La narrazione che santifica la memoria.

Giulio Gasperini
AOSTA – Delicatissimo è il nuovo albo illustrato, con il testo di Gilles Baum e le illustrazioni di Barroux, edito da Edizioni Clichy con la traduzione di Maria Pia Secciani: Mio nonno sta svanendo è un dolcissimo canto d’amore su quello che succede quando una persona ci lascia e sul potere del ricordo e della memoria. È il nipotino che ci accompagna per mano in questa stupefacente avventura, fatta di vicinanza, di dolcezza, di ricordi che si squadernano e si confondono con la realtà. Sedendo di fianco al nonno, il nipote lo ricorda in ciò che più li accomunava, nei loro giochi, nei pensieri, nei paesaggi che ancora conoscono la sua presenza.

In un fantastico immaginario popolato di indiani, in una cornice fiabesca dove l’immaginazione regna sovrana e riesce a plasmare tutto, il nipote e il nonno sono i protagonisti indiscussi di un racconto familiare che si fa potente talismano contro la morte, contro l’abbandono, la lontananza e l’assenza.

Si possono combattere, queste tristezze; si possono trasformare in vere e proprie ricchezze, perché – ci pare dica, il nipote – l’assenza si popola di presenza, si fa rigogliosa, nutriente. L’ammonimento è quello di godersi ogni attimo che si riesce con le persone che amiamo, quelle che ci riempiono la vita e quelle che ci stimolano e potenziano la forma immaginifica, la capacità di creare fiaba e storia e narrazione.

Perché è proprio nel racconto che la memoria si fa forte, si alimenta, diventa grande e potente: la parola ci permette di sopravvivere a noi stessi, ci evita la scomparsa totale e permanente, ci dà un’ulteriore opportunità di conservarsi vicini a chi abbiamo amato e coi quali abbiamo condiviso un pezzo di strada assieme, fianco a fianco.

“Mio nonno sta svanendo” non è la celebrazione di un addio ma il canto, leggero e soffice, di un nuovo incontro che è possibile, a ogni angolo del nostro effimero mondo.

Informazioni su Giulio Gasperini

Laureato in italianistica (e come potrebbe altrimenti), perdutamente amante dei libri, vive circondato da copertine e costole d’ogni forma, dimensione e colore (perché pensa, a ragione, che faccian anche arredamento!). Compratore compulsivo, raffinato segugio di remainders e bancarelle da ipersconti (per perenne carenza di fondi e per passione vintage), adora perdersi soprattutto nei romanzi e nei libri di viaggio: gli orizzonti e i limes gli son sempre andati stretti. Sorvola sui dati anagrafici, ma ci tiene a sottolinare come provenga dall’angolo di mondo più delizioso e straordiario: la Toscana, ovviamente. Per adesso vive tra i 2722 dello Zerbion, i 3486 del Ruitor e i vigneti più alti d’Europa.
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