Giulia Siena
LUCERA – Mariangela Maggiore (nella foto in basso) è un architetto e fin da piccola aveva un sogno: aprire una libreria e dar vita a storie e intrecci. Quel sogno nel cassetto è diventato realtà il 25 ottobre del 2014 quando Il sasso nello stagno ha spalancato le sue porte a giovani lettori.
Mariangela è l’anima di questa libreria nel centro storico della città, nata nella corte del Museo di Archeologia Urbana “Giuseppe Fiorelli” di Lucera. Qui in queste stanze si raccolgono e raccontano storie; partiamo dalla tua.
La storia della libreria Il sasso nello stagno comincia il 25 ottobre del 2014, giorno dell’apertura. Ma il progetto, il sogno di una libreria ha radici più profonde che sono da cercarsi nel Flauto Magico, la libreria indipendente che i miei genitori avevano – anni fa – qui in città. Da bambina ho vissuto tra gli scaffali, ho assaporato l’aria e la vita di quel luogo suggestivo. Dopo essere diventata architetto, aver esercitato la professione, ho sentito l’esigenza di dare vita a quel progetto nascosto nel cassetto, creare una libreria per bambini e ragazzi.
Perché “Il sasso nello stagno”?
Il nome è stata una folgorazione, scelto tra le pagine de “La grammatica della fantasia” di Gianni Rodari; questo nome, poi, essendo così musicale, viene ripetuto e ricordato dai miei piccoli lettori. Il sasso nello stagno è anche un mondo a parte perché è lontana dalle strade commerciali e trovandosi all’interno, nascosta, la corte del museo fa da filtro. Entrare, poi, tra le mura della libreria è arrivare in un luogo magico.
Dal 2014 come è cambiata la percezione che hai dei tuoi lettori, dei tuoi clienti?
In questi quasi tre anni Il sasso nello stagno è cresciuta in esperienza, attività, libri, presentazioni ed eventi che avvengono qui o nelle scuole. Nel tempo ho imparato ad ascoltare i lettori; infatti, la vendita comincia sempre con una piccola “intervista”. Di pari passo è aumentata la clientela: oggi i lettori sono attenti e consapevoli, e le più grandi soddisfazioni comunque arrivano dai bambini, dai ragazzi, che hanno cominciato a frequentare Il sasso nello stagno fin dall’apertura e ora sono cresciuti, stanno crescendo e continuano a leggere e a partecipare alle attività.
Negli ultimi anni i libri per bambini e ragazzi hanno finalmente ricevuto un’attenzione particolare e il mercato riconosce lo sforzo fatto dagli autori, illustratori ed editori, tanto da diventare il settore traino per l’editoria italiana. Qual è il tuo punto di vista sulle vendite?
Devo riconoscere che si è posta l’attenzione anche sulla fascia dei pre-adolescenti ed è per me grande soddisfazione vedere che i romanzi o i racconti per questa fascia di età (12-16 anni) abbiano la giusta attenzione. La fascia che comunque vede di più è quella dei non lettori, ovvero libri per bambini fino ai cinque anni. E’ sempre importante ricordare che la lettura è un piacere fine a sé stesso: i bambini e i ragazzi non devono essere costretti nella lettura, ma devono essere assistiti nella scelta di un libro.
I libri che suggerisci per questa estate 2017.
Consiglio Maffin di Massimo De Nardo (Rrose Sélavy) in cui il protagonista si ritrova a dover affrontare un’avventura nel tempo per consegnare un orologio dalle ore scombussolate. Interessante e coinvolgente anche la lettura de Il giardino dei musi eterni di Bruno Tognolini (Salani), Il sole fra le dita di Gabriele Clima (Edizioni San Paolo) e Dammi la mano di Simona Binni (Tunué).