Giulio Gasperini
AOSTA – Non si deve mai dimenticare il passato, soprattutto quando è stato doloroso e gravato da errori. Perché altrimenti si è condannati a ripeterlo. Questa lezione il genere umano non riesce a impararla. Né pare quasi biologicamente refrattario. Ed è proprio per sottolineare questra estrema verità che Paolo Valentino ci accompagna nell’avventura de “La lunghissima notte di Portospada”, romanzo per ragazzi edito da Lupo Editore (2013). Valentino crea un mondo intero, sfaccettato, un mondo geniale e gentile. Tanto da aver arricchito il volume con una cartina, raffigurata come quelle vecchie dei pirati, per rappresentare su carta il mondo affascinante di Portospada. E questa particolare attenzione iconografica trova una perfetta corrispondenza nella creazione di una storia appassionante e incalzante, una moderna favola che insegna con divertimento e con partecipazione.
La vicenda affonda i suoi antefatti negli anni precedenti un’età dell’oro in cui il narratore ci porta subito. Portospada è un’isola che vive una stagione bellissima, piena di amicizie e di ricchezza. Ma la tragedia pare incombente, in una sorta di accelerazione che lascia ben presto poco spazio ai dubbi. Una lunghissima notte si stende sull’isola. Il sole sorge sempre più tardi e tramonta sempre più presto. Non ci sono spiegazioni logiche, né motivazioni climatiche. Si tratta di un evento straordinario. Sarà troppo tardi quando tutti si accorgeranno che a tornare è il pirata Nero de la Loah, costretto per cinquant’anni all’esilio dall’isola grazie a un potente incantesimo di Ignazio Quantici, Supremo Maestro di Stregoneria. Ma la popolazione di Portospada ha dimenticato la ferocia, la violenza, il terrore che il vecchio pirata aveva provocato e questo finisce per indebolire la protezione. Il pirata ha inoltre dalla sua parte la strega Janis, che ottiene la sua straordinaria arte magica e i suoi inesauribili poteri dall’acqua marina.
Alcuni uomini, tra cui un vecchio pirata e un cartografo diventato stilista, si assumono il compito di sconfiggere il pirata, spezzando gli incantesimi che lo proteggono, mentre un giovanissimo cronista, Biagio del Mare, diventa attento cronista di tutti gli eventi. Grandi protagonisti, inoltre, tutti i gatti, randagi e no, di Portospada, che collaborano nel salvare la bellissima isola e i suoi gentili abitanti.
Una bella storia moderna, ricca di divertimento ironia e intelligenza, che unisce lo stupore della magia all’amore per gli animali e al rispetto della natura.
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Rassegna di Letteratura Felina: dal 13 al 17 febbraio l’ottava edizione
MILANO – “Del potere e dei gatti” è il titolo dell’ottava edizione della rassegna felinamente letteraria “Tutti matti per i gatti” che si inaugura lunedì 13 febbraio alle 17,30 a La Libreria Mursia (via Galvani, 24 – Milano): cinque giorni a base di libri, scrittori, letture e quadri per gli amanti dei mici (in Italia i gatti sono più di 8 milioni di cui quasi 1 milione nella sola Lombardia) in occasione della Festa del gatto che dal 1990 si celebra il 17 febbraio.Quest’anno gli incontri ruoteranno attorno alla singolare relazione tra i potenti e i gatti, ma anche sul potere che i gatti hanno di migliorare la nostra vita quotidiana.Dietro a molti potenti della Storia c’è stato o c’è un felino: dalla gatta d’angora di Augusto a Bastet della regina egizia Hatshepsut, da Cedric del conte di Southampton a Perruque di Richelieu a White Heather della regina Vittoria, passando ai felini che hanno accompagnato, consigliato e protetto intellettuali e rivoluzionari come Lenin e Rosa Luxemburg, o al consigliere con la coda di Churchill senza dimenticare il celebre Tabby, gatto amatissimo di Lincoln, per finire all’ormai celebre gatto di Benedetto XVI.Anche sulla vita quotidiana delle persone comuni i gatti esercitano un potere straordinario, la loro presenza è un forte antidoto allo stress della vita quotidiana, un elemento di equilibrio e di serenità.Declinato da tutti i possibili punti di vista il binomio potere e gatti sarà il filo conduttore della settimana del gatto che si inaugura con il vernissage della mostra di Franco Bruna: 15 opere nelle quali l’acquafortista e illustratore torinese ha espresso la sua creatività nel rapporto gatti e personaggi famosi e dove il protagonista è un gatto dalle sette vite che si trasforma a seconda dell’intellettuale, scrittore o artista al quale si accompagna: dai gatti tigrotti di Salgari al gatto moschettiere di Dumas; dal gatto pantera di Hemingway a quello pirata di Stevenson; dallo stregatto di Alice al gatto alpino di Quintino Sella; dal gatto marinaro di Susanna Agnelli a quello belle epoque di Gozzano fino al gatto sornione che gioca a scopa con Mario Soldati in un’osteria delle Langhe.Come ormai da tradizione, per tutta la settimana nella Libreria Mursia sarà organizzata una raccolta benefica di cibo per i mici randagi di Mondo Gatto, l’associazione che collabora all’organizzazione della rassegna. Inoltre, si potranno consegnare in libreria le foto del proprio gatto per la pubblicazione sull’edizione 2013 del calendario e dell’agenda ‘I giorni dei gatti’.