Tetra: “Sotto la città” è il settimo titolo

Daniele Petruccioli ci porta nelle viscere della città, lì dove muoiono i sogni

Giulia Siena – Roma è ancora assopita quando il protagonista di Sotto la città sorseggia il suo primo caffè alla finestra. La bocca è amara. Il peso sullo stomaco rimane. C’è anche forte la preoccupazione per le tante spese che deve affrontare anche questo mese, come ogni mese. E mentre la luce del giorno poco a poco si leva, l’uomo lava via dalla faccia i segni della notte quasi insonne. Si guarda attraverso i disegni del figlio, prende consapevolezza che non sia “né carne né pesce”, che non abbia i tratti definiti, che si trovi in un’età – oltre i quaranta – durante la quale non ci si può più definire “ragazzo”, ma non si è ancora abbastanza uomo. Non conta però solo l’età, il colore dei capelli, il modo di vestire. Contano anche le aspirazioni, i sogni, i progetti che sembrano essere finiti altrove, calpestati da quelle scarpe che all’improvviso si scoprono rotte, lasciati ad ammuffire in quello zaino a brandelli lasciato all’ingresso di casa, nascosti nei cassetti vicino alle dimenticate bollette da pagare.

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La mano del diavolo, l’approdo di Fabrizio Zollo al racconto

Fortezza Edizioni: venticinque componimenti

Giulia Siena
Venticinque racconti nei quali risuona forte la voce della mancanza. A Matsen, che nel 1938 indirizza diverse lettere a Erik, manca la gioia, sopita in una pena “così acuta da poterne condividere il bruciore”. A Heinrich manca la determinazione per sollevarsi da quella poltrona e riprendere in mano la propria arte. A Varick manca un tassello, un piccolo pezzo di carta per ricostruire quella lettera i cui brandelli giacciono inermi sul selciato di ritorno da scuola; in quelle poche righe, una storia di un grande e rinnovato vuoto. A Norvik, il nano di Lubecca, manca l’amore: dal momento il cui viene colpito dalla visione eterea di Flora, il silenzio che lascia quel sentimento non corrisposto si fa lacerante; nulla è più come prima, nulla tornerà ad avere la stessa importanza di prima. Ora è evidente che qualcosa manca, qualcosa che in passato Norvik non poteva comprendere.

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Festa del Racconto: cinque giorni di eventi e incontri

XVII edizione ispirata allo sguardo del fotografo Luigi Ghirri

CARPI – Dall‘8 al 12 giugno 2022 torna, in Emilia Romagna, la Festa del Racconto. Una diciassettesima edizione che si ispira allo sguardo onirico e metafisico di Luigi Ghirri, capace di far emergere lo stupore rinnovato del mondo. “Una grande avventura del pensiero e dello sguardo”: con queste parole il celebre fotografo reggiano definiva la sua idea di fotografia come capacità di intercettare la meraviglia delle cose, un senso altro in grado di rivelarsi dietro la superficie del quotidiano, dietro le nuvole, le spiagge immobili della Riviera, il piatto orizzonte della via Emilia. L’evento abbraccerà il territorio emiliano: Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano per cinque giorni di eventi nel segno del racconto come forma del presente, per la sua capacità di aprire, nello spazio di una narrazione breve, intensa e coinvolgente, uno sguardo di riflessione e profondità.

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Oligo Editore: storie attorno al Po

Favole di fiume, la raccolta di racconti di Luca Ponzi

Giulia Siena
PARMA
– Il maestoso e silente Po è l’unica costante degli undici racconti che compongono Favole di fiume, la raccolta scritta da Luca Ponzi e arrivata in libreria da qualche settimana per Oligo Editore. Il fiume, infatti, quel mondo piccolo che Guareschi, con le sue opere, ha portato fuori dai confini regionali, torna prepotente a farsi osservare, a ricalibrare la vite di donne e uomini qualunque.

“Il tratto che questi racconti hanno in comune è proprio il ruolo giocato dall’acqua, elemento spesso non centrale ma fondamentale per giustificare qualche follia. Forse accade anche ad altri grandi fiumi, ma il Po in particolare – scrive Ponzi nella prefazione del libro – non è un termine geografico”. Mancanze, speranze, illusioni, certezze, progetti e rimpianti si raccolgono in questa bruma poetica che avvolge ogni narrazione e rende la raccolta una piccola antologia delle emozioni.

