Babel Été, la letteratura al cospetto del Cervino

cervinoVALTOURNENCHE – Anche in estate in Valle d’Aosta si celebra la letteratura. Dopo la manifestazione primaverile aostana di Babel, il festival della parola, è a Valtournenche, ai piedi del monte Cervino, che si leggono e si festeggiano i libri e i suoi autori. Quest’anno la manifestazione “Babel été, parole illuminate dal Cervino” si terrà nel mese di agosto, organizzata dalla Biblioteca di Valtournenche in collaborazione con il Comune, il Consorzio del Cervino, le Associazioni Albergatori e Commercianti e le società impianti Cervino Spa.
Gli incontri, curati dal critico Arnaldo Colasanti, consistono in tre presentazioni di libri, tra i quali spicca la presenza di Simona Sparaco, recente finalista del Premio Strega, che il 2 agosto presenterà il suo “Nessuno sa di noi”. Gli altri incontri saranno su “Il suicidio perfetto” di Franco Matteucci (il 16 agosto) e “Pensare il calcio” di Elio Matassi (il 23 agosto).
Ad anticipare “Babel été” saranno, già in luglio, una serie di conferenze: il 6 sarà presentato il libro “Rifugi e bivacchi della Valle d’Aosta” di Massimo Martini e Luca Zavatta, il 17 luglio il libro “Il chiosco romanico di Sant’Orso e la sua interpretazione” di don Paolo Pepone; il 24 “Lettera a Bianca” di Gabriella Tabbò e il 27 “Dal Resegone al Cervino passando per il tunnel del Monte Bianco” di Loris Campagnoli; il 25 luglio, invece, Mirko Fresia Paparazzo presenterà il suo “Una principessa sul Cervino”, libro fotografico su Maria Josè di Savoia che amava trascorrere le sue vacanze in Valle d’Aosta.

Informazioni su Giulio Gasperini

Laureato in italianistica (e come potrebbe altrimenti), perdutamente amante dei libri, vive circondato da copertine e costole d’ogni forma, dimensione e colore (perché pensa, a ragione, che faccian anche arredamento!). Compratore compulsivo, raffinato segugio di remainders e bancarelle da ipersconti (per perenne carenza di fondi e per passione vintage), adora perdersi soprattutto nei romanzi e nei libri di viaggio: gli orizzonti e i limes gli son sempre andati stretti. Sorvola sui dati anagrafici, ma ci tiene a sottolinare come provenga dall’angolo di mondo più delizioso e straordiario: la Toscana, ovviamente. Per adesso vive tra i 2722 dello Zerbion, i 3486 del Ruitor e i vigneti più alti d’Europa.
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