Giulio Gasperini
AOSTA – Sono i giorni cruciali, per l’Italia, nei quali il Parlamento è chiamato ad approvare la legge Cirinnà che introduce, finalmente anche da noi, i diritti e i doveri delle coppie di fatto. Quello dei diritti, in particolare LGBTI, è un cammino che in Italia ha avuto sempre ritardi impressionanti, soprattutto in rapporto con le altre nazioni europee dove già dagli anni Novanta del secolo scorso si cominciò a parlare addirittura di matrimonio. Il nostro viaggio. Odissea nei diritti LGBTI in Italia di Matteo M. Winkler e Gabriele Strazio, edito da Mimesis Edizioni nella collana LGBTI, aiuta il lettore a fare un po’ di chiarezza su quali siano stati i tanti e complessi passaggi attraverso sentenze, tribunali, disegni di leggi abortiti, difficili trattative e accordi politici (a cominciare dai DICO della coppia Pollastrini-Bindi nel 2008), direttive dell’Unione Europea che hanno coinvolto le coppie italiane in tanti anni di guerre e legittime richieste.
Il saggio di Winkler e Strazio è un testo documentatissimo e ricco di note e di riferimenti alla giurisprudenza anche più recente. Il riferimento alle leggi, alle sentenze è sempre ben motivato e discusso, avvalendosi anche dello splendido lavoro di Rete Lenford, l’Associazione avvocatura per i diritti LGBTI che sta lavorando da tanti anni in Italia per far garantire quelle tutele che sono alla base del diritto personale. Anche la bibliografia del testo è particolarmente ricca e dettagliata, presentandosi come uno strumento utilissimo per chi voglia approfondire l’argomento o documentarsi maggiormente.
Scritto con uno stile volutamente chiaro e diretto, per non consentire nessuno spazio all’incomprensione o all’oscurità, “Il nostro viaggio” è un testo prezioso, e fintanto necessario, come mette in evidenza anche Eva Cantarella nella sua prefazione, anche perché dà un’immagine piuttosto significativa di cosa significhi, in Italia, combattere per dei diritti che qua sembrano piuttosto privilegi, mentre altrove sono stati oramai concessi da molto tempo. E questa situazione si presenta, sempre più spesso, in vari ambiti.
Il testo della Legge Cirinnà è stato, comunque, piuttosto manomesso nei vari passaggi parlamentari e, ahimè, privato di alcune parti fondamentali per un rispetto in pieno della propria identità e della propria vita. Però il testo di Winkler e Strazio fa capire come la strada sia stata particolarmente ardua e irta di ostacoli stra-ordinari. Con l’augurio che, d’ora in poi, non servirà più nulla di tutto questo per essere riconosciuti come cittadini con (quasi) pari diritti.
Il cammino del diritto LGBTI in Italia
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