Non tutti i pupazzi sono innocui. Storia ad alta suspense
Giulia Siena
PARMA – Gillian Cross, autrice inglese di libri per ragazzi, compone storie da oltre quarant’anni; Ross Collins, scrittore e illustratore di Glosgow, ha all’attivo oltre cento libri: insieme hanno dato vita a Il mostro di neve. Il libro, pubblicato da Biancoenero edizioni, è un’avvincente storia ad alta leggibilità ambientata in un giardino sul retro di una grande casa. Proprio qui nascerà la “creatura” che terrà tutti con il fiato sospeso.
Il giorno del compleanno di Jack è reso ancora più speciale da una grandiosa nevicata, perfetta per uscire a giocare con l’amico Sam. I due decidono, così, di fare una palla di neve gigante – perfetta per il corpo di un pupazzo di neve – e poi una più piccola, per la testa. Aiutati da Ryan, l’amico meno amico e più fifone, riescono a scovare tra i rifiuti due lampadine, da usare come occhi del loro pupazzo, poi il collo di una bottiglia per il naso e frammenti di vetro per i denti. Rami come braccia, edera al collo, guanti per le mani e il vecchio cellulare di Jack a completare il look del pupazzo. Sembra tutto perfetto, è il pupazzo di neve più bello del mondo! Tornano a casa e la serena giornata del compleanno di Jack volge al termine. La notifica di alcuni sms però cambia le carte in tavola. “Vieni al pupazzo di neve. Ti sfido“: la serata non è ancora conclusa! Sam pensa che quel messaggio arrivi Jack; Jack che lo abbia inviato Sam e Ryan che siano stati quei due simpaticoni a organizzare il tutto. Ma quando tutti e tre si ritrovano nel cortile, il mistero si infittisce… chi è l’autore dello scherzo? Le ombre della sopraggiunta sera danno a quella loro opera tutt’altro che l’aspetto di un gioviale amico di neve: ai loro occhi sembrerà davvero un mostro! E poi la neve, il freddo e la paura che monta renderanno quella serata una di quello di cui, davvero, ci si ricorda per anni.
Il mostro di neve è una di quelle storie avvincenti che possono impaurire, davvero, i lettori più piccoli e catturare la curiosità dei più grandi. La vicenda è ben congeniata e la forza dell’amicizia regala una sferzata di coraggio ai personaggi. Da leggere fino alla fine poiché non mancano i colpi di scena.