Giulia Siena
PARMA – 1987. Corradino, già protagonista di Quattro soli a motore e Chiudi gli occhi e guarda, è un giovane studente universitario confuso e confusionario. Ha lasciato Cuviago, la madre apprensiva e la nonna anafettiva per cominciare la sua avventura a Mailand. Mailand, traduzione tedesca di Milano, ovvero la grande città, fonte di vizi, virtù, paure, scoperte e competizioni. Mailand è il banco di prova di Konrad, chiamato così dai suoi compagni di stanza: il piacentino Marco e il siciliano Beniamino. Un trio niente male per divertirsi e giocare a Risiko, per evadere da quegli studi già troppo sbagliati. Gli ingredienti per la favola del fuori sede ci sono tutti per questo terzo capitolo che chiude la trilogia di Corradino e ne fa un unico grande romanzo firmato Nicola Pezzoli.
Mailand, pubblicato da Neo Edizioni, stabilisce subito, fin dalle prime pagine, il ritmo che terrà il racconto; quello che non dice, invece, è da quale trappola narrativa si verrà catturati. Pezzoli mette in atto il suo solito e sadico piano: catapultare il lettore in un’altra epoca e farci vivere tutto attraverso la pelle del suo protagonista.
Quando incontriamo Corradino, diventato Konrad, il protagonista è già in piena crisi: la vita universitaria, nonostante siano i primi mesi, lo ha già deluso. Vorrebbe diventare un corrispondente, un giornalista, uno scrittore – o meglio – uno che scrive. Konrad è uno di quelli che preferisce il Giovane Holden al codice civile; preferisce i poeti ai filosofi; preferisce ascoltare piuttosto che parlare inutilmente; uno che preferisce l’estero all’Italia, vecchia, bigotta e marcia. L’idea dell’Europa, infatti, lo ha subito affascinato, fin da quel viaggio d’istruzione a Strasburgo, ma cosa ne sa l’università italiana del mondo lì fuori? I corridoi accademici sono pieni solo di noiosi e supponenti professori. Allora Konrad deve impegnarsi e dare una chance a Mailand, almeno da non fargli rimpiangere la vita con la mamma in una cittadina di provincia!
“La stronza Mailand, terra di opportunità per tutti tranne che per me, non faceva che prendermi a calci in culo, come essere umano, come studente, come aspirante scrittore, come candidato lavoratore. Promisi a me stesso che quella misteriosa agenzia di cui avevo letto l’annuncio sarebbe stato l’ultimo tentativo”. Arriva, così, all’Alva Consulting, l’agenzia per la quale dovrà scrivere messaggi di addio dalla vita per suicidi semi analfabeti. Un lavoro part-time e meno creativo di quello che pensava, certo, ma le sole”lezioni” con il signor Dupré, suo misterioso datore di lavoro, basterebbero per dare un senso a quella Mailand. La vita di Konrad diventa, così, un fiume di problemi: gli studi, il lavoro, gli amici, la città, lo spettro dell’AIDS e poi la sua sessualità, scombussolata da pensieri arditi negli anni del liceo, ora torna a farsi multipla e incerta. Corradino comincia a provare attrazione per il suo coinquilino Marco, scrive annunci anonimi sui giornali, riceve pezzi del suo vecchio diario via posta e si sente inspiegabilmente eccitato dalla signorina Salmoiraghi.
Un gran caos, Corradino!
Con Mailand Nicola Pezzoli torna a proporci la sua scrittura immediata, irriverente e scanzonata, tragicomica e struggente, poetica e a tratti scandalosa per un romanzo che racconta le peripezie di un uomo che si affaccia alla vita.