Gli anni che restano e il ricordo che forma

Giulio Gasperini
AOSTA – Una delle più grande avventure che gli uomini e le donne possono affrontare è quella del recupero del passato: che sia un’elaborazione del ricordo, un lungo e doloro processo di cancellazione, oppure una missione di riesumazione di luoghi, volti e parole, andare alla ricerca del proprio passato innesca sempre una ri-presa di consapevolezza del sé e dell’altrui che non può mai lasciare indenni né inalterati. Non è un caso che non ci si decida quasi mai di propria iniziativa a intraprendere quest’esperienza, ma si sia sempre costretti – la maggior parte delle volte – da un evento esterno, indipendente e che, spesso, è sentito come costrittivo; proprio quello che accade al protagonista della graphic novel Gli anni che restano, di Brian Freschi e le illustrazioni di Davide Aurilia, edito da Bao Publishing.
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