Giulio Gasperini
AOSTA – È arrivata, edita da Officina Milena, nella collana Milena Rainbow, la nuova graphic novel di Alessandro Coppola, illustratore di libri per l’infanzia e per giovani adulti, che si firma ACquolina, per sottolineare questo suo nuovo lavoro, Farti crescere la barba non farà di te un uomo, realizzato nelle vesti di fumettista. Questa narrazione è un’indagine, delicata e soffusa, di un’interiorità, una soggettività che cerca di affermarsi nonostante le opinioni altrui, i pregiudizi, le offese e le violenze.
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“Colori ribelli”: una resistenza cromatica
Giulio Gasperini
AOSTA – “I bimbi vestono di azzurro e le bimbe di rosa”, così ha esordito la nuova ministra della famiglia del governo Bolsonaro, in Brasile, Damaers Alves. L’attacco a un’educazione che tenga conto principalmente dell’individualità di un singolo in formazione è diventata, in alcuni luoghi, persino istituzionale, imponendo una visione stereotipata e codificata da norme che vengono spacciate come “culturali” e “tradizionali”. Il libricino Colori ribelli, edito da Milena edizioni, con il testo di Antonella Milardi e Alessandro Coppola, sfida il lettore a guardare la realtà con occhi coraggiosi, con una visione nuova e più lungimirante. Il tentativo è quello di gettare uno sguardo ben oltre il nostro orizzonte limitato e limitante, per farlo atterrare in mondi alternativi e sapidi, significanti nel rispetto dell’individuo, particolarmente nelle fasi di formazione e allestimento, tra le più delicate della vita di ognuno e ognuna.
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Il coming out e la libertà di essere
Giulio Gasperini
AOSTA – Il coming out è un momento, nella vita di una persona omosessuale, che scardina ogni sicurezze e lo consegna vulnerabile al mondo. Perché non si sa mai quale potrà essere la risposta di familiari, amici, vicini, qualsiasi altra persona che ci si trova a frequentare nella quotidianità, dal posto di lavoro alla socialità. Il disegnatore Alessandro Coppola ha provato, utilizzando la sua arte e avvalendosi delle parole di Daniela Rossi, a raccontare la sua esperienza di coming out in pagine ricche di emozioni colorate. Il suo Battito d’ali, edito da L’Orto della Cultura, racconta una storia essenziale ma potente, erotica nel senso di perpetua ricerca di amore, per sé stessi e nel rapporto con gli altri, tenera e colma di empatia, fiduciosa e coraggiosa.
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Le “Bùlastrocche” che sconfiggono le paure dei bambini
Giulio Gasperini
AOSTA – Marco Zanchi è un avvocato con la passione della poesia e delle filastrocche. Dopo il riuscito esperimento delle Gufilastrocche (La Toletta edizioni), i suoi testi tornano in libreria nel volume Bùlastrocche, edito da CLEUP (Coop. Libraria Editrice Università di Padova), con i disegni di sei bravissimi illustratori: Alessandro Coppola, Luca Monfardino, Sergio Olivotti, Miriam Serafin, Mariacecilia Tiozzo e Tommaso Vidus Rosin, e la postfazione di Livio Sossi, docente di letteratura per l’infanzia all’Università degli Studi di Udine e all’Università del Litorale di Koper (Capodistria).
Le “Bùlastrocche” sono raccolte in sei sezioni, ognuna illustrata da un autore diverso. Si inizia coi “Rimostri”, illustrati da Tommaso Vidus Rosin, una carrellata di filastrocche sui mostri che più diffusamente popolano gli incubi dei bambini, dall’orco (“tutto nero e pure sporco”) alla strega (“d’evitarla dunque prega”) allo yeti (“non c’è molto da star quieti”). I disegni di Luca Monfardino accompagnano la seconda parte, quella dei Mischiamostri: lo Spaventatutti (“Spaventar la sua missione”), Mummiao (“Gatto nero imbalsamato”) e la Sirenera (“di carattere astiosa / Sirenetta tenebrosa”). Le Cadaverime, le cui immagini di Sergio Olivotti così tanto ricordano il Tim Burton de La sposa cadavere, sono la terza sezione, dove compaiono gli abitanti del mondo dei morti: gli zombi (“rigidini come piombi”), lo scheletro (“della linea ne va fiero”), Dracula (“brutto pure è il suo castello”). Gli animaloschi sono i protagonisti della quarta sezione, decorata da Mariacecilia Tiozzo: il T.Rex (“era ghiotto di budino”), il serpente (“vorrebbe a tutti dare un gran morso”), lo squalo (“da domani via in montagna / là lo squalo non ti magna”). La quinta sezione è dedicata invece alle paure più diffuse tra i bambini, con le illustrazioni molto oscure di Miriam Serafin: la siringa (“tutti temon la siringa”), l’interrogazione (“e poi svieni per tre ore”), gli occhi nel buio (“vedi solo pelouche sopra il tuo letto”). L’ultima sezione, con le illustrazioni di Alessandro Coppola e il suo personaggio dai capelli rossi, è dedicata a paura più sociali e collettive: la fame (“resta il morso della fame”), l’inquinamento (“acqua putrida e fetente”), i ladri (“scoprirli in casa vestiti di nero”).
