Biancoenero: “Sibilla nel cappello”, l’avventura di un pesce-gatto

sibilla nel cappello_chronicalibriGiulia Siena
PARMA – “Un gatto d’acqua che si chiama Sibilla…?! Sì, è un paese di matti”. Sì, ora la giovane protagonista di Sibilla nel cappello, il nuovo libro di Luisa Mattia – illustrato da Andrea Mongia e pubblicato da biancoeneroedizioni – ne è certa; quello della nonna è un vero paese di matti e lei è imprigionata in quelle noiosissime stranezze. Lei, la ragazzina appena dodicenne è stata spedita dalla nonna, ex insegnante, per troscorrere le vacanze. Ma quali vacanze se non c’è mare, la tv, i ragazzi, il succo di fragola, internet, i social e tutte quelle cose che farebbero di questo soggiorno obbligato una vera vacanza? Continua

Dieci candeline per Biancoenero edizioni: festa a Più Libri Più Liberi con tante novità editoriali

Biancoenero_chronicalibriROMA – Dieci anni per Biancoenero edizioni, la casa editrice romana dedicata ai libri per ragazzi che festeggerà questo importante traguardo alla Fiera Più Libri Più Liberi. Un’occasione per brindare insieme a chi, in questi anni, ha contribuito (scrivendo, disegnando, traducendo, leggendo o anche solo sfogliando i loro libri) a far crescere il progetto che da sempre costituisce il nucleo del lavoro di Biancoenero: l’Alta Leggibilità. Continua

“Il volo del riccio”: la disoccupazione raccontata ai bambini

volodelriccio_Giulia Siena
PARMA – Alle volte la fantasia salva. Salva dal silenzio, dai cambiamenti, dal tempo. La fantasia salva spesso da sè stessi. Questo lo impara presto Eugenia, la protagonista de Il volo del riccio, il libro di Agnès de Lestrade (illustrato da Umberto Mischi) pubblicato da biancoenero edizioni nella collana Zoom. Continua

Biancoenero edizioni: “Mossy Trotter” e i suoi mille pasticci. Storia semplice della normalità

mossy TROTTER_biancoeneroGiulia Siena
PARMAMossy Trotter ha otto anni e una stramba famiglia. Fino a qui niente di speciale, una situazione come molte altre, ma quello che c’è di speciale in questo libro scritto negli anni Sessanta da Elisabeth Taylor  – già autrice di Angel e A casa di Mrs Lippincote –  e pubblicato in Italia da Biancoenero edizioni, è la divertente rassegnazione di Mossy alla sua esistenza già difficile, nonostante la giovane età.  Siamo nell’Inghilterra del 1967 e le difficoltà, per Mossy, sono rappresentate dal non avere una bici tutta per sé, dall’operazione alle tonsille, da una festa di compleanno finita male e dal tanto temuto e odiato matrimonio di Miss Silkin. Continua

Adolescenti ad Alta Leggibilità: “Io no!… o forse sì”, la storia di Steven, lo square-dance e i dubbi sulla propria sessualità

io noGiulia Siena
PARMA – Steven ha sedici anni, vive a Beaver Lake e ha un segreto: adora ballare square-dance e lo fa con la madre nel gruppo della Api Operose; balla non per fare un favore a sua madre o a tutte le vecchiette del gruppo, no, lui lo fa perché ballare lo rende felice. Già, proprio così. Come se non bastasse, poi, odia l’hockey, non è per niente attratto dalle ragazze, è un ottimo osservatore, è estremamente ordinato e, inoltre, ha una amica del cuore, Rachel. Nonostante tutti questi indizi, però, Steven continua a ripetere: “Io no, non posso essere gay! No. Io no. Assolutamente no”. Da questo continuo tentativo di Steven di auto-convincersi nasce il titolo del libro di David LaRochelle, Io no!… o forse sì pubblicato da biancoenero edizioni. Steven, fantastico protagonista della penna di LaRochelle, per dimostrare a se stesso di non essere gay si informa, ruba un libro in biblioteca per approfondire la questione adolescenti-identità-sesso, comincia a frequentare i veri maschi e a uscire con le ragazze. In poco meno di un mese, tra un esame di guida e l’altro, esce con oltre venti fanciulle senza essere attratto da nessuna; la sua attrazione, però, è per il Bowman, il giovane professore di educazione alla salute. Ma tutto questo non farà altro che confondere ulteriormente le idee di Steven. E se davvero fosse gay?

