Artefestival, tutta la magia dell’acquerello

Un week end di colori e incontri

Silvia Boselli

BERGAMO – Dopo il grande successo della prima edizione, il 23, 24 e 25 settembre torna Storie ad Acquerello – Artefestival Bergamo.
Luminosa, immateriale, fluida, leggera: l’acquerello è tecnica nobile e ancora poco conosciuta, perfetta per le avanguardie, capace di liberare il gesto per sviluppare le infinite possibilità del colore, ideale complemento visivo di libri e racconti. “L’acquerello emana luce e permette di sperimentare: è uno strumento di narrazione nelle mani dell’artista, che rende possibile il racconto di storie attraverso l’uso di due elementi, l’acqua e il colore. È un gesto semplice ma capace di produrre immagini potenti, in grado di catturare fantasia e reale, astrazione e concretezza. Non è un caso se la prima opera astratta è un acquerello di Kandinskij. E non è un caso se, dipingendo con i colori ad acqua, Rothko vede per la prima volta sciogliersi le sue figure in campi di colore.

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Sinnos, la forza delle immagini

L’incredibile corsa dello sciroppo, un albo fatto di creatività, competizione e amicizia

Giulia Siena
Linee sinuose, colori vividi, tavole fitte, piccoli oggetti e particolarissimi personaggi. Quello che stupisce ne L’incredibile corsa dello sciroppo è il tratto pieno delle immagini, la ricchezza di elementi e l’immensa capacità immaginifica di Charles Dutertre, illustratore francese autore, insieme a Alex Cousseau, del volume pubblicato da Sinnos. La storia intessuta da Cousseau, prolifico autore d’Oltralpe, è un inno all’ironia, all’amicizia e alla creatività.

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Pulci Volanti: un albo contro la paura

Pezzetta e Barghigiani in “Come soli segreti”

Come soli segreti è la storia di un’amicizia che va oltre qualsiasi paura. Con le parole di Cristiana Pezzetta e le illustrazioni di Anita Barghigiani, l’albo è stato pubblicato nei mesi scorsi dalla giovane e attenta casa editrice Pulci Volanti. La storia si dipana tra le strade di una città distrutta, in mezzo ad avanzi di case in cui si corre a perdifiato; Jamal e Frida, tra le macerie e i ruderi, riescono a custodire un loro personalissimo spazio allestito con cura e arricchito dalla complicità, l’attenzione e il coraggio.

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Caboni e Cuddemi raccontano il Paese Museo

“Da quassù”, la prodigiosa rinascita di San Sperate

In libreria dal 25 marzo, Da quassù è il bellissimo albo narrato con le parole di Cristina Caboni e arricchito dalle immagini di Flavia Cuddemi. Pubblicato da NoArte Paese Museo, il testo – in italiano – è stato tradotto anche in sardo (da Salvatore Mossa) e in inglese (da Ellen Pala e Davide Artizzu).

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Orecchio Acerbo: “Tutto cambia”, paure e crescita dal punto di vista di Browne

Giulia Siena
PARMA
“I miei libri sono sempre per bambini, ma se fanno pensare gli adulti, tanto meglio”. Partiamo da questa frase di Anthony Browne, celebre autore e illustratore inglese già Premio Andersen nel 2000, per arrivare al fulcro – non solo dell’opera di Browne – ma per giungere alla mia idea di letteratura per ragazzi. Una idea che ho cercato di portare avanti negli anni, sia in questo spazio virtuale che è il giornale, sia nelle aule scolastiche o nelle fiere confrontandomi con gli autori e operatori del settore (che ringrazio sempre per il loro impegno e stacanovismo).

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Biancoenero: “Processo al Lupo”, il nuovo albo illustrato di Stéphan Henrich

Giulia Siena
PARMA
“Silenzio o faccio sgombrare l’aula”, tuona il Giudice. “Lei si chiama Bernardo Lupo ed è nato lo scorso inverno nel bosco Oscuro”.
“Sì, signor Giudice”.
“Lei è accusato di aver ucciso un agnello!”.

Nell’aula di tribunale si avverte una certa tensione; il pubblico rumoreggia, commenta sorpreso con versi e schiamazzi proprio perché molto preso dalla vicenda. L’imputato è Bernardo Lupo, “il lupetto più amabile e affettuoso che una mamma possa desiderare”, ma che ha commesso un grave reato, ha mangiato un agnello. Aveva fame, si giustifica il Lupo.

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“Federico”, un albo illustrato per entrare nel mondo di Fellini

Giulia Siena
PARMA
– Il 20 gennaio ricorre il centenario dalla nascita del grande regista Federico Fellini. Una vita di visioni, di creazioni, di illusioni. Un’arte, quella cinematografica, cominciata e coltivata fin dagli anni dell’infanzia.
Era curioso, Federico, un osservatore attento: dai suoi occhi trasognanti e vispi emergeva la voglia – spesso inconsapevole – di catturare e creare. Fumetti, disegni, film.

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"La rosa", la grande scrittura di Petruševskaja entra in un albo illustrato

Giulia Siena
ROMA “Un uomo di punto in bianco cominciò a profumare come una rosa. E non c’era niente da fare. Bastava che entrasse in un negozio, e in un batter d’occhio tutti si fermavano, cominciavano ad annusare l’aria e dicevano: “C’è odore di rose. Sembra proprio di stare in un roseto”. Sembra un po’ bizzarro, dalle sfumature divertenti, ma questo non è che solo l’inizio de “La rosa”, il racconto di Ljudmila Petruševkaja che ha i toni di una favola triste. Illustrato magistralmente da Claudia Palmarucci, “La rosa” è una delle ultime uscite firmate Orecchio Acerbo.
 Tutto comincia quando un uomo comincia a profumare come una rosa: i suoi vestiti, la sua pelle, i suoi movimenti emanano un odore che si addice a un fiore. Così, quando quest’uomo senza nome accede in un luogo o entra in qualsiasi stanza, la gente si aggira perplessa annusando il buon odore. Presto, però, questo odore si fa quasi insopportabile, sinonimo di un’oscura punizione. La fresca fragranza che all’improvviso ha segnato il cammino del protagonista diventa il suo capo d’accusa: diviene una cavia, un esperimento da portare avanti quasi seguendo le istruzioni di un manuale di giardinaggio.


In “La rosa” Ljudmila Petruševkaja fa confluire la sua attenta osservazione della situazione umana di fronte alla disgregazione sociale: disagio, emarginazione e solitudine, argomenti che attraverso una grande penna e ottime immagini possono essere spiegati anche ai lettori più piccoli.

"La leggenda dell’Olivo", l’amore si intreccia alla storia della terra

Giulia Siena
ROMA – Una lettera dal sud per non dimenticare i colori, il calore e le storie del paesaggio pugliese. Tema della lettera, destinata a un amico lontano, è l’ultima leggenda narrata dal nonno prima che partisse per un lungo viaggio. Così comincia “La leggenda dell’Olivo”, un racconto di Vito De Benedetto, illustrato da Liliana Carone e pubblicata da Lupo Editore. Il protagonista, Eulus, è un musico che vaga per valli e pianure regalando piante e prosperità attraverso la magia del suo flauto melodioso. In una notte di plenilunio incontra la bella fanciulla Oliva della quale si innamorerà perdutamente, ma entrambi cadranno vittima di un malefico tranello.