Giovane Holden Edizioni: “Le parole del silenzio” di Benito Apollo

Daniela Distefano
CATANIA – Robert è cresciuto nella periferia londinese di Tottenham Hale dove suo padre, Tristan Harel, un marinaio mercantile francese sindacalista dei marittimi legato all’ambiente anarchico, si è trasferito nascondendosi con la giovane sposa incinta, dopo essere stato accusato dell’omicidio di un gendarme durante gli scioperi e le occupazioni nel 1969 dei cantieri navali di Saint – Nazaire. Dopo poco tempo dall’arrivo in Inghilterra, Tristan è costretto a fuggire di nuovo, questa volta da solo, e Robert, che non è ancora nato, non lo conoscerà mai.
La giovanissima madre, Catherine Vrac, muore suicida e al diciassettenne Robert resta solo un vecchio diario del padre. Raggiunta una certa solidità economica, Robert matura l’idea di andare a Saint-Nazaire per conoscere i suoi parenti e rintracciare il padre. Al suo arrivo, però, scopre che nessuno si ricorda di suo padre. Chi era dunque Tristan Harel? Quali verità la madre gli ha taciuto? Continua

Elevator, l’indolenza del quotidiano.

Giulio Gasperini
AOSTA – A volte, tutto il mondo può stare in uno spazio ridotto all’impossibile. In Elevator, edito da Prospero Editore, Lucia Grassiccia gioca divertita con il lettore, di volta in volta calandolo e sollevandolo da storie che, come in un gioco a incastri inconsapevole, popolano – affollandoli – pochi metri quadri di scenario comune. Assecondando il movimento di un ascensore, che sale e scende tra vari piani, accompagnando il ritmo quotidiano di tutti gli inquilini, la Grassiccia costruisce, lentamente, dettaglio dopo dettaglio, sequenza su sequenza, una storia che si attorciglia ma mai si perde, che si piega su sé stessa ma lascia sempre aperta la prospettiva profonda di un finale non scontato né banalizzante.
Ogni uomo e ogni donna sono confinati nelle loro solitudini tangenti, nei loro micromondi che, dipanandosi intorno a sé stessi, alla fine per qualche maldestro colpo di destino (o di caso) si sfiorano e si intrecciano, per poi sciogliersi di nuovo.  Continua

Anteprima Exòrma: “Dalla Corea del Sud”, il paese a forma di tigre raccontato da Maria Anna Mariani

Giorgia Sbuelz
ROMA – Johyeon, Corea del Sud. Qui ci si sente troppo vicini a Pyongyang, capitale della Corea del Nord, e troppo lontani dall’occidentalizzata Seul.

Una cittadina di campagna, Johyeon, che pare non abbia nulla di attraente, ma per Maria, che ha conseguito il dottorato di ricerca in teoria della letteratura, è una valida alternativa al precariato e sicuramente un’ottima occasione da scrivere. La giovane studiosa vuole infatti “farsi succhiare  un po’ di metafore e ridersi addosso”, vuole superare la fase solipsista della narrativa tanto cara ai viaggiatori, poiché non è una viaggiatrice, ma è una testimone del suo tempo. Si affida pertanto alla posta elettronica, anzi vuole inondare di email il suo vecchio mondo, per rimanerci saldamente ancorata. Nasce in questo modo l’opera Dalla Corea del Sud. Tra neon e bandiere sciamaniche, di Maria Anna Mariani, in libreria per Exòrma Edizioni dal 28 settembre. Continua

Brescia: terza edizione per “A BI BOOK”, il festival della lettura per la prima infanzia

BRESCIA – Terza edizione per A BI BOOK, il festival della lettura per la prima infanzia in programma a Brescia dal 23 settembre all’8 ottobre. Il tema della “fisicità del libro” sarà al centro degli oltre 70 gli eventi in programma per la manifestazione organizzata dalla società cooperative onlus Co.librì e Zeroventi, con il contributo di Fondazione Cariplo e in sinergia con il Comune di Brescia.
“Usciamo dalle biblioteche, contaminiamo le piazze, è questo il concetto da cui siamo partiti – spiega Luigi Paladin, direttore artistico del Festival – facciamo vedere che leggere è bello e stare insieme ai nostri figli è altrettanto piacevole”. Infatti, nelle due settimane di festival, A BI BOOK toccherà diversi luoghi della città e coinvolgerà lettori di ogni età. Continua

Bompiani: “Paesaggi e personaggi” di Gillo Dorfles

Daniela Distefano
CATANIA “L’arte è l’unica passione a cui sono rimasto fedele sempre, sin dalle prime folgorazioni dell’astrattismo di Klee e di Kandinskij”. Siamo abituati a vederlo come il più saggio dei grilli parlanti, di certo il più longevo critico del nostro tempo. Gillo Dorfles nasce a Trieste il 12 aprile del 1910. E’ la personalità che ha coltivato i più intensi rapporti internazionali con estetica e arte in tutto il mondo. Formatosi in area centroeuropea e ultimati gli studi universitari a Milano e Roma, ha studiato, assimilato, metabolizzato l’ Estetica angloamericana e quella dell’Est europeo.
In questo agile opuscolo – Paesaggi e personaggi (Bompiani) – raccoglie appunti e ricordi di un vasto repertorio esperienziale. Il suo è un viaggio con la mente e il corpo: tra Italia, Europa, America, e Oriente, un giro del globo alla ricerca del cerchio che racchiude l’anima. Continua

22-24 settembre: la potenze delle donne a inQuiete, festival di scrittrici a Roma

ROMA – inQuiete, festival di scrittrici a Roma, arriva lungo l’isola pedonale del Pigneto dal 22 al 24 settembre. Tre giorni, quaranta autrici, quattro reading, cinque incontri, sei laboratori per adulti e bambini, sedici presentazioni di libri, cinque ritratti di signora, sette fra colazioni pranzi e cene, cinque eventi, proiezioni, teatro, musica.

