10 Libri per l’estate dei ragazzi, consigli per scoprire il piacere di leggere

Giulia Siena
PARMA – E’ sempre difficile stilare una lista di libri per ragazzi; difficile perché le tematiche da consigliare sono tante e di buoni libri, ad oggi, ce ne sono diversi. Dal mio punto di vista il problema nel rapporto lettura-ragazzi è solamente uno: come coinvolgere nella lettura senza opprimere? Come lasciare che questa sia un’azione piacevole e non una costrizione a causa della quale i libri siano odiati? Gli interrogativi sono tanti e, per questo, oltre a consigliare dei libri con tematiche accattivanti e scritture coinvolgenti, lascio la libertà di scegliere: leggere o non leggere.  Leggere è un’azione per sé stessi e quindi rubo le parole di Cesare Catà (“Sognate la vostra vita”): “Leggete, quanto più potete. Ma non perché dovete. Leggete perché l’estate vi ispira avventure e sogni, e leggendo vi sentite simili a rondini in volo. Leggete perché è la migliore forma di rivolta che avete”.
Con questo augurio ecco i 10 Libri per l’Estate dei Ragazzi. Continua

“Clessidra”, Edizioni Clichy di Dani Shapiro: il memoir da cui non ti vuoi separare

Giorgia Sbuelz
ROMA – Un giorno t’imbatti in un memoir. Chiariamo cosa sia un memoir lasciando il compito alla stessa autrice, Dani Shapiro: “In inglese, il termine memoir viene in linea diretta dal termine francese per memoria, mémoire”, dichiara David Shields in Fame di realtà. “Eppure, nascosta sotto la parola memoir ce n’è un’altra molto meno affidabile. Dietro il latino memoria, c’è l’antico greco mérmeros, un derivato del persiano avestico mermara, a sua volta derivante dalla parola indoeuropea che indicava “ciò che pensiamo ma che non riusciamo ad afferrare”: mer-mer, “sognare a occhi aperti”, “essere in ambasce”, “arrovellarsi”.

Clessidra, il memoir di Dani Shapiro edito in Italia da Clichy è questo, non è un’autobiografia, dove la ricostruzione degli eventi avviene attraverso la selezione dei ricordi come realtà oggettiva e fattuale, qui si ha a che fare con una raccolta di emozioni che sono il filtro della riorganizzazione di tali ricordi.
L’autrice scivola avanti e indietro nel proprio tempo interiore scardinando le tappe della propria vita. Si cerca e si ritrova attraverso i diari che scriveva fin da ragazza. In questo modo raggruppa le varie parti di sé rivedendosi nelle diverse pelli che ha indossato: dalla giovane donna che mostrava al mondo di essere dura e frettolosa, fino alla cinquantaduenne odierna, saggia e consapevole, innamorata dello stesso uomo che ha sposato diciotto anni prima, lo scrittore M., a cui è dedicato il libro. Continua