“Cucinare con i piedi” storie di cene mondiali e ricette cruciali

copertina cucinare con i piedi definitiva_sere.inddGiulia Siena
PARMA  – Pierpaolo Lala, giornalista e scrittore con una sfrenata passione per lo sport e la cucina, dopo il successo di 50 sfumature di fritto e Una frisella sul mare, torna in libreria e lo fa in occasione dei Mondiali di calcio 2014. Cucinare con i piedi, storie di cene mondiali è la nuova, insolita raccolta di storie, racconti, aneddoti, ricette e curiosità che legano lo sport più amato dagli italiani alla cucina. Pubblicato nella collana Fornelli Indecisi – che è anche un concorso di “cucina dozzinale” – della Lupo Editore, Cucinare con i piedi ci accompagna alla scoperta di Brasile 2014 percorrendo storie di sport raccontate a tavola.

 

 

Si parte con una rapido riscaldamento a prova di donna: il regolamento semiserio del giuoco calcio viene spiegato in maniera elementare (terreno di gioco, inno nazionale, arbitro, cartellini, divise, punizioni e rigori) per poi partire alla volta dei ricordi con la grande storia: “40 anni di Coppa del Mondo da Germania 1974 a Brasile 2014″. Già Brasile 2014, nonostante la voce fuori campo del curatore a ricordarci che ” I libri sui mondiali ancora da giocare sono come gli album di figurine stampati un mese prima di avere la lista ufficiale. La maggior parte dei giocatori sono giusti, ma c’è sempre qualcuno inserito ma escluso oppure qualcuno non inserito ma in campo” l’Italia, già dopo poche partite, è fuori dai giochi. Ma la precoce uscita di scena dell’Italia da questi Mondiali di calcio non deve influenzarci troppo perché Cucinare con i piedi è un viaggio a più voci e la gloria e i disastri del passato si mescolano agli odori succulenti di pranzi, cene e merende calcistiche. Dall’Olanda dei Mondiali del ’74 al “codino magico” di USA ’94 passando per la grandiosa Spagna in Sud Africa 2010 si arriva a questi giorni di Brasile 2014 in una carrellata di emozioni, voci, episodi e momenti che in qualche modo – più spesso di quello che pensiamo – si intrecciano a sapori e gusti che avevamo archiviato nella memoria. I sapori sono quelli delle cene, grigliate, teglie e occasioni luculliane che ogni buon appassionato di calcio abbina alla sua partita del cuore; se poi questi banchetti sono in occasione di Europei o di Mondiali il ricordo – e il languorino – si fa più forte. Il libro si chiude, perciò, con un ricco e divertente ricettario.

“Una frisella sul mare”. Tutti al mare, compreso il menu

una frisella sul mareLECCE“Ognuno di noi ha dei ricordi “ambientati” in spiaggia o al mare, legati alla musica (soprattutto quella dei falò, ormai vietati), a luoghi precisi (le spiagge dove abbiamo passato le nostre infanzie vi fanno sempre sorridere e ricordare le corse pinnate o le prime fidanzatine) e ricette (perché in spiaggia, comunque bisogna pur mangiare)”.

“Una frisella sul mare. Canzoni, ricordi e ricette da spiaggia” racchiude le tre “anime” della vacanza: musica, ricordi e sapori. Il mix di questi tre elementi dà vita a un libro a più voci, curato dal giornalista Pierpaolo Lala (già ideatore del concorso di cucina Fornelli Indecisi e autore del libro “50 sfumature di fritto”) e arricchito dagli scritti di amici, giornalisti e scrittori che attraverso i loro ricordi e aneddoti ripercorrono la costa pugliese da Bari all’estremo Salento. Pubblicato da Lupo Editore, “Una frisella sul mare” è un viaggio sulle spiagge, sotto gli ombrelloni e nelle case pugliesi degli ultimi trent’anni. E’ un viaggio lungo le usanze, i costumi e i sapori di una tradizione gastronomica che non si è mai dimenticata, non si è mai lasciata a casa, anzi. Lo “stanato” – la teglia da forno in acciaio – è sempre stata presente, anche sotto il sole d’agosto in spiaggia. Allora dopo i racconti, ecco le ricette: Cannelloni ripieni, Calamari fritti, Pasta al forno in bianco, Involtini di pollo, Cocule, Zucchine ripiene, Torta di mele e ancora primi, secondi e dolci perché al mare tutto il cibo diventa un ricco e succulento piatto unico.

 

 

“Ricordi.
Così proseguo in questo viaggio in questa Puglia infinita e inizio inevitabilmente a ripensare alla vita”. Daniele Silvestri – Me fece male a chepa