Leggere ogni giorno per conoscere il mondo

Parlare di Memoria dovrebbe essere un esercizio quotidiano. Ogni giorno è necessario (o lo sarebbe) ricordare da dove veniamo, i passi, i sacrifici e gli errori che, come umanità, abbiamo compiuto. Pensare a ciò che ogni giorno dobbiamo difendere e pretendere; a quello che potremmo distruggere con la nostra indifferenza o con il semplice distacco. E’ quella disaffezione al mondo attorno, a ciò che ci riguarda ma che non ci tocca più che dovremmo combattere: dare per scontato i diritti, smettere di esercitare il pensiero critico, la scelta, la protesta porta inevitabilmente a “cedere”. Cedere il passo al silenzio, cedere il passo all’accettazione, cedere il passo alla violenza, cedere il passo alla chiusura, all’occultazione, alla scissione. Memoria significa anche questo: ricordare che ciò che abbiamo porta con sé enormi cicatrici. Osservarle per tenere a mente che per trattenere ciò che abbiamo, dobbiamo ancora e sempre prendercene cura.
E’ per questo, infatti, che in questa giornata a 80 anni esatti da quel 27 gennaio durante il quale le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, la Memoria si fa necessità di condividere con gli altri il ricordo di quelle cicatrici che abbiamo imparato a chiamare Storia e pensare a questa “Giornata della Memoria perenne” come a un momento per ripensare le priorità. Allora diventa basilare ripartire dalla conoscenza (ludica, didattica) e scegliere con cura gli “strumenti” per esplorare le ferite del passato.
In questo delicato compito ci aiutano i libri; a maggior ragione, i libri per ragazze e ragazzi (di tutte le età) diventano semi che lasciamo cadere – ogni giorno e con tematiche differenti – affinché trovino terreno fertile per fiorire con la pioggia e il sole, nonostante i momenti di tempesta e vento forte. Non voglio parlare di età, di argomenti o di tipologie testuali. Sono convinta infatti che suscitare l’attenzione quotidiana attorno ai diritti, ai rischi, alle prevaricazioni, alle sconfitte, alle celebrazioni o al consenso, sia un modo costante per coltivare quell’appezzamento di futuro che rischia di perire in balìa della dimenticanza.
Ecco 10 Libri per “seminare” Memoria e ricordarci che non è mai troppo presto per far conoscere ciò che è stato prima di noi.
La bibliotecaria di Auschwitz di Salva Rubio con illustrazioni di Loreto Aroca, Il Castoro 2023.
L’albero di Anne N. E. di Irène Cohen-Janca con illustrazioni di Maurizio A. C. Quarello (traduzione di Paolo Cesari), Orecchio Acerbo 2013.
Che storia! La Shoah e la Giornata della Memoria di Lia Tagliacozzo con illustrazioni di Angelo Ruta, Edizioni EL 2017.
Otto. Autobiografia di un orsacchiotto di Tomi Ungerer (traduzione di Caterina Ottaviani), Mondadori 2023.
La stella che non brilla. La Shoah narrata ai bambini di Guia Risari con illustrazioni di Gioia Marchegiani, Gribaudo 2019.





Se mi prendi per mano di Bruno Maida, EDT-Giralangolo, 2025
Così siamo diventati fratelli. L’amicizia che salvò Sami e Piero di Sami Modiano e Eleonora De Pieri, Mondadori 2024
La portinaia Apollonia di Lia Levi con le illustrazioni di Emanuela Orciari, Orecchio Acerbo 2006
L’orco del piano di sotto di Olivier Dupin, Uovonero 2025.
Noi siamo memoria. Didattica della memoria: percorsi su ebraismo e Shoah alla scuola secondaria di Matteo Corradini, Erickson 2024.




