Le leggende che i bambini sanno già sfatare

Le terribili leggende metropolitane che si tramandano i bambiniGiulio Gasperini
AOSTA – I bambini lo sanno. Lo sanno da sempre. Per quante terribili leggende i genitori si possano inventare per scoraggiare i loro entusiasmi, per barricare la loro fantasia, per svilire i loro comportamenti più creativi. Agata Matteucci si è accorta da adulta che tutti cresciamo nella convinzione che certi comportamenti siano forieri di conseguenze tragiche. E poi arriva un bel giorno, da grandi, in cui ci ripensiamo un po’ divertiti un po’ sospettosi, temendo forse ancora di dover subire una conseguenza in ritardo sulla nostra età oramai piuttosto avanzata. Ha deciso, pertanto, Agata Matteucci, di raccogliere in un libro dal titolo persino apocalittico tutte queste minacce, raccontate a fin di bene, magari, ma pur sempre minacce: Le terribili leggende metropolitane che si tramandano i bambini, edito da Edizioni NPE, è un’antologia coloratissima e divertente di vignette sapide ed estremamente potenti che ci riporta indietro nel tempo, quando tutti si sono trovati a condividere anche una sola giornata con una di loro.Si inizia con la sezione “Stayin’ alive”, densa di quelle minacce che mettevano a rischio la nostra vita stessa, dal pericolo delle gomme da masticare ingioiate al cibo scaduto anche da un paio di ore che non deve essere mangiato. Si prosegue poi con ll lunga lista delle “Cattive abitudini”, che avrebbero potuto causare danni irreversibili al nostro fisico, come mettersi le dita nel naso o leggere a luce troppo bassa. Anche le leggende sui “Cibi terribili” hanno condizionato tanti anni della nostra vita, dai semi di cocomero ingioiati alla solita gomma da masticare, nemica pubblica di ogni mamma d’Italia. Il “Progresso mortale” passava attraverso qualsiasi strumentazione elettronica o elettrodomestico facesse il suo primo ingresso in una casa, o che, pur essendoci sempre stato, poteva diventare un pericolo dichiarato per i compiti o le altre attività della giornata. Pare che i bambini siano immersi, in definitiva, in un “Mondo tossico”, come la serie di vignette che la Matteucci ha raccolto in questa sezione, dalla polvere di gesso che se respirata poteva uccidere al medesimo destino che capita a chi tocca il mercurio uscito da quegli antichi termometri di vetro. Poi uno dei grandi nemici dei genitori: “L’acqua è vita, l’acqua è morte” e la “Natura matrigna” che è più fonte di pericoli che bella nella contemplazione estetica.
Il libro di Agata Matteucci è una spiritosa galleria di situazioni che rappresentano tanti imbranati strumenti, in mano dei genitori, per tenere sotto controllo i figli. Ma i figli, i bambini, sono più furbi di quello che ci si possa mai aspettare. Già sanno tutto. Lo sanno da sempre. E se le tramandano, queste leggende, gli uni gli altri. Perché la conoscenza è sempre un bene da condividere.

Informazioni su Giulio Gasperini

Laureato in italianistica (e come potrebbe altrimenti), perdutamente amante dei libri, vive circondato da copertine e costole d’ogni forma, dimensione e colore (perché pensa, a ragione, che faccian anche arredamento!). Compratore compulsivo, raffinato segugio di remainders e bancarelle da ipersconti (per perenne carenza di fondi e per passione vintage), adora perdersi soprattutto nei romanzi e nei libri di viaggio: gli orizzonti e i limes gli son sempre andati stretti. Sorvola sui dati anagrafici, ma ci tiene a sottolinare come provenga dall’angolo di mondo più delizioso e straordiario: la Toscana, ovviamente. Per adesso vive tra i 2722 dello Zerbion, i 3486 del Ruitor e i vigneti più alti d’Europa.
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