Cadere, volare
La perdita e l’amore. La solitudine e l’aiuto, l’ostinazione e la remissione, la passione e l’indulgenza. Cadere, volare, il romanzo di Clelia Lombardo pubblicato da Avagliano Editore è una storia di contrasti che si incastrano in una esistenza da rivedere. Quando Nives, docente trentenne nella Sicilia degli anni Novanta, riceve la proposta di matrimonio, tutto viene rimesso in discussione: le cicatrici si riaprono e quell’antico vuoto torna ad attrarla senza via d’uscita. La perdita della madre quando Nives è ancora una bambina la costringere a nascondere quel dolore nei silenzi più profondi, nello studio disperato e salvifico.
Con gli anni la morte del padre, la lontananza/dimenticanza del suo unico fratello ormai fuggito altrove e le lacrime di Fiammetta, la sua amica di sempre, scaveranno quel buco che neanche l’amore travolgente e inaspettato di Salvo riuscirà a colmare. Nel quotidiano confronto con la sua classe, un gruppo di ragazzi così pieno di problemi e lacerazioni, sarà un continuo sprone alla vita. La relazione con Salvo, infatti, così pretenziosa e dentro schemi che Nives non riesce a concepire, potrebbe essere una gabbia, non una sistemazione; ma anche in questo non si sente compresa. Lei, Nives, che deve lottare per rimanere viva in quel continuo rimando alla desolazione.
Clelia Lombardo con Cadere, volare intesse una storia in cui le certezze si sovvertono, si perdono, e non c’è l’urgenza di ricomporle. Un romanzo, la novità di Avagliano, in cui amore e speranza diventano parole abusate che mettono in ombra concetti come condivisione, cura, supporto, accoglienza. Cadere, volare, quindi, è un inno alla libertà, al sorriso. Una dedica a sé stessi.
Che ne so, pensa Nives, forse non ho amore abbastanza, o ne ho troppo, incontaminato, intrappolato nel fondo del cuore, o come dice Salvo, io l’amore non lo so dimostrare.
Del resto, nella vita di una donna c’è sempre una storia d’amore in sottofondo, anche quando l’amore non c’è, perché una donna vede l’amore anche nel non amore, crede facilmente alle prime parole di passaggio, si inoltra in vicende che solo a lei sembrano straordinarie.
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