Giulia Siena
PARMA – “La poesia di quel tempo lontano è allo stesso tempo ispirazione e testimonianza”. Il tempo di cui parla lo scrittore lettone Kunts Skujenieks è quello in cui i servizi segreti sovietici gli tolsero la libertà con l’accusa di attività antisovietica. Sette anni di reclusione in cui la scrittura diventa una “forma di vita”. La scrittura serve a Kunts Skujenieks per tutelare il proprio equilibrio mentre la sua vita vive una battuta di arresto; innocente si trova a diventare prigioniero – non schiavo – di un campo di lavoro nella Repubblica autonoma di Mordovia, in Russia. La scrittura di quegli anni diventa Sēkla sniegā – Un seme nella neve, poesie e lettere dal gulag, pubblicato da Damocle. Continua
Categoria: Damocle
I nostri libri per l’estate 2013
OSTIA – Siamo andati al mare. Per consigliarvi le letture per questa tanto attesa estate 2013, abbiamo affrontato il vento e la salsedine. Abbiamo scelto per voi e per le vostre vacanze – in montagna o al mare, in collina o in campagna, al lago o a pochi passi dal fiume, in città o in un tranquillo eremo – dei libri che per qualche motivo ci sono piaciuti o hanno attirato la nostra attenzione. Sono libri di diverso genere: romanzi, libri per ragazzi, saggi e racconti di viaggio che percorrono strade e storie che in qualche modo ci hanno affascinato. Per motivi televisivi abbiamo dovuto fare una selezione, ma seguendo le nostre recensioni e le video-interviste realizzate con iTvRome potete scegliere liberamente il tipo di libro che preferite.
1. “La leggerezza perduta” di Cristina Bellemo, Topipittori
2. “Parigi on ice – Tre amiche sul ghiaccio” di Mathilde Bonetti, Piemme
3. “Musa Enferma” di Luna Miguel, Damocle Edizioni
4. “Vienna è un viaggio in carrozza” di Michele Monina, Laurana
5. “Non è per cattiveria. Confessioni di un viaggiatore pigro” di Antonio Pascale, Laterza
6. “Diario del viaggio in Spagna” di Francesco Guicciardini, Edizioni Studio Tesi
7. “L’Iguana” di Anna Maria Ortese, Adelphi
8. “Istemi” di Aleksej Nikitin, Voland
9. “IPAZIA. Vita e sogni di una scienziata” di Adriano Petta, La Lepre Edizioni
10. “…Ed era colma di felicità” di Paola Liotta, Armando Siciliano Editore
11. “L’ultimo ballo di Charlot” di Fabio Stassi, Sellerio
12. “Restare, partire” di Massimo Stragapede, Lupo Editore
13. “La confidenza” di Irene Nemirovksy (a cura di Antonio Castronovo), Via del Vento
14. “Narra un soldato e altre prose” di Robert Musil (a cura di Claudia Ciardi), Via del Vento
15. “Notte di Stelle. Le costellazioni fra scienza e mito: le più belle storie scritte nel cielo” di Margherita Hack e Viviano Domenici, Pickwick
Buone letture e buona estate. Torneremo a settembre con le video-interviste di ChrL on iTVRome
Puoi vedere QUI tutte le puntate di quest’anno.
“Walter Sickert: a conversation”. L’interessante riflessione di Virginia Woolf sul binomio arte-scrittura
ROMA – “Non è di questo nostro tempo uno scrittore in grado di scrivere una vita come Sickert la dipinge. Le parole sono un mezzo espressivo impuro; meglio esser nati nel regno silenzioso della pittura”.
Conosciuta come una delle principali scrittrici del Novecento, Virginia Woolf continua a sorprenderci anche nel ruolo di raffinata saggista. In “Walter Sickert: a conversation”, pubblicato da Damocle Edizioni nella collana “I Tascabili”, la scrittrice intraprende un’interessante riflessione sull’arte di uno dei più apprezzati pittori inglesi: Walter Richard Sickert. Una conversazione immaginaria, svoltasi durante una fredda sera di dicembre, diventa il pretesto per iniziare ad argomentare su “i canovacci di Sickert” e sul binomio arte-scrittura.
Con grande maestria ed estrema eleganza, la Woolf estrapola i personaggi dei quadri per dar loro un’interpretazione e una narrazione originale, al fine di indagare sulle ragioni del successo dell’artista. La figura enigmatica del pittore, noto per la sua passione a ritrarre persone per strada, ambienti urbani o maschere della società, diventa fondamentale anche per esprimere il ruolo talvolta vano della parola di fronte alla meraviglia dell’arte : “ […] la pittura e la scrittura hanno molto da dirsi l’un l’altro, nonostante debbano alla fine separarsi”.
L’obbiettivo dell’immaginaria conversazione sembra essere quello di evidenziare il parallelismo fra i dipinti di Sickert che si trasformano in narrazione e biografie e la bellezza della poesia, che molto spesso brilla di luce artistica.
Con uno stile elegante e accurato, la Woolf ci regala un inedito scritto che ha il merito di far evadere il lettore dalla canonica concezione artistica e “dalla volgarità della vita”.