“L’amore, forse”: il lungo percorso dell’amore nel romanzo di Barbara Fabbroni

Barbara-Fabbroni_CHRONICALIBRIMILANO – Charlotte era convinta che nessun uomo potesse più violare il suo cuore; nessun uomo dopo che quella sera a New York, a pochi mesi dalle nozze, scoprì che Bernardo la tradiva. Nessuno, se lo era giurato, nessuno potrà mai più farlo. Ma la vita, si sa, è imprevedibile. Comincia così L’amore, forse, il primo romanzo di Barbara Fabbroni – psicologa e psicoterapeuta aretina – pubblicato da Edizioni Croce
Charlotte vive a Parigi, dove ha deciso di costruire il suo futuro e dove mettere radici ai propri sogni; qui, quasi per caso, comincia a frequentare lo studio della psicologa Sophie e inizia a scrivere il Diario di Charlotte Cantelmi. La scrittura si fa fluida, le parole arrivano spontanee a ricordare e descrivere la storia d’amore con Jean Luc. Dopo Bernardo, infatti, nella vita di Charlotte arriva del tutto inaspettato un incontro che ha dello straordinario: a Roma, in una radiosa giornata di primavera, i suoi occhi incontrano quelli misteriosi di un affascinante francese. E’ amore a prima vista, nonostante la protagonista avesse giurato a se stessa di non cascarci mai più. Dall’incontro all’amore, la vita a Roma, la casa di moda di Jean Luc e le sfide quotidiane di una storia appena nata e tutta da vivere. Charlotte ripercorre tutto: i sentimenti, gli stati d’animo, le giornate, gli appuntamenti, le sfide, le emozioni, la nuova proposta di matrimonio e il nuovo tradimento. Nuove spiegazioni, nuova fuga da una vita che è naufragata, ancora una volta.

Il diario ripercorre e ascolta, sana le ferite di Charlotte e si fa specchio di una donna che nonostante i tradimenti e le fughe è tornata a crescere.
Attraverso L’amore, forse, Barbara Fabbroni ha raccolto le voci di tante donne ascoltate e curate negli anni dal suo lavoro; ha raccolto le esperienze e le sofferenze affinché – attraverso il romanzo rosa – ogni donna si renda conto della propria forza e consapevolezza.

 

“L’amore resta dentro di noi, continua ad abitarci, a tessere in silenzio la sua trama sentimentale, è l’unico sentimento che vive per sempre”.

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