Adelphi: “Maigret 1” di Georges Simenon

Daniela Distefano
CATANIA
– E’ di recente apparizione una nuova edizione dei Maigret di Georges Simenon che la casa editrice Adelphi riveste di una nuova grafica rossa a cura di Matteo Codignola. Il celebre personaggio creato dallo scrittore prolifico di Liegi esercita ancora un fascino calamitante per i lettori del buon giallo, del noir d’autore, della narrazione raffinata. Per questo si è avvertita l’esigenza di dare un tocco di refresh alla copertina dei volumi che partendo dal primo, Maigret 1, danno sfoggio di forte impulso creativo, immaginazione al servizio della precisione raziocinante, tecnica narrativa di livello insuperabile.

Il commissario Maigret è protagonista di romanzi e  racconti di genere poliziesco rappresentati in numerose produzioni cinematografiche, radiofoniche e televisive. Con la sua corporatura massiccia, dall’aspetto bonario, ma dall’indole burbera, amante della buona cucina, bevitore e fumatore di pipa accanito, marito fedele ma mai presente, è oggi un soggetto letterario quanto mai vivo e assai amato. Il suo metodo investigativo consiste nell’immergersi nelle atmosfere dei luoghi in cui i delitti sono stati commessi e, lasciandosi guidare dal proprio istinto, nell’immedesimarsi e cercare di comprendere la personalità dei diversi criminali. E’ un sondare gli abissi del Bene e del Male che si annidano nell’uomo, che emergono laceranti tra le vette di indifferenza e lacerazione. In tal senso, il commissario abbandona lo schema del giallo classico “all’inglese” imperniato su delitti perfetti, investigatori infallibili, e introduce invece personaggi e ambientazioni popolari e piccolo borghesi, ma anche giostre esistenziali decadenti, luoghi di abbandono morale, fasci umani di debolezze e inanità.

Ecco i racconti racchiusi in questo volume: Pietr il Lettone – Un affascinante viaggio attraverso mezza Europa, tra scambi di persona e colpi di scena imprevisti. Possibile che il più famoso ricercato del continente sia uno sfortunato dalla vita anonima?
Il cavallante della “Providence” – Una donna elegantissima e splendida ritrovata morta nella stalla di un’osteria nei pressi di una chiusa. Simenon svela tutto il mondo della vita lungo i fiumi, tra barche e canali. Il defunto signor Gallet – Uno dei romanzi in cui il “metodo investigativo” di Maigret si svela in tutta la sua unicità e in cui sono vivi i profondi sentimenti che Simenon tanto amava raccontare: l’anonimo ed umbratile signor Gallet viene trovato morto in una stanza d’albergo; per risolvere il caso, Maigret non dovrà cercare il colpevole, ma conoscere di più la vittima. L’impiccato di Saint-Pholien – Tutto prende avvio da un errore di Maigret: un uomo che sta pedinando e col quale ha fatto in modo di scambiarsi la borsa da viaggio, si suicida in albergo sotto i suoi occhi. Un romanzo sorprendente, perché Maigret dovrà indagare tra rischi alla sua stessa vita e personaggi di cui non si comprendono bene le relazioni; per sciogliere la matassa, bisognerà tornare molto indietro nel tempo, ad un vecchio fattaccio avvenuto a Liegi anni prima. Una testa in gioco – Maigret decide di credere all’innocenza di un giovane condannato per omicidio e organizza un’evasione pilotata per poterlo seguire fino al vero assassino, ma c’è una vera e propria mente criminale che sta sfidando il commissario.

Storie diverse, stessa mente che le ha ideate seguendo un percorso logico ferreo che regala suspense, trepidazione, fatti incastrati dentro una matrioska di misteri che il commissario più famoso al mondo riesce a svelare sempre senza troppi clamori, con quel serbatoio di buon senso che lo aiuta a mantenere il controllo anche di fronte ad eventi concitati e imprevedibili.

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