicende che affollano ogni centimetro di New York.

Passo dopo passo, Corinna Bajocco accompagna il lettore tra i pochi esercizi commerciali rimasti a little italy, in mezzo alle luci abbaglianti di Times square, vicino alle celebri atmosfere del Blue Note,  sotto la silhouette del Rockfeller Center.

Da ogni pagina promana la magia della “Grande Mela”, sapientemente raccolta e regalata al lettore, che anche da miglia e miglia di distanza può gustarsi il piacere di un viaggio che il libro sa narrare con abilità spiccata.

Non solo parole si avvicendano tra le righe dell’opera, perché pregevoli foto immortalano la vera New York, tanto che durante la lettura l’immaginazione spesso vola tra le avenue, oltre i blocks, fino a librarsi tra lo skyline cittadino, inconfondibile e inimitabile.

Lasciatevi guidare allora da Corinna Bajocco tra le emozionanti pieghe newyorchesi.

Vi accorgerete che il cuore starà battendo all’impazzata, perché siete già innamorati della città che non dorme mai.