 

La storia continua, così, tra un tentativo e l’altro per schiarirsi le idee e capire in che direzione sta andando la propria vita.

 

Biancoenero edizioni, la casa editrice capitolina che dal 2005 si occupa del progetto Alta Leggibilità per avvicinare ai libri tutti i ragazzi – anche quelli che hanno difficoltà di lettura –  con Io no! alza il proprio target e questa volta si rivolge agli adolescenti (dai 15 anni in su) con una tematica di estrema attualità raccontata con arguzia e semplicità. I lettori crescono, le problematiche da affrontare si moltiplicano e l’Alta Leggibilità rimane.
Ottimi spunti.

 

Qui lo speciale ChronicaLibri a Più Libri Più Liberi 2014 dove è stato presentato Io no!… o forse sì

“Indagini in cucina”, il nuovo libro di Mila Venturini tra verità che non ti aspetti

indaginiincucinaGiulia Siena
PARMA – Cosa succede se durante un concorso di cucina due bambini si accorgono che qualcosa non va per il verso giusto? I due bambini sono Paolo e Francesca, nati dalla penna di Mila Venturini e protagonisti di Indagini in cucina, la nuova e avvincente avventura targata biancoeneroedizioni. Ma partiamo dall’inizio, da quando nel loro diario i piccoli detective annotano che “la prossima settimana il paese ospiterà la finale di una gara di cucina napoletana organizzata dalla rivista “Presi per la gola”. I nonni hanno convinto Aisha Ahmed, la cuoca dell’albergo, a partecipare alla gara, anche se lei all’inizio non voleva. E i nonni hanno avuto ragione, perché Aisha ha superato le selezioni ed è tra i tre cuochi finalisti! è venuto uno dei giudici in persona a comunicarglielo…” Il concorso, infatti, è un’ottima occasione per Aisha di dimostrare la propria bravura e, vincendo, di portare suo figlio a Parigi. Ma gli avversari sono agguerritissimi, poco simpatici – notano Paolo e Francesca – e, soprattutto, durante i giorni di sfida avviene qualcosa di poco chiaro. Gli ingredienti scelti da Aisha prima della gara non sono gli stessi che poi andrà a cucinare… Come mai? Cosa sta succedendo? A questo punto entrano in scena i due piccoli detective che grazie alla loro curiosità e alla loro testardaggine andranno in fondo alla storia.

 

Indagini in cucina, grazie al font biancoeneroedizioni è una storia ad Alta Leggibilità, adatta a tutti i lettori dagli 8 anni.

 

Con biancoenero edizioni arriva “Mamma in fuga” dal solito caos

mamma in fuga_CHRLGiulia Siena
PARMA“Vi starete chiedendo che fine io abbia fatto. Niente segreti fra noi. Me ne sono andata per un po’. Quanto? Dipende… In mezzo a quel disastro che è casa nostra non riuscivo più a vivere”. A parlare è la madre di Silvia e Lisa che, disperata dal disordine che le figlie e il marito – un accumulatore seriale! – creano in casa, decide di sparire per un po’. Ma la sua non è una sparizione come tutte, la sua è una vera e propria fuga. Mamma in fuga, infatti, è il titolo del libro di Arianna Di Genova illustrato da Sarah Mazzetti e pubblicato nella collana Zoom di biancoenero edizioni. Ma dove sarà andata questa madre esasperata dal caos? Silvia, la più piccola della famiglia, sa subito cosa fare: cercare nel ripostiglio se la mamma ha portato via con sé la torcia o le candele. Perché? Perché questo potrebbe essere un gran bell’indizio visto che la mamma minacciava sempre di andarsene via e rinchiudersi in una grotta. E, infatti, le ha portate vie e, al posto della torcia e delle candele, c’è un biglietto… della mamma! Dice che è andata via per un po’, ma la destinazione è sconosciuta. Allora la temeraria Silvia convince il papà e la sempre riluttante Lisa a intraprendere le ricerche nel bosco: lì ci sono le grotte che potrebbero essere il nascondiglio della loro mamma. Dopo giorni pieni di ansia e una ricerca estenuante le ragazze capiscono che per far contenta la loro mamma e farla ritornare a casa devono prendersi cura delle loro cose e fare ordine nel loro perenne disordine. Decidono, così, di buttare le cose che non servono e non litigare più tanto spesso; intanto, la lunga ricerca nel bosco prende il via.

