Italia protagonista a Parigi

Festival du Livre de Paris: dal 21 al 23 aprile

PARIGI – Dopo 21 anni l’Italia torna a rivestire il ruolo di Ospite d’Onore al Festival du Livre de Paris, Festival del Libro di Parigi, in programma dal 21 al 23 aprile 2023. Circa cinquanta gli autori italiani attesi nella capitale francese nel quadro della rassegna parigina nella cornice del Grand Palais Ephemère di Parigi.

Al programma per il Festival du Livre de Paris si affianca quello di Italissimo, il Festival di letteratura e cultura italiane (dal 18 al 23 aprile in diversi luoghi della città) in collaborazione con diverse istituzioni culturali della città, come la Maison de la Poésie, l’Istituto Italiano di Cultura, il Consolato Generale d’Italia, il Théâtre de l’Odéon, il Théâtre Les Déchargeurs, Sciences Po, Sorbonne Université, Sorbonne Nouvelle, i cinema L’Entrepôt e Panthéon, la Maison d’Italie, la Bibliothèque Publique d’Information del Centre Pompidou e le scuole superiori della regione parigina.

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Un pasticcere e un esercito di briciole parigine

BricioleGiulio Gasperini
AOSTA – Un giorno, tante briciole diverse, ognuna di loro caduta da un dolce diverso – da una tartellette a un croquembouche, da una tarte tatin a un macaron, da un croissant a una meringa – rifiutate e non volute da nessuno, si ritrovano tutte assieme, vicino all’Arc de Triomphe. Non sanno cosa fare e chiedono consiglio a una briciola più grande, Pepito, caduta da un churros. Lui dice alle briciole di non essere tristi per esser state scartate, perché ci sarebbe stato qualcuno che le avrebbe mangiate con estremo piacere. Le manda, allora, da un pasticciere particolare, che non scarta nessun briciola. Quello che Lorenzo Naia racconta in Briciole (VerbaVolant Edizioni) è un delizioso e saporito viaggio nella città di Parigi.
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Una Parigi riconosciuta con altri sguardi.

On s'est reconnus, ParisGiulio Gasperini
AOSTA – È una Parigi diversamente riconosciuta, quella descritta con parole e immagini in On s’est reconnus, Paris, taccuino fotografico di Giuseppe Varchetta, edito da Edizioni del Foglio Clandestino. Gli scatti, rigorosamente in bianco e nero, sono legati come perle in una collana da una storia chissà quanto vera o fantasticata, di Nerina Garofalo: ma saperlo non cambia la potenza di questo viaggio, nel quale una bambina curiosa ci accompagna, sfogliando un portfolio caduto distrattamente in un cinema d’essai. Continua

“Solo a Parigi e non altrove”, guida sentimentale di un viaggio molteplice

solo a parigi e non altroveGiulia Siena
PARMA“Ero venuto nella speranza di fare ordine, fuori e dentro di me, di trovare una direzione convincente, ma mi ritrovo al centro di un sortilegio: Parigi sta tentando di sottrarsi al mio campo d’indagine”. Agosto 2010. Tutto comincia quando la memoria ripercorre un viaggio fatto a Parigi tre anni prima, in compagnia di Arturo. Ora, però, questo secondo viaggio parigino ha qualcosa di diverso: abbandonato il progetto di coppia, Parigi diventa musa attraente e contraddittoria, un mondo nuovo da scoprire e conquistare. Comincia così Solo a Parigi e non altrove, la “guida sentimentale” scritta da Luigi La Rosa e pubblicata nella collana Extras di Ad est dell’equatore Continua

