In mostra fino al 26 marzo 2023 per celebrarne il centenario della nascita
Giulia Siena
PARMA – 1922-2022: quest’anno Pier Paolo Pasolini ha compiuto 100 anni. Un secolo che ha attraversato solo in parte, ma che è riuscito a segnare con caparbietà e veridicità. Pasolini ha cento anni ed è come se quegli anni li avesse compiuti davvero lo scorso 5 marzo, come se avesse – nel mio immaginario – soffiato su quella torta, scacciato le supposizioni, le risate sarcastiche, i commenti beceri, i silenzi assordanti, l’indifferenza, l’ipocrisia, il giudizio, la gogna, lo stupore, l’incomprensione. In cento anni, dalla sua nascita, Pasolini ha rappresentato il genio controverso e incomprensibile: l’imputato, il professore, il militante politico, il poeta, lo sperimentatore, il regista, lo sceneggiatore, l’amante, l’amato, il romanziere, l’intellettuale, il contestatore. L’usignolo senza voce, l’angelo senza ali, il peccatore fuori da ogni girone. La perversione da annientare, il regista da superare, l’uomo da applaudire, evitare, infangare.
In questo 2022 Pasolini compie 100 anni e si impone come un monito: per capire la realtà, comprendere gli altri, ci si sporca le scarpe, si mette in discussione noi stessi prima degli altri. Ci si espone. Fazioni,
Simboli e ideali. Niente ha più colore quando la realtà provoca tanto dolore. Dolore ovunque, ferite vive. Allora la poesia è unguento che lenisce, il cinema è chiave di lettura, dizionario ardito da consultare per comprendere la realtà. Il romanzo è ricerca, torcia nel buio di una società che cambia. La parola, quella serve, serve per vivere, sopravvivere, rimanere a galla. Pasolini ci ricorda che la voce, come l’arte, ha bisogno di farsi sentire.
L’esposizione Pier Paolo Pasolini e Parma. Incontri di un visionario, realizzata da Fondazione Monteparma con il patrocinio del Comune, ha aperto i battenti l’8 dicembre e rimarrà aperta al pubblico fino al 26 marzo 2023. Varie sezioni di una installazione ideata per celebrare i 100 anni dalla nascita dello scrittore e regista e realizzata con lettere originali, volumi e fotografie di Carlo Bavagnoli, Carlo Gajani, Cecilia Mangini, Domenico Notarangelo e Roberto Villa. Pasolini, da piccolissimo, visse a Parma per qualche mese e tornò in città grazie ai legami con personalità del mondo culturale cittadino: frequentazioni, amicizie e collaborazioni tra cui Attilio Bertolucci, suo figlio Bernardo Bertolucci, l’editore Ugo Guandalini, poi Mario Colombi Guidotti, Antonio Marchi e Giovannino Guareschi.
Lungo il percorso espositivo si snoda il racconto dei diversi incontri di Pier Paolo Pasolini, fino all’ultima tappa nella città ducale in occasione della partita di calcio tra le troupe dei film Salò o le 120 giornate di Sodoma e Novecento: a questo evento è dedicata una corposa serie di fotografie realizzate da Gideon Bachman.
INFO
APE Parma Museo, via Farini 32/a
Dall’8 dicembre 2022 al 26 marzo 2023
Orari: da martedì a domenica ore 10.30/17.30
Modalità e costo: ingresso 5 euro; ridotto 3 euro.