Le “Bùlastrocche” affrontano le paure più frequenti dei bambini, ma che spesso anche molti adulti cullano nel proprio intimo, incastonate nell’essere più profondo (e che troppo sovente non hanno il coraggio di affrontare compiutamente). Per questo, le “Bùlastrocche” sono uno strumento, quasi un mantra o un salmo da ripetere, per chiunque abbia a che fare con un’angoscia, un trauma, un terrore. Le immagini splendide dei sei illustratori trasportano la parole su un piano diverso, visivo e decorativo, colorato e spesso crudelmente evocativo, e danno più valore e più potenza al potere curativo delle rime e dei suoni. Sono giocose, è vero, queste filastrocche, ma si sa che il gioco ha potenzialità enormi, e la parola ancora di più.
10 Libri per la tua estate CHRL scelti da Alessandro Coppola
ROMA – Il disegno è una splendida maniera di accompagnare le parole, la narrazione scritta. Offrono la possibilità di prendere il largo con la fantasia, di aprirsi un varco nello spazio e di approdare in paesaggi tutti nuovi, magari anche incontaminati dal suono, teorizzati solo da forme e colori. Il disegno è un’esplorazione, lo sconfinamento in un mondo di creatività che abbiamo, spesso, lasciato in un angolo della nostra mente, nei ripostigli più segreti della nostra intimità. Il disegno, l’illustrazione, non sono pretese infantili; sono la possibilità di riappropriarsi di una dimensione irrinunciabile. Alessandro Coppola è un disegnatore eccellente: i suoi disegni, mai banali né semplicistici, accompagnano storie di scoperte e di crescite, di contatti e maturazioni. I libri di oggi sono suoi consigli, un’antologia di libri e disegni che sapranno farvi conoscere la letteratura e i disegni sotto una luce completamente nuova e inedita. Oggi, per noi, i 10 Libri per la tua estate CHRL scelti da Alessandro Coppola.
1. L’aggiusta Cuori di Arturo Abad illustrato da Gabriel Pacheco, edito da LOGOS
2. Questi è il buio di Gianna Braghin illustrato da Vessela Nikolova, edito da BACCHILEGA JUNIOR
3. Tre desideri di Eva Mejuto illustrato da Gabriel Pacheco, edito da LOGOS
4. Ho lasciato la mia anima al vento di Roxane Marie Galliez illustrato da Eric Puybaret, edito da EMME EDIZIONI
5. Attacchino, di Bruno Tognolini illustrato da Gianni de Conno, edito da GALLUCCI
6. Senzaparole di Roger Olmos illustrato da Roger Olmons, edito da LOGOS
7. Un piccolo cappuccetto rosso di Marjolaine Leray illustrato da Marjolaine Leray, edito da LOGOS
8. Daddy e Mirko di Liborio Palmeri illustrato da Carla Manea, edito da BUK BUK
9. Piccolo uovo di Francesca Pardi illustrato da Altan, edito da LO STAMPATELLO
10. Bianca e il Rubasogni di Luca Nocella illustrato da Alessandro Coppola, edito da DI MARSICO LIBRI
ALESSANDRO COPPOLA nasce in Sicilia nel 1982, e fin da piccolo mostra una naturale attitudine per il disegno, una passione particolare per i cartoni animati e per i libri di fiabe che leggeva…
Dopo svariati anni di formazioni artistica nelle scuole pubbliche, un master di specializzazione ed esperienze lavorative inerenti e non, decide alla tenera età di trentanni di dedicarsi totalmente all’illustrazione, entrando anche a far parte dell’Associazione Italiana Autori di Immagini.
Partecipa a diversi concorsi di illustrazione e tramite la Fondazione Malagutti Onlus, per Diritti a Colori network per la salvaguardia dei diritti dei bambini, pubblica le sue due prime opere nel catalogo “We are the Future”, edito da Red Publishing.
