“Lampedusa”, una guida per la terra vicina che non ti aspetti.

LampedusaGiulio Gasperini
AOSTA – Lampedusa e Linosa sono due isole vittime spesso della comunicazione televisiva e giornalistica. Ingiustamente condannate dalla loro posizione a urlati allarmismi di invasione, sono in realtà delle terre estremamente ricche di ambienti e paesaggi. “Lampedusa. Guida per un turismo umano e responsabile”, scritta da Ivanna Rossi e edita da Altreconomia Edizioni, è uno strumento pensato proprio per esplorare questi lembi di terra remota ma vicina al sentimento, di luoghi poetici e di orizzonti ampi. È una guida che ci fa conoscere le isole da ogni punto di vista, presentandoci anche le curiosità e offrendoci la prospettiva degli abitanti, di chi la vive ogni stagione, per ogni altro giorno dell’anno: perché Lampedusa e Linosa, per molti di noi, sono una meta turistica, ma per circa ottomila persona rappresentano la quotidianità.
Attraverso i capitoli, Ivanna Rossi ci accompagna per mano, in un percorso interessante ed emozionante, a scoprire tutte le declinazioni di quest’isola dall’identità risoluta e fiera, come il carattere dei suoi abitanti. E così si parte, dalla descrizione del paesaggio, dei porti, delle tante cale di cristallino mare che gemmano il profilo dell’isola; poi si passa per la casa di Claudio Baglioni, ci raccontano la storia del naufragio della Madonna, ci portano ad ammirare la splendida Isola dei Conigli con la sua spiaggia che piuttosto pare una culla. E ancora ci informano sui Timpuna, i misteriosi cerchi che esistono anche qua, fino a farci prendere una barca, spingendoci su quel mare che è nemico e alleato dell’isola stessa, in un rapporto di odio e di amore che diventa inevitabile. Ma c’è anche spazio, nella guida, per notazioni di carattere antropologico, proprio perché la realtà dell’isola non è riducibile soltanto alla dimensione vacanziera né turistica, da bagno e sole accanto all’ombrellone: il testo della canzone dello spugnaro, mestiere “durissimo ed epico”, ci porta in un mondo ignoto e inesplorato ma che ha segnato indelebilmente la collettività lampedusana. Un capitolo è interamente dedicato all’arte e alla cultura, che ha prodotto risultati eccellenti anche in così poca estensione di terra: dalla Porta d’Europa ai murales coloratissimi che recentemente hanno animato i muri assolati del paese. E poi c’è la cucina, nata dall’incontro tra oriente e occidente, tra i sapori arabi e le barocche ricette siciliane. Ma una guida per un turismo responsabile non può prescindere dalla parte sociale, ed ecco che il settimo capitolo, “Lampedusa Premio Nobel”, squarcia il velo dell’ovvio e del pubblicizzato, raccontandoci di Contrada Imbriacola, del CSPA, degli incontri straordinari che si fanno su questo lembo di terra, di Frontex, del Tre ottobre e del naufragio e della morte delle 300 persone, arrivando a raccontarci persino la recentissima “Carta di Lampedusa” e il collettivo Askavusa che ogni anno organizza il Lampedusa Film Festival.
Un percorso, quello della guida, che ci squaderna una terra che troppo pensiamo di conoscere ma che in realtà non conosciamo per nulla. Per farci capire, persino, che non c’è bisogno di prendere un aereo per scavalcare interi continenti alla ricerca di un paradiso e del mare più bello del mondo: basta spingere lo sguardo nelle terre più a sud dell’Italia.

Novità Guide e Viaggi, tanti itinerari tutti da scoprire

newton_guidaROMA – Tempo di viaggi. Tempo di scegliere da quale terra vogliamo farci affascinare e quale guida accompagnerà la nostra avventura. Tra le diverse proposte in libreria partiamo dalla“Guida segreta ai paradisi naturali d’Italia”, di Gabriele Salari con la prefazione di Fulco Pratesi. Il volume, pubblicato da Newton Compton racconta l’italia come un paradiso naturale, ricco di sorprese: la montagna e il mare che si sfiorano e poi  passare dai tremila metri dell’Etna ai fondali di Ustica senza bisogno del passaporto.

 

 

touring_liguriaTouring Club porta in libreria “Cinque Terre e il Golfo dei Poeti”, la prima Guida social (sulla pagina Facebook, raggiungibile anche tramite QRCode dalla copertina, è possibile condividere foto), una guida e una web community per scoprire e vivere al meglio la vacanza. Grazie al formato maneggevole, alla grafica fresca e alle pagine apribili a finestra, questa guida è  simpatica e facile da usare: in apertura curiosità, tradizioni, storia del territorio, mappa d’insieme e info pratiche; nelle pagine seguenti decine e decine di segnalazioni per tema e località aggregate per macro Aree: Arte, Natura, Mare, Relax e Divertimento, Gustare, Escursioni/Trekking e puntualmente localizzate sulle mappe di dettaglio; in chiusura il meglio per dormire a seconda dei propri gusti e budget.


