Antonio Lanzetta: intervista allo “Stephen King italiano” secondo il Sunday Times

Giulia Siena
PARMAAntonio Lanzetta, autore salernitano, ha alle spalle una lunga gavetta, e ora che il prestigioso Crime Club Bullettin del Sunday Times descrive Il buio dentro, il suo ultimo romanzo, “Il brillante thriller psicologico del nuovo Stephen King italiano”, lui ne rimane lusingato e stupito. Pubblicato da La Corte Editore, il romanzo noir di Lanzetta viene inserito dal quotidiano britannico tra i cinque romanzi stranieri più interessanti del 2017. Ma non è finita qui, perché dopo il successo ottenuto in Italia, a marzo sarà pubblicato anche in Francia, Canada e Belgio da Bragelonne, una delle più grandi case editrici francesi, che ne ha acquistato i diritti e vanta nel suo catalogo autori del calibro di George RR Martin, Terry Brooks e Michael Dobbs.
ChronicaLibri ha rivolto qualche domanda ad Antonio Lanzetta. Continua

Il Vaticano, protagonista indiscusso tra fantasia e realtà.

Marianna Abbate
ROMA  – Di libri sui segreti complotti del Vaticano ne sono stati scritti molti. Alcuni sono esageratamente fantasiosi, altri inquietanti. E poi c’è “Il curatore segreto del Vaticano” di Umberto Vitiello, pubblicato da qualche settimana da Lupo Editore.

 

Il romanzo immagina un futuro vicino, dove la Chiesa sta cercando di riorganizzarsi, lottando contro le impurità interne nell’intento di ritornare alle origini del cristianesimo. Trama abbastanza ingenua  e irreale, se non fosse che l’attualità sembrerebbe quasi dare ragione all’immaginazione dell’autore. Per Vitiello la trasformazione dovrà avvenire durante un segretissimo concilio, da svolgersi in un luogo misterioso e isolato come una tranquilla abbazia montana. Ovviamente la pacifica location è tutt’altro che sicura, a tratti ricorda moltissimo l’impervio monastero del “Nome della rosa”, e diventa subito dalle prime pagine teatro di un terribile omicidio su un aspirante monaco dalla storia complicata e dal passato sospetto.

Grazie all’aiuto di uno dei monaci che abitano l’abbazia, che per caso era dottore in economia, si risolvono e vengono svelati i terrificanti segreti della banca vaticana.

 

Il libro è interessante dal punto di vista della costruzione, tuttavia devo ammettere che a volte l’innegabile erudizione dell’autore rallenta un poco la trama: forse è questo il punto debole del romanzo. Tuttavia tutte le fila sembrano ricongiungersi in maniera abbastanza nitida, e questo è sicuramente un  punto a favore dell’esperienza di Vitiello.

Più che un vero e proprio thriller, nonostante gli ingredienti fondamentali siano mistero, omicidio e deduzioni, si tratta di un romanzo suspense con una strizzata d’occhio alla storia e, inaspettatamente, all’attualità.