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Libri in-dimenticabili: Sessanta racconti

Dino Buzzati, viaggio nel surreale malinconico

Giulia Siena
PARMA
– Quando l’immaginazione incontra il talento compositivo nascono grandi narrazioni. Questo è il caso delle opere di Dino Buzzati. Nato il 16 ottobre 1906 nei pressi di Belluno, Dino Buzzati si laurea in Legge e manifesta subito un grande interesse per la poesia, la musica e il disegno che declinerà come romanziere, redattore, scenografo, pittore e librettista. Il suo primo romanzo, Bàrnabo delle montagne è del 1933 seguito, poi, da Il segreto del Bosco Vecchio (1935) e da Il deserto dei Tartari.

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Edizionicinqueterre: un’antologia per riscrivere le vite di grandi autori

Vite immaginate, un libro curato da Andrea Tarabbia

Giulia Siena
PARMA
– Alcuni dei più talentuosi autori contemporanei invitati a riscrivere le vite, o episodi di esse, dei più amati scrittori del passato. Da una parte Andrea Tarabbia, curatore del volume, Paolo Zardi, Michela Marzano, Gianluca Morozzi, Alessandra Sarchi, Federica Manzon, Viola Di Grado, Alberto Cavanna, Piero Colaprico e Michele Cocchi; dall’altra Nabokov, Virginia Woolf, Mary Shelley, Paolo Volponi, Joyce, Osip, Plath, Giorgio Bocca e Mark Twain; insieme per una rielaborazione vivida che mescola realtà e finzione. Così nasce Vite immaginate. Storie di scrittori e scrittrici, un’antologia di racconti pubblicata la scorsa primavera da Edizionicinqueterre.

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Avagliano Editore: raccontare l’infinito, il limite, il mistero

La vita invisibile: quindi autori raccontano preghiera, pellegrinaggio, miracolo

Giulia Siena
PARMA
– Un’antologia che raccoglie le voci di quindici scrittori attorno alla preghiera, al pellegrinaggio e al miracolo. Quindici racconti in cui la letteratura sfrutta uno dei suoi ruoli cruciali, ovvero quello di dare forma e immagine a ciò che sfugge agli occhi umani, ciò che è impalpabile; al mistero profondo che ruota attorno all’esistenza.
La vita invisibile, racconti di preghiera, pellegrinaggio, miracolo è la nuovissima antologia Avagliano Editore curata da Francesca Bonafini e Caterina Falconi.

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NEO Edizioni: l’esordio narrativo di Giampaolo G. Rugo

“Acari”, la vita e come va a finire

Apparentemente Acari è un libro di racconti. Ma quello che costruisce Giampaolo G. Rugo – autore di cinema, radio e televisione – è un intreccio narrativo complesso che si dispiega chiaro davanti agli occhi del lettore solo procedendo con le storie. Solo sul finire, quando la sorpresa cede il passo alla malinconia. E quelle qui contenute, di storie, sono tante, diverse, forti e nostalgiche.

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8tto Edizioni: Fino ad agosto

Josephine Rowe e il racconto delle cose immobili

Giulia Siena
PARMA
– Dieci racconti in bilico tra senso di smarrimento e voglia di fuga. Una sensazione “strana” quella che regala la scrittura di Josephine Rowe, autrice australiana classe 1984, nel libro Fino ad agosto (con la traduzione di Cristina Cicognini). Il volume, pubblicato da alcuni giorno da 8tto Edizioni – con una bellissima veste grafica,- raccoglie le vite, le solitudini e le scelte di personaggi che si muovono con facilità tra i diversi continenti spinti dall’esigenza di correre per poi fermarsi, cambiare aria e modificare il finale.

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Edicola Ediciones: Gli azzardi del corpo

Racconti sulla pelle a tracciare il percorso

Giulia Siena
PARMA
Marìa Ospina Pizano è nata a Bogotà nel 1977 ed è in questa città che ambienta Gli azzardi del corpo, il libro pubblicato qualche mese fa da Edicola Ediciones. Le storie (sei) che qui si intrecciano sono quelle di vite “contaminate”: sporche della polvere dei giorni, umide di sudore e pianto, stanche di una corsa insaziabile nel verde più intricato e rude. Marcela, Aurora, Jessica, Estefanìa, Mirla, Juvenal sono alcune delle protagoniste di questo racconto che prende tante strade diverse e declina nel buio delle assenze, dei problemi e delle sconfitte.

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