salento_itinerari_addaDalla Liguria alla Puglia, Adda Editore propone “Salento Itinerari ed escursioni” di Carlos Solito, una guida ai luoghi da non perdere:
 dopo il tour urbano alla città di Lecce, il primo “on the road” riguarda la costa adriatica partendo da San Cataldo fino a Santa Maria di Leuca. Segue la costa ionica risalendo dal capo di Finibus Terrae fino a nord di Porto Cesareo ai confini con la provincia di Taranto. Nell’entroterra, a nord di Lecce, si passa dalle campagne e paesi del Tavoliere Messapico fino all’isola linguistica e culturale della Grecìa Salentina, appena sotto il capoluogo. Ancora un itinerario copre quei luoghi che dalle campagne neretine seguono la dorsale delle Serre Salentine. L’ultimo parte da Maglie e arriva a lambire il Capo di Leuca muovendo nell’immediato entroterra della costa adriatica meridionale. Completano il viaggio 15 escursioni brevemente introdotte nelle loro caratteristiche salienti e dettagliatamente descritte nel percorso e nel tempo di percorrenza riferito a un escursionista medio.
isole tremitiSi snoda tra la Puglia e il Molise “Isole Tremiti e Termoli”, il libro di Donatella Langiano ed Edoardo Agresti pubblicato nella collana Guide d’Italia di Polaris. Natura, turismo e cultura uniscono queste due terre: Termoli con il suo antico borgo marinaro, i caratteristici vicoli stretti e l’affascinante sistema della pesca al trabucco è una piacevole sosta prima di partire verso le Isole Tremiti, dove storia e mito si fondono nel mare blu cobalto. Qui, l’isola di San Nicola è testimone della storia, iniziata con i Greci per continuare, in un susseguirsi di eventi, con l’insediamento dei tre diversi ordini monastici e la realizzazione dell’abbazia-fortezza, monumento tra i più enigmatici della Puglia medioevale. La più selvaggia isola di San Domino, invece, con i suoi sentieri ombreggiati dai pini d’Aleppo e le sue innumerevoli cale, anfratti e grotte offre al viaggiatore un totale contatto con la natura e momenti di pieno relax. Completano il testo cartine geografiche, disegni e mappe dei percorsi consigliati nonché informazioni utili per itinerari di visita a piedi, canoa e barca, per consentire così una perfetta organizzazione del proprio viaggio. Inoltre le fotografie di Edoardo Agresti ne fanno un volume piacevole anche per una rilettura successiva: esse colgono infatti l’essenza dei luoghi, permettendo al turista viaggiatore di sentirsi ancora parte del viaggio stesso.

 

meridiani_sudtirolRisaliamo la Penisola per scoprire “Alto Adige-Südtirol. Speciale”, la nuovissima pubblicazione di Editoriale Domus nella collana Meridiani. Il volume guarda al mondo con occhi curiosi, e più che descriverlo, lo interroga lasciando che siano i luoghi a raccontarsi attraverso la natura, i monumenti, i paesaggi urbani, i volti e le storie della gente, le espressioni artistiche e culturali, la moda e lo sport. Ogni numero è un viaggio non convenzionale in città e paesi che pagina dopo pagina, attraverso reportage giornalistici, servizi fotografici, racconti di famosi scrittori svelano la loro anima più profonda.

“Across Asia on the cheap”: quando i sogni costano poco.

Giulio Gasperini
ROMA – Ogni sogno ha una partenza. E la partenza, di solito, è sempre il momento più difficile, quello più arduo. Tony e Maureen Wheeler decisero di partire: presero un anno sabbatico, nel 1972, come in quegli anni accadeva a molti: da Londra, a bordo di un minivan, raggiunsero l’Australia, attraversando tutta l’Asia, passando per Turchia, Iran, Afghanistan, Pakistan, India e il sud-est asiatico. Fu per rispondere a tutte le curiosità dei loro amici che decisero di scrivere un resoconto del viaggio, raccontando le proprie esperienze e mettendo a disposizione di tutti le scoperte e le informazioni che avevano raccolto. Era il 1973 quando fu pubblicata codesta rivoluzionaria guida, dal titolo emblematico nella sua puntuale prolissità: “Across Asia on the cheap: a complete guide to making the overland trip with minimum cost and hassles”; dove hassles sta, ovviamente, per ‘seccature’.
Viaggiare liberi, senza orpelli, senza percorsi prefissati né scadenze da rispettare. Viaggiare liberi, con il solo obbligo di obbedire a sé stessi e alle proprie casualità. Viaggiare liberi sapendo che il viaggio non è solo visitare i luoghi e fotografarsi con il loro sfondo, ma anche – e soprattutto – viaggiare è cogliere la ricchezza umana di ogni incontro e di ogni scontro. Fin da subito, da quella prima guida stampata e pinzata a casa, si caratterizzò lo stile particolare e unico che da sempre contraddistingue le loro guide. Note di colore, acuti commenti, ironie raffinate e descrizioni grottesche accompagnano il viaggiatore alla scoperta dei vari angolo della Terra, insieme a indicazioni precise sulle parti più tecniche del viaggio, da come procurarsi ai visti a quanti soldi portarsi e, soprattutto, a dove sistemarseli per non farseli rubare.
Da questa prima guida le Lonely Planet si affermarono come le migliori guide scritte sul campo, superando anche le polemiche nate nel 2008 quando un autore famoso, Thomas Kohnstamm, dichiarò di aver recensito luoghi e alberghi in cambio di favori (le beate mazzette!) e addirittura di aver inventato passi interi della Colombia per confezionar la guida, senza essersi mai mosso dalla poltrona di casa. Questo perché le guide Lonely Planet hanno fatto la storia del viaggio overland: il paradosso è che, adesso, ogni luogo si fregia della menzione nelle Lonely, diventando tutt’altro che conveniente e, per questo, contraddicendo lo spirito e la missione originaria delle guide stesse.
Al di là di queste polemiche attuali e recenti, il viaggio di Tony e Maureen Wheeler ha aperto la strada a una nuova concezione del viaggio, e dell’esplorazione del mondo. Di solito, nei viaggi, gli inconvenienti, le casualità che spesso sono a sfavore, vengon considerate sfortune, quasi delle noie. Tony e Maureen Wheeler ci insegnano che, tutto sommato, se non esistessero, il viaggio sarebbe l’occupazione più noiosa di questo mondo. E che non varrebbe neppure la pena di partire.