Giulio Gasperini
AOSTA – Sono 100 anni, quest’anno, dal genocidio armeno: circa un milione di persone trucidate sistematicamente sotto gli occhi omertosi e indifferenti di un occidente che pensava a come curarsi dai disastri (e a come approfittare, conquistando) di una Guerra mondiale. Nel volume Pro Armenia. Voci ebraiche sul genicidio armeno, edito da Giuntina nel 2015, con prefazione di Antonia Arslan, sono raccolte a cura di Fulvio Cortese e Francesco Berti quattro testimonianze di quattro spettatori di stirpe ebraica sullo sterminio armeno, primo evento della storia a meritarsi l’appellativo di “genocidio” (coniato da Raphael Lemkin, giurista polacco di origine ebraica, nella sua opera “Axis Rule In Occupied Europe” del 1944). Continua
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