NEO Edizioni: il viaggio a ritroso di Cecilia M. Giampaoli

Azzorre, tornare lì dove tutto accadde

Giulia Siena
PARMA
Cecilia Maria Giampaoli è una bambina quando, l’8 febbraio del 1989, un aereo partito da Bergamo e diretto a Punta Cana si schianta contro il versante di una montagna nelle Azzorre. 144 persone perdono la vita, tra questi suo padre.
Quasi trent’anni dopo Cecilia ripercorre quella rotta, arriva all’isola di Santa Maria per salire sul Pico Alto e guardare da vicino il luogo che le ha strappato la presenza e l’affetto di suo padre. Non cerca colpevoli, non cerca risposte, non cerca di elaborare il lutto, il suo è un viaggio “necessario” per rimettere insieme quello che è stato con quello che oggi è lei. Nasce così Azzorre, un diario che ha le sembianze di un romanzo, pubblicato da Neo Edizioni.

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Josè Saramago: “Diario dell’anno del Nobel”, con traduzione di Rita Desti

Daniela Distefano
CATANIA
“Io non scrivo libri per raccontare delle storie, soltanto. In fondo, probabilmente non sono un romanziere. Sono un saggista, sono uno che scrive saggi in cui ci sono personaggi. Credo sia proprio così: ognuno dei miei romanzi è il luogo di una riflessione su un determinato aspetto della vita che mi preoccupa. Invento storie per esprimere preoccupazioni, interrogativi…”.

Josè Saramago oltre a scrivere romanzi registrava meticolosamente fatti, eventi, pensieri, impressioni in quaderni nei quali si immergeva nel mare delle questioni letterarie, politiche e del quotidiano.Cinque erano i quaderni pubblicati. Finalmente nel 2018 fa ha visto la luce anche il sesto. 

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