La “Psicologia del futuro” e la nuova coscienza

Psicologia del futuroGiulio Gasperini
AOSTA – Nella prefazione, Stanislav Grof espone il perché si accinga a intraprendere un percorso di analisi della moderna analisi della coscienza, in Psicologia del futuro, edito da Edizioni Spazio Interiore nel 2015. In particolare, racconta di come, giovane specializzando in psichiatria e laureato da pochi mesi in medicina, si offrì come volontario per un esperimento con l’LSD. Da questa esperienza, è partita la sua ricerca nei confronti degli stati non ordinari della coscienza. A questa sua ricerca psico-patologica ha affiancato suggestioni e contributi assunti da discipline collaterali, collegate più o meno direttamente al piano degli stati non ordinari della coscienza: dallo zen al buddhismo vajrayana, dal siddha yoga al tantra all’ordine cristiano benedettino.
Tutti il libro, che rielabora anni di ricerche in particolare sulle sostanze psichedeliche e di analisi, cerca di fare chiarezza su quelle aree dell’interiorità umana che hanno bisogno di una revisione totale. Ma quella di Grof non è solamente un’analisi, profonda e accurata. Lo studioso cerca anche di suggerire quali potrebbero essere le nuove direzioni da prendere, le nuove strade da percorrere per adattarsi ai mutanti occorsi. Secondo Grof, le sfide concettuali che la crisi della coscienza sta presentando sono inderogabilmente necessarie e devono essere affrontate consapevolmente, per non veder crollare e andare in crisi la coscienza stessa. In particolare, fondamentale per Grof risulta essere la capacità di rivivere, attraverso gli stati non ordinari, i traumi delle proprie vite e delle esperienze che formano il trascorso umano con l’obiettivo di sbrogliarli, facendo districare l’uomo più facilmente sui vari piani della coscienza intima.
La ricerca di Grof è una ricerca attenta e puntuale, e ogni capitolo offre una ricchissima bibliografia che è servita come materiale ma che diventa elemento arricchente anche per il lettore, che può addentrarsi quanto più profondamente ritenga opportuno nelle varie questioni che il testo pone e presenta.
Grof riesce, in questo modo, partendo da un’esperienza personale spietatamente autobiografica, a fornire un quadro molto specifico e dettagliato su quali sono le crisi individuali che fanno nascere e alimentano le dipendenze e le malattie fisiche, riuscendo a proporre anche delle soluzioni plausibili per limitare le cause e domare gli effetti.

Informazioni su Giulio Gasperini

Laureato in italianistica (e come potrebbe altrimenti), perdutamente amante dei libri, vive circondato da copertine e costole d’ogni forma, dimensione e colore (perché pensa, a ragione, che faccian anche arredamento!). Compratore compulsivo, raffinato segugio di remainders e bancarelle da ipersconti (per perenne carenza di fondi e per passione vintage), adora perdersi soprattutto nei romanzi e nei libri di viaggio: gli orizzonti e i limes gli son sempre andati stretti. Sorvola sui dati anagrafici, ma ci tiene a sottolinare come provenga dall’angolo di mondo più delizioso e straordiario: la Toscana, ovviamente. Per adesso vive tra i 2722 dello Zerbion, i 3486 del Ruitor e i vigneti più alti d’Europa.
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