Giulio Gasperini
AOSTA – Tante, tantissime sono le novità editoriale di VerbaVolant Edizioni, coraggiosa casa editrice di Siracusa. Continuano le pubblicazioni di Libri da parati, ovvero contemporaneamente albi illustrati e poster d’autore, da leggere e da appendere alle pareti. Questa volta, è il turno di Litania per un lettore lamentoso, divertentissima storia scritta da Laura Mango e illustrata da Marco Petrella, che ci racconta, con una deliziosa e ipnotica allitterazione in l-, di un lettore che si lamenta di non trovare libri interessanti; sarà compito di un libraio, linguacciuto, fargli scoprire una ricchezza inesauribile e indomabile di volti e storie.
Una storia che riguarda tutti noi lettori, più o meno viziati, più o meno insaziabili e incontentabili. Ma con lo straordinario lietofine. Continua
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La finestra e il mondo che accade
Giulio Gasperini
AOSTA – Le finestre sono luoghi privilegiati. Di osservazione, innanzitutto; e sicché anche di conoscenza, di analisi, di approfondimento. Di scoperta, in definitiva; una scoperta che si matura come esperienza, come tentativo, come scommessa. La storia che Lorenzo Naia e Roberta Rossetti ci raccontano in La finestra, edito da Verbavolant edizioni, è dolcemente commovente, in una spirale di sentimenti che non virano mai al pietismo o al sentimentalismo ma mantiene una dignità non solo letteraria ma anche di trasporto e compartecipazione.
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I libri da parati di VerbaVolant Edizioni
Giulio Gasperini
AOSTA – La casa editrice VerbaVolant Edizioni ha creato uno spettacolare prodotto editoriale, che è nello stesso tempo un libro, un quadro, un poster d’autore, una narrazione magica: sono i Libri da Parati, ovvero degli altri illustrati, stampati su un foglio tipografico, la cui narrazione si svolge dispiegando le pagine fino all’ultima tavola, un poster da incorniciare e appendere alla parete. Tre titoli sono stati pubblicati dal 1 dicembre 2016, tra questi La principessa che scriveva, coi testi di Nerina Fiumanò e le illustrazioni di Angelo Ruta.
C’era una volta una principessa, si direbbe in ogni favola, che aveva la passione della scrittura. Una passione ossessiva, per cui scriveva tutto quello che accadeva, tutto quello che sentiva, ogni sua sensazione e moto d’animo. Riempiva centinaia e centinaia di fogli con la sua scrittura, cercando di imprigionare tutta la transitorietà delle emozioni in un filo d’inchiostro. Continua
Anita, l’eroina di due mondi.
Giulio Gasperini
AOSTA – Dove nasce un’eroina? All’altro capo del mondo, nella provincia brasiliana di Santa Catarina, da una povera famiglia con dieci figli, nella quale il padre muore presto e la madre si deve occupare di tutti e di tutte. Un’eroina si chiama Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, che in seguito sarà chiamata Anita, e si innamorerà di un condottiero, Giuseppe Garibaldi, sbarcato nel Sud America da esule e chiamato a … . Il fumettista brasiliano Josè Custòdio Rosa Filho ha raccontato in Anita Garibaldi, graphic novel edita in Italia da Edizioni Verbabolant, gli anni hanno visto nascere l’eroina Anita, concentrandosi sulle vicende sudamericane.
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Un pasticcere e un esercito di briciole parigine
Giulio Gasperini
AOSTA – Un giorno, tante briciole diverse, ognuna di loro caduta da un dolce diverso – da una tartellette a un croquembouche, da una tarte tatin a un macaron, da un croissant a una meringa – rifiutate e non volute da nessuno, si ritrovano tutte assieme, vicino all’Arc de Triomphe. Non sanno cosa fare e chiedono consiglio a una briciola più grande, Pepito, caduta da un churros. Lui dice alle briciole di non essere tristi per esser state scartate, perché ci sarebbe stato qualcuno che le avrebbe mangiate con estremo piacere. Le manda, allora, da un pasticciere particolare, che non scarta nessun briciola. Quello che Lorenzo Naia racconta in Briciole (VerbaVolant Edizioni) è un delizioso e saporito viaggio nella città di Parigi.
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Ogni trasformazione conserva la materia
Giulio Gasperini
AOSTA – Oggi risuona al ritmo come di una filastrocca: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Ma a partire dalla seconda metà del Settecento, quando il chimico Lavoisier teorizzò un’osservazione, la realtà non fu più la stessa. Cristina Nenna, in Monsieur Lavoisier e il segreto della trasformazione, edito da VerbaVolant Edizioni, traspone con un’autentica leggerezza il contenuto di questa massima in una storia di raffinata poesia. Il valore poetico – ci insegna questa storia arricchita dalle splendide illustrazioni a collage di materiali eseguite da Monica Saladino – non sta soltanto nella letteratura, ma anche in ogni dimensione della realtà; anche nella chimica che, della realtà, è la dimensione costitutiva più forte. Questo di Nenna è un volume quasi d’arte, con le pagine cucite con uno luminoso filo rosso, impreziosito da inserti di materiali diversi al tatto e alla vista, arricchito da una colonna sonora appositamente composta e scaricabile, che trasforma una considerazione chimica in una fiaba altamente emotiva.
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