In una fiaba, tutte le diversità del cibo

Storia di LinaGiulio Gasperini
AOSTA – Chiara Patarino ha realizzato una serie di racconti, per la casa editrice Carthusia Edizioni, che hanno come protagonisti vegetali, frutti e altri cibi, in una raccolta, “Il gusto in tasca”, che vuole essere un simpatico avvicinamento per grandi e bambini al mondo del cibo. La Storia di Lina è una tenera favola, su una piccola oliva che un giorno sbatte la testa e comincia a credersi una ciliegina. Lina, assieme alla sorella Lella, alla mamma O’Livia, agli amici Capperones, con cui organizzano una gara di salto nel barattolo, con lo Zio Ivo, un albero di ulivo imponente e positivo, combatte i nemici comuni, ovvero le Mosche Losche Mangiaolive e alla fine riesce a recuperare la propria identità, facendo festa con tutti gli amici e i parenti.
Continua

Un romanzo corale, il “gioco serio” della creatività. ChronicaLibri intervista Lucia Valcepina.


Gli SchiribìzGiulio Gasperini

AOSTA – Lucia Valcepina, autrice, editor e animatrice culturale, ha dato vita a un’esperienza incredibile di “scrittura collettiva” con la Biblioteca di Bormio, animando un laboratorio con undici “penne” diverse: gli Schiribìz, “zampillio di idee e lampi ‘ghiribizzosi’, sono Maria Albina Andreola, Federica Bormetti, Franca Colturi, Sabina Colturi, Massimo Favaron, Claudia Giacomelli, Monica Moranduzzo, Maria Bruna Peruviani, Erica Santelli, Cinzia Sosio, Manuela Valgoi. Tante penne che hanno creato La libertà dei fiori, romanzo collettivo edito da Fabbrica dei Segni Editore. Continua

Intermezzi: Gianluca Morozzi e “Come ho incontrato vostra madre”, sguardi che cambiano la vita

come ho incontrato vostra madre_Morozzi_intermezzi_CHRONICALIBRIGiulia Siena
PARMA – Un piccolo appartamento a Bologna, a due passi da via Paolo Fabbri, una “tana creativa” piccola e anche un po’ angusta nella quale, ora, riecheggia il silenzio della mancanza di parole da scrivere. Larry è uno scrittore, sì, ma in questo momento, appena abbandonati dal ventesimo secolo, le sue mani sono aride sulla tastiera. Non ha più niente da dire. La pagina rimane bianca, candida, muta. Qualcuno, però, suona alla porta e lo sguardo di Larry si sposta dal monitor del pc vuoto per appoggiarsi, disilluso, sulla figura dell’Orrido. Continua