“Miss Lonelyhearts” di Nathanael West, il geniale libro curato da Cristina Iuli per Marsilio

Daniela Distefano
CATANIA“Di nuovo in strada, Miss Lonelyhearts si domandò che fare. Al posto del cuore gli sembrava di avere una bomba, una bomba complicata che sarebbe terminata con una semplice esplosione, distruggendo il mondo senza neanche farlo prima tremare”.
Miss Lonelyhearts (Marsilio) di Nathanael West è un romanzo irriverente, aguzzo, spassoso, frizzante, sferzante, incentrato su un individuo che si lascia trasportare dall’emotività del suo mestiere anomalo, cioè quello di curare la rubrica di un giornale e dispensare buon senso e frasi solutive sui problemi, a volte tragici, della più varia dell’umanità.
“Non sarebbe mai riuscito a dimenticare le lettere”, croce e delizia della sua quotidianità. Le prova tutte, poi si accascia su se stesso: “Finalmente andò a letto. Prima di addormentarsi fece voto di provare sinceramente a farsi umile”.
Il romanzo è organizzato in una sequenza di cornici narrative attraverso il racconto delle vicende di Lonelyhearts che, all’inizio di ogni capitolo, introduce diverse microstorie incastonate nel testo. Queste sono costituite, di volta in volta, dalle lettere dei corrispondenti, dagli interventi del caporedattore Shrike, dalle fantasie di Lonelyhearts e da aneddoti affidati ai vari personaggi.
Si tratta di episodi chiusi, inglobati come una matrioska russa nel racconto surreale, coraggioso e molto divertente del fallimento di un uomo alle prese con le miserie della vita propria e altrui.
La prosa del testo offre un antidoto alla deriva melodrammatica attraverso la fabbricazione di una satira che scioglie il pathos delle lettere e mette a nudo il sentimentalismo come precisa strategia retorica funzionale all’occultamento di conflitti sociali ed esistenziali insanabili.
Al centro di tutto pare campeggiare un Cristo Gesù che incute dubbi più che soluzioni.
Il protagonista vorrebbe affidarsi totalmente al Signore, ma sono le maglie della più intrappolata società a ricacciarlo tra le derive umane più trite.
L’amore per il prossimo è impossibile da esercitare se non si crede a chi l’ha evangelizzato millenni fa?
Di certo il finale è amaro proprio perché in contrasto con quello che assicura solo la fede in Dio.

Figlio di immigrati russi emigrati negli Stati Uniti alla fine del diciannovesimo secolo, Nathanael West nacque a New York il 17 ottobre 1903, e sin dalla giovinezza un lettore vorace e un incallito imbroglione.
Tra alterne fortune scrisse poesie, saggi e quattro romanzi.
Trasferitosi in California, collaborò con Hollywood – tra le sue sceneggiature “Il sospetto” per Alfred Hitctcock – e il 22 dicembre 1940, di ritorno da una battuta di caccia in Messico, morì insieme alla moglie all’età di 37 anni per non essersi fermato a un semaforo.

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Un commento

  1. Grazie per la segnalazione, ma la copertina è sbagliata! Saluti cordiali, Cristina Iuli
    http://www.marsilioeditori.it/libri/scheda-libro/3172791/miss-lonelyhearts

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