Una cartolina dalla Torre Eiffel

Torre EiffelLuca Vaudagnotto
AOSTA – È stata dipinta, fotografata, disegnata; è stata sfondo di racconti gialli, romanzi d’amore e ritratti; è stata ispiratrice di versi, dibattiti e accese polemiche. Ora è oggetto, o meglio soggetto, di un “pacchetto”: un libro-cartolina completamente dedicato a lei, la Torre Eiffel, del quale è appunto la protagonista indiscussa, viva e palpitante. Nel volumetto Torre Eiffel. Due o tre cose che so di lei, curato da Eusebio Trabucchi e pubblicato per i tipi di L’Orma Editore (nella collana I paccheti dei luoghi), troviamo una completissima raccolta di informazioni di ogni genere, dai dati tecnici agli orari di apertura fino a ogni sorta di aneddoto e pettegolezzo che la riguardi; una biografia, insomma, della sola e incontrastata première dame de France, checché ne dicano i suoi detrattori.
Dopo un primo capitolo dedicato ai numeri e alle date della Tour Eiffel, tra cui figura un’affascinante carrellata di immagini storiche che testimoniano le tappe costruttive a partire dall’agosto 1887 fino al marzo del 1889, si prosegue con l’alfabeto della Torre, in cui, lettera per lettera, il lettore viene catturato dalle piccole e grandi storie, vecchie e nuove, che hanno riguardato e tuttora riguardano la dame de fer: troviamo la creazione dei Calligrammes del poeta Apollinaire, uno dei quali ha la forma della Nostra, il resoconto del più grande raggiro della storia, in cui tale Victor Lustig tentò di vendere i pezzi della Torre ma anche la realizzazione di imitazioni sparse nel mondo e le panoramiche di Google. A seguire, un’interessante raccolta dei testi comparsi sulla stampa parigina all’epoca della costruzione che riporta la polemica che accese la realizzazione di un’inutile mostruosità nel VII arrondissement; a chiudere il volume, invece, proposto in questa accattivante veste grafica che trasforma il libro in una vera e propria cartolina da spedire, troviamo una collezione di poesie ispirate alla Tour, tra cui spiccano i versi di Majakovskij (Parigi – due chiacchiere con la Tour Eiffel) e Éluard (Sogno).
Abbiamo tutti visto un’infinità di volte la Tour Eiffel e tutti la conosciamo nei particolari: con questo omaggio, L’Orma Editore ci regala occhi nuovi per guardare come se fosse la prima volta l’unica vera regina di Francia dopo Maria Antonietta.

“Siamo ponti senza saperlo”: come le vite s’intrecciano.

Etica di un amore impuroMichael Dialley
AOSTA – Le vite degli uomini creano reti invisibili che collegano le esistenze e intrecciano i sentimenti e le emozioni. Questo avviene anche a distanza di anni, decenni: vite apparentemente lontane, anche geograficamente, che si incontrano grazie ad altre esistenze. “Etica di un amore impuro”, di Alessandro Savona, edito da Edizioni Leima nel 2013, racconta proprio l’intreccio delle vite di uomini e donne, separate da molti anni, ma che si ricongiungono grazie a questa “corrispondenza di amorosi sensi” che è stata edificata.
Un amore fittizio che ha dato alla luce un bambino abbandonato alla madre e, ben presto, lasciato orfano; un amore forte, che resiste agli anni, alle difficoltà, alla “vita di strada”, ma che veniva (e purtroppo ancora oggi) considerato un “amore impuro”; legami di amicizia, progetti, idee che diventano ponte a collegare tutti questi diversi amori.
Un libro breve, che si legge con leggera scorrevolezza, ma che è davvero intenso e vissuto: molti rimandi geografici, paesaggi e scorci reali, dipinti con le parole cosicché per il lettore è spontaneo vedere nella propria mente le scene che avvengono a Parigi; sentimenti veri, sinceri, potenti che si possono toccare con mano, sentirne la consistenza e il peso.
Perno delle vicende è la figura di Roland Barthes: saggista e semiologo francese che ha vissuto la Parigi di metà Novecento; un uomo che ha avuto moltissimi incarichi e, grazie a questi, ha potuto viaggiare molto; e viaggiando sperimentando e conoscendo.
Savona permette in questo modo al lettore di apprendere e approfondire la consapevolezza di un importante letterato francese, analizzato nel romanzo sotto una luce diversa, nella dimensione più privata e personale della sua vita.
Alla conclusione della lettura, capiamo come le parole siano fondamentali: ma quali sono più giuste per raccontare un amore? Si può esporre con parole perfette l’armonia dell’imperfezione? Sono un po’ le riflessioni suggerite al lettore attento e che legge il romanzo non solo con gli occhi, ma anche con la mente e il cuore.