I falsi invalidi e l’ironia del sociale italiano

L'inquisizione. Pre-giudizio universale a CiecagnaGiulio Gasperini
AOSTA – Nel pianeta Ciecagna le avventure non sono finite. In L’inquisizione. Pre-giudizio universale a Ciecagna, edito dalle End Edizioni nel 2016, Sergio Prelato, Marco Pronello e Tiziano Storai affrontano un capitolo di estrema attualità: quello dei falsi invalidi e, parallelamente, dell’incapacità dello stato di occuparsi della sfera sociale e della vita delle persone con un’invalidità – in special modo la cecità.
Fanale, presidente dimissionario dell’Associazione Ciecati Italiani, viene indagato come falso invalido, secondo il volere del Ministro Sorrisoperenne, capitato al Ministero delle Politiche sociali un po’ per punizione un po’ per incompetenza e risoluto a tagliare il più possibile per risanare i conti dello Stato. Gli amici si mobilitano per sostenere Fanale, dando vita ad azioni dimostrative estremamente eclatanti e preoccupanti, tanto da far intervenire il Capo del governo stesso.
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