Biancoenero: Stèphan Servant ci regala Gatto qui, Gatto là

Una storia, due punti di vista e la voglia di condividere una torta

E’ un gatto nero e sottile. Salta da un giardino all’altro. Entra dalla finestra, fa le fusa e sovverte, diverte i lunedì di due protagonisti. Una settimana, due protagonisti, due storie parallele: l’unica costante è Lunedì, o Lunes, il gatto che collega due mondi destinati a incrociarsi.
Ad attendere l’arrivo e accogliere Lunes da una parte c’è un “chico” dalla gamba rotta; dall’altra, nel palazzo che dà sul giardino, c’è un’anziana brontolona, anche lei infortunata. Le strade del ragazzo e della signora, infatti, si sono già incrociate: un piccolo incidente ed entrambi sono capitombolati e ora fermi in un riposo forzato. Riposo, però, è una parola grossa. Da questo momento di stasi, intervallato dalla fisioterapia e qualche partita a Scarabeo, nasce una fittissima rete di sguardi, messaggi, intuizioni. A tessere tutto c’è il dinamismo di Lunes/Lunedì che ingarbuglia i fili della matassa.

“Lunes. Non è un gatto come gli altri. Non è di nessuno. E’ un gatto vagabondo. Il giorno che è entrato per la prima volta dalla finestra scalando il glicine, l’ho chiamato Lunes”.

In Gatto qui, Gatto là Stéphan Servant ci regala molto più che una storia. In queste pagine – che contengono due diversi punti di vista (basta capovolgere il libro!) – l’autore francese arricchisce un racconto fresco e poetico con la curiosità della scoperta, la magia dell’attesa, il palpitare della speranza, lo stupore dell’innocenza.
Gatto qui, Gatto là, illustrato da Marta Orzel e pubblicato qualche mese fa da biancoenero con criteri ad alta leggibilità – è un libro speculare in cui emerge forte la poesia. La poesia non è solo nella storia: a causa di un fraintendimento, un bambino pensa che stia nascendo un’amicizia con la bambina che vede sempre giocare nel cortile. E’ sicuramente lei a scrivergli quei bigliettini; riceve infatti un messaggio, una poesia e un invito, tutto attraverso l’eclettico gatto Lunes. Dietro i vetri della finestra, invece, la signora vede quella mocciosa giocare nel cortile, ma osserva anche il vecchio signore che, sul suo balcone nel palazzo di fronte, innaffia le piante di pomodoro. Sarà stato sicuramente lui a mandarle quel biglietto, sarà lui che tende la mano per tirarla fuori da quel torpore che è la solitudine.

Lunes/Lunedì viaggerà spedito tra un tetto e l’altro, il dialogo diventerà più fitto e ad infittirsi sarà anche il mistero. Chi si cela dietro quelle richieste? Le richieste di ascolto, accoglienza e merenda troveranno la giusta strada.

Gatto qui, Gatto là ci regala pagine di spensieratezza e profondità, incontro, accoglienza e nuovi inizi.

Informazioni su Giulia Siena

Direttore. Per gli amici: il direttore di ChrL. Pugliese del nord, si trasferisce a Roma per seguire i libri e qui rimane occupandosi di organizzazione di eventi e giornalismo declinato in modo culturale e in salsa enogastronomica. Fugge, poi, nella Food Valley dove continua a rincorrere le sue passioni. Per ChrL legge tutto ma, come qualcuno disse: "alle volte soffre un po' di razzismo culturale" perché ama in modo spasmodico il Neorealismo italiano e i libri per ragazzi. Nel 2005 fonda la rubrica di Letteratura di Chronica.it , una "vetrina critica" per la piccola e media editoria. Dopo questa esperienza e il buon successo ottenuto, il 10 novembre 2010 nasce ChronicaLibri, un giornale vero e proprio tutto dedicato ai libri e alle letterature, con occhio particolare all'editoria indipendente. Uno spazio libero da vincoli modaioli, politici e pubblicitari. www.giuliasiena.com
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