 

Un racconto fatto di problemi quotidiani e suspense. Si potrebbe riassumere così Mamma in fuga di Arianna Di Genova, il libro per tutti – è scritto con il font biancoenero ad Alta Leggibilità (ideale per chi ha difficoltà di lettura) – che è un piacevole viaggio nella vita di Silvia e del suo piccolo grande caos.

 

Dagli 8 anni.

Leggendo Crescendo: “Giancretino e io”, nuova avventura targata biancoenero edizioni

giancretinoGiulia Siena
PARMA
Vincent Cuvellier, l’autore più divertente dell’intera Francia, dopo il successo italiano di La settima onda e Scappiamo, torna in libreria e lo fa con Giancretino e io. Il libro, con le illustrazioni di Aurélie Grand e pubblicato da biancoenero edizioni nella collana Zoom (ad Alta Leggibilità), è  la prova, irriverente e realistica, di una amicizia-non-amicizia.

“Lui è proprio così: ogni volta che apre bocca dice una scemenza. Sono sicuro che nel dizionario, alla voce “cretino” c’è scritto: “Come Gianfelice Monton”. Nonostante si conoscano da sempre, nonostante siano stati insieme al nido, all’asilo, in colonia, alle elementari e ovunque, nonostante le rispettive madri siano amiche inseparabili, Beniamino continua a sottolineare che lui e Gianfelice non sono mica amici! Perché? La risposta è semplice: Gianfelice è un cretino, quindi è Gincretino! Per Beniamino, infatti, la stupidità, la superficialità la presunzione e la saccenza di questo bambino odioso con una faccia molto simile a quella dei topi (senza offesa per i topi, sottolinea l’autore) è insopportabile. Ma non tutto ci possiamo scegliere e Beniamino lo sa; non può evitare, infatti, che Giancretino passi la notte a casa sua perché le loro mamme – da super amiche quali sono – devono andare al concerto di quella cantante che strilla, quella che proprio non sopporta… come si chiama? Ah già Céline, Céline Dion. Sua madre e Agnese, la madre di Gianfelice, la adorano e, prese da una pazzia quasi adolescenziale, decidono di lasciare i bambini a casa fidandosi dello sguardo vigile della vicina, la signora Chibbani. Come farà Beniamino a sopportare il suo non-amico? Come farà a sopportarne i capricci e la stupidità? Ma davvero sua madre non capisce che loro due non sono amici?

 

Promette di diventare un classico Giancretino e io, anche grazie al suo linguaggio coinvolgente e sopra le righe. Vincent Cuvellier, infatti, ci coinvolge nella storia e nella vita dei suoi personaggi ma, ci ricorda, “non bisogna dire le parolacce. E non bisogna neanche scriverle. Nei libri per ragazzi, poi! […] Però, ragazzi miei, una promessa ve la posso fare. Io smetterò di usare le parolacce nei miei libri quando voi smetterete di dirle. D’accordo?”

 

 

Età di lettura: dagli 8 anni.