Il festival inQuiete nasce per dare visibilità alle donne e alla loro scrittura. La presenza femminile nella narrativa e nei festival letterari è spesso relegata in secondo piano nonostante ci siano numerose autrici affermate, le donne leggano di più, e siano donne le interpreti di molti dei romanzi più amati. Continua

“La strada da fare”, viaggio catartico nella regione che c’è

Giulia Siena
PARMA“Incavare. Questo tempo non è stato vuoto, ma è servito per creare vuoto. Avevamo la necessità di mettere una distanza per poter dare nuova forma alle cose, ai rapporti – il nostro –, agli eventi – quel viaggio. Gutta cavat lapidem, dicevano gli antichi. Avevamo bisogno di un’occasione solida per ripartire da quello spazio, per riempircene di nuovo, ma questa volta insieme. Due passi in Molise nasce così. Il progetto vero e proprio è venuto parecchio tempo dopo”. 
Maria Clara Restivo è una viaggiatrice, non di professione, certo, ma una di quelle persone che vivono il viaggio come parte integrante della propria vita. Il viaggio è un altrove che si vuole raggiungere e apprezzare, un silenzio da ascoltare, meditare e da cui lasciarsi accudire. La Restivo ama percorrere i luoghi e raccontare gli odori che ha attraversato, i visi e le emozioni che ha incontrato. L’andare è scritto nelle sue vene: il colore olivastro della pelle ricorda la Sicilia, mentre il suo accento è emiliano e la sua città attuale è Torino. Da quando, a nove anni, suo padre le ha insegnato a fare lo zaino è partita sempre per percorrere i binari e raggiungere un luogo. Però, La strada da fare. In cammino nella regione che (non) c’è – pubblicato da NEO Edizioni – è un libro che narra di un “cammino in un dove”, non per raggiungerla ma per attraversare e sviscerare una sola terra, il Molise. Continua

Le grandi novità a Pordenonelegge 2017. La XVIII edizione dal 13 al 17 settembre

PORDENONE – Dal 13 al 17 settembre torna PORDENONELEGGE, la Festa del Libro con gli autori e anche quest’anno il calendario sarà ricco e le novità tante. Luis Sepùlveda ha scelto il festival friulano per presentare in anteprima “Storie ribelli” (Guanda), il volume che raccoglie i ricordi di una vita avventurosa, vicende di cui sono protagonisti amici e «maestri» come Pablo Neruda, Josè Saramago, Tonino Guerra. Farà tappa alla diciottesima edizione della Festa del Libro nella giornata conclusiva, domenica 17 settembre, alle 18 al Teatro Verdi. E con Sepùlveda a pordenonelegge 2017, durante le cinque giornate di manifestazione in oltre 30 location cittadine si daranno appuntamento per le loro presentazioni autori e case editrici nazionali e internazionali, che regaleranno ben 37 anteprime al pubblico del festival. Continua

Intermezzi: “Al buio” di Carlotta Borasio e Andrea Malabaila

Daniela Distefano
CATANIA – Cosa succede se Lui e Lei, sposati da due anni e insieme da quasi otto si tuffano nel pozzo della fantasia? Risalgono in superficie insieme o prima uno poi l’altra?
Al buio (Intermezzi) di Carlotta Borasio e Andrea Malabaila è la verbalizzazione del loro accordo, una storia scritta a quattro mani che nasce come un gioco: facciamo finta che. Facciamo finta che Andrea e Carlotta siano andati ad una festa di fine estate nel paese di Pignasco, che ci sia stato un blackout e che durante il blackout ci sia stata una vittima. L’articolo di giornale che riporta la notizia è stato scritto insieme. Poi via libera all’immaginazione. Cosa avrebbe fatto Carlotta in una situazione simile? Cosa avrebbe fatto invece Andrea? E’ in atto una simulazione. Le due storie sono state scritte “al buio” senza che uno sapesse cosa stava scrivendo l’altra. L’oggettività non esiste e tutta le storie – anche quelle più fedeli alla verità dei fatti – sono storie di pura invenzione. Il racconto si biforca: “Dalla parte di Carlotta” e “Dalla parte di Andrea”. Continua

Volevamo solo ridere: “Ogni mattina”, racconto di una vita parziale

“Ogni mattina”
GIULIA SIENA – 5.30.
Ogni mattina.
Ogni mattina alla stessa ora, 5.30, l’ora di quando apro gli occhi e sono già umidi. Poi i rivoli caldi bagnano le gote, si aggiungono i singhiozzi e mia madre, che è corsa di sopra per mettermi fretta – devo essere veloce – fa un gesto stizzito, antico, dimenticato, nostalgico. Ora mi guarda come si guarda una bambina affranta, sull’orlo delle lacrime, anche lei.
5,55.
Ora, come ogni mattina, devo correre giù per la strada lasciandomi alle spalle l’odore tostato della moca, attraversare quella piazza che è stata a guardare i miei anni di assenza, ripararmi sotto la pensilina e aspettare. Pochi minuti. Salire, obliterare, chiudere gli occhi e non pensare. Scendere, aspettare, risalire e nascondersi dietro il brusio di quei pendolari assidui. Il mare a sinistra, la luce vera, forte e abbagliante di quando vieni al mondo in faccia, dall’altra parte.
Ogni mattina. Continua