Ha pubblicato alcuni libri illustrati, tra cui “Gufilastrocche” edito da Toletta Edizioni e “Bianca e il Rubasogni” edito da Di Marsico Libri, collabora con le agenzie di comunicazione come disegnatore e collabora anche con il portale “Bambini a Venezia” (www.bambiniavenezia.it).
Il suo motto è: “L’albo illustrato è la prima galleria d’arte che un bambino visita” (Kveta Pacovska).
www.alessandrocoppola.com
illustratorecoppola@gmail.com
Le “Gufilastrocche”: storie illustrate di simpatici gufi.
Giulio Gasperini
AOSTA – I gufi rendono la notte meno buia. Sono sentinelle vigili, attente. Simpatici alla vista, perché ricordano signori anziani, saggi, pazienti. Un po’ mediati dai cartoni animati, un po’ nobilitati persino dalla mitologia greca, che voleva la civetta l’animale totemico di Atena, dea della sapienza e dell’intelligenza.
Marco Zanchi, avvocato di Venezia, ha raccolto tanti simpatici gufi in un libro che si intitola “Gufilastrocche”, edito dalla veneziana La Toletta Edizioni. Una serie di ritratti, tutti in rime divertite, di gufi che popolano le notti dei bambini: una galleria spassosa e allegra, dove si incontrano tanti animali particolari ma comunque teneri. Un magico viaggio in un paese delle fiabe che ci insegna ad amare la natura in ogni sua forma e declinazione. Ad affiancare i versi, i disegni di un piccolo gruppo di disegnatori, capitanati da Alessandro Coppola. Marco Gavagnin, Valentina Merzi, Carla Erizzo, Sabina Meschisi, Ramona Bruno, Claudia Lombardo e Gabriele Riva, oltre ad Alessandro Coppola, popolano con le immagini e i colori le pagine di questo campionario fantastico, di questo esercito pacifico e scanzonato: si comincia dagli “Strambigufi”, si continua con la “Gufamiglia”, poi ci si internazionalizza con “Gufincittà”, poi ci si diverte con i “Gufinmaschera”, poi si impara coi “Gufimestieri”, poi si sogna coi “Gufianatale”, poi ci si emoziona coi “Dolcigufi” per concludere con i “Gufisport”.
Tanti compagni per grandi e piccini, per popolare di bei sogni le loro notti, per far diventare i gufi i loro compagni di attesa, di sogno e di riposo. Alle parole, dolci suoni, si affiancano i disegni, l’arte di dipingere una realtà di ritmi e pause, di note e vocalità delicate. Illustrazioni che plasmano vita, che fanno sorgere dalle pagine questi animaletti spesso bistrattati ma che si rivelano compagni ideali per una lettura di spensierata serietà.
“Bianca e il Rubasogni”: storia di tutti noi.
Giulio Gasperini
AOSTA – Cosa potrebbe accadere se un misterioso Grigio Signore cominciasse a fabbricare giocattoli che catturano e imprigionano la fantasia e i sogni dei bambini? La favola che Luca Nocella ci racconta, in armonia coi potenti e intensi disegni di Alessandro Coppola, potrebbe sembrare agghiacciante, quasi spettrale; come un po’ sono tutte le favole. Ma poi arriva Bianca, “una bambina dagli occhi color cielo”, che parrebbe non averne mai avuto, di sogni. E lei riuscirà a trovare il modo per spezzare la schiavitù dei giochi, la pericolosità dei piani del Grigio Signore, ricacciandolo da un mondo che esplode di nuovo di colori e luce. In “Bianca e il Rubasogni”, edito da Di Marsico Libri, Alessandro Coppola e Luca Nocella ci fanno respirare una storia emozionante nella sua semplicità e linearità.
Narratore e disegnatore ci fanno tornare ad apprezzare i colori, le forme aeree, le distese senza fine della nostra fantasia che non dovrebbe mai conoscere padroni tranne noi stessi. Ancora più drammatica, perché pare riferirsi alla perdita dei sogni dell’infanzia, che accade in tutti noi quando cresciamo e “diventiamo adulti”, la favola ci potrebbe persino in segnare che tutti noi siamo Bianca, e tutti noi abbiamo dei “giochi” stregati, che ci han fatto perdere la semplicità e l’innocenza dello sguardo, la capacità di far volare la fantasia, la cordialità nell’incontro con gli altri e nell’amore per il prossimo. Ma, coraggiosamente, ce ne mostra anche la cura, ci indica pazientemente come poter resistere, e resistendo vincere. Almeno per questo.