 

Piccole Donne, un classico irrinunciabile ad Alta Leggibilità

piccoledonneGiulia Siena
ROMA 
– Meg, Jo, Beth e Amy, le quattro sorelle March nate dalla gloriosa penna di Louisa May Alcott nel 1868, tornano a rivivere nell’adattamento di Irene D’Intino per biancoenero edizioni. Le Piccole Donne: la speranzosa Meg, la determinata Jo, la generosa Beth e la piccola Amy, insieme alla madre e alla domestica Hannah, si trovano ad affrontare le difficoltà economiche e le preoccupazioni per il padre partito in guerra. Siamo nell’America scossa dalla guerra di Secessione e le Piccole Donne trascorrono le giornate aspettando notizie dal fronte, vivendo la loro quotidianità fatta di faccende domestiche, canti, letture, speranze e sogni, fino a quando alla finestra di fronte alla casa delle ragazze appare un misterioso ed affascinante giovane. Il giovane è Theodore Laurence, per tutti Laurie, il nipote del vecchio e ricco signor Laurence, vicino di casa della famiglia March. A lui, involontariamente e in modo del tutto innocente e spensierato, si avvicina dapprima la ribelle Joe; poi, tutte le ragazze saranno coinvolte da questa amicizia che le solleverà dai problemi quotidiani e dalle preoccupazioni che la povertà, la frustrazione e le debolezze recheranno loro.

 

Piccole Donne sono tornate e questa volta coinvolgono tutti, ma proprio tutti i lettori. Sì, perché con la collana Raccontami – I grandi classici più facili da leggere la biancoenero edizioni si pone l’obiettivo di avvicinare alla grande letteratura tutti i ragazzi, anche quelli che hanno difficoltà di lettura, grazie, anche, all’ausilio dell’audio book letto da Gabriella Bartolini.

“Come mangiare vermi fritti”: quando il disgustoso diventa irresistibilmente divertente!

come-mangiare-vermi-frittiGiulia Siena
ROMA
– “Quella volta gli era andata bene. Ora, però, non era riuscito a pensare a nulla di speciale da fare per prepararsi a mangiare un verme. E così, con la faccia rossa e imperlata di sudore, stava facendo un riscaldamento generale: flessioni, piegamenti, saltelli”. Si prepara così Billy a mangiare vermi. Lo so è una cosa un po’ assurda ma dovrà mangiarne quindici in quindici giorni. No, non è un pazzo; è solo un ragazzo che non riesce mai a resistere alla tentazione di accettare una scommessa e anche questa volta lo ha fatto: ha ceduto e ha accettato. Per vincere quei 50 dollari che gli serviranno per comprare la minimoto del fratello di George Cunningham, Billy ha sfidato Alan e Joe e, senza reticenze, si prepara a ingurgitare quindici vermi. Ma saranno commestibili questi vermi?
Parte da qui “Come mangiare vermi fritti”, la spassosissima avventura di quattro ragazzi e una scommessa. Il libro – un classico della letteratura americana per ragazzi – scritto da  Thomas Rockwell (traduzione di Nadia Brusin) con le illustrazioni di Umberto Mischi, è pubblicato nella collana MaxiZoom, i classici di domani di biancoenero Edizioni. Billy, Alan, Tom e Joe, sono amici da una vita, nonostante siano poco più che bambini, e da sempre amano sfidarsi: un giorno si imbarcano in una scommessa che li vede divisi in fazioni, Alan e Joe a sfidare Tom e Billy. Sarà proprio Billy a dover vincere la scommessa e mangiare i vermi. Tra alleanze, tranelli e qualche scaramuccia i ragazzi saranno determinati a portare avanti questo gioco e a onorare la parola data, nonostante i vermi non siano proprio un piatto succulento, anzi!

 

Vincitore del prestigioso Mark Twain Award, “Come mangiare vermi fritti” è uno dei 100 Libri più richiesti da sempre nelle biblioteche americane e finalmente arriva in Italia in una edizione che coinvolge tutti, una edizione ad Alta Leggibilità. Divertente, spassoso e spensierato il libro di Thomas Rockwell è un classico della letteratura internazionale che deve il suo successo – speriamo anche in Italia – alla semplicità e all’arguzia con la quale è scritto. Rockwell non si preoccupa di risultare esagerato o disgustoso, il bello di questo libro è proprio questo: non strizza l’occhio al lettore un po’ schizzinoso, no; va oltre, narra con disinvoltura e semplicità (le caratteristiche dei ragazzi) di un episodio della vita quotidiana di quattro fantastici birbanti. Vi siete abbastanza incuriositi per capire come cucinare i vermi per vincere una scommessa?