Vague edizioni: Cali, viaggio nell’assenza

“Solo i bambini sanno amare” e questo basta

Cosa comprende un bambino della morte? Cosa sente oltre l’assenza, il distacco, la frustrazione, la confusione e il dolore? Ogni bambino, in età differenti, comprende la morte in maniera diversa; quello che fa Bruno, a sei anni, quando perde la madre, è diventare un osservatore. Bruno è troppo piccolo per partecipare al corteo, può solo guardare dalla finestra, osservare la figura allontanarsi, mentre tutti gli altri cercano di cancellare le tracce del passaggio materno sulla terra.

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Bompiani: il grande Bufalino

Favola del castello senza tempo

Daniela Distefano
CATANIA
“Così strabiliante è il numero di nozioni su ciascuno di noi che rimane nascosto a chiunque pur presuma di conoscerci meglio e ci sia perfino vissuto accanto lunghissimamente; così vasta la zona d’ombra dove ci nascondiamo a noi stessi, da vanificare ogni intreccio con gli altri fondato sulle presunzioni reciproche. Siamo invitati a una perenne festa di specchi, un carnevale dove si mischiano familiarmente scaglie di coscienze e memorie, di amori e di disamori. Qualcuno, più ingenuo, perfino ammazza o si ammazza in questo girotondo di maschere senza aver sospettato l’equivoco”.

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Cristò Chiapparino riparte con NEO

La carne: smettete di pensare al mondo che conoscete già

Smettete di pensare al mondo come lo conoscete già. Quel mondo non esiste più. E non è colpa di una pandemia o dei recentissimi fatti di cronaca, no. Del mondo come lo conoscete ora – nel bene e nel male – non rimane che un ricordo nella testa e nei pensieri di un ottantenne e risale a quando l’uomo aveva otto anni.

Cristò Chiapparino pubblicò La carne qualche anno fa, nel 2015, con l’attenta Intermezzi Editore; ora, la sua scrittura asciutta e levigata torna a farsi leggere in questo romanzo dalle tinte fosche e i tratti geniali ripubblicato da Neo Edizioni.

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La storia è passata dal Vietnam

Neri Pozza: “Vietnam. Una tragedia epica. 1945-1975 di Max Hastings – pp.19-318

Daniela Distefano
CATANIA –  “Non erano i vietnamiti  a dare il via alle violenze, eravamo stati noi andando lì… Quello che stavamo cercando di fare in Vietnam era di impedire a un governo locale di prendere il potere”.                                                                                                                        

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L’epica trans nei ricordi di Porpora Marcasciano

Giulio Gasperini

AOSTA – Il racconto di Porpora Marcasciano, attraverso i suoi ricordi dipanati in L’aurora delle trans cattive, pubblicato da Edizioni Alegre, è una vera e propria epica: una narrazione corale e collettiva, che serve come contenitore mai esausto di un mondo intero e complesso, dalle sue origini fino all’attualità. Dentro questo testo ci sono i volti, i corpi, i luoghi, le immagini, le voci stesse di una comunità folta ed eterogenea, che per lunghi anni è stata costretta alla marginalità, a stare sulla soglia sfera pubblica e privata, sempre al limite tra legale e illegale. Era un limite fragile e sottile, come tocca oggi ad altre categorie sociali, in un gioco al massacro su cui si basa la propaganda prima transfobica e poi razzista.

L’operazione compiuta da Porpora Marcasciano, attuale presidente onoraria del MIT, il Movimento identità trans, è un atto politico necessario: consegnare alla scrittura, e dunque alla memoria di molte e molti, le esperienze e le vite di chi fu precorritrice e attivista di una rivoluzione umana e sociale. “La presa di parola trans resta necessaria”: da questo corollario si squaderna la narrazione, che affonda nella propria esperienza personale, ripercorrendo le fasi della propria trans-formazione, intessendola con i corpi di tutte le altre magnifiche e divine creature che popolavano le strade delle città e abitavano la notte e le sue ombre. Sono i corpi, possenti e presenti, che reclamano la loro unicità: corpi scomodi, incarcerati, sgualciti ma determinati ad affermarsi. Perché le loro esperienze hanno creato la storia, hanno dato la possibilità di elaborare un’ermeneutica trans indispensabile: una coscienza costruttiva di senso e significato per tutte e tutti. Assieme ai corpi, però, anche i loro nomi: quelli veri e sani, quelli che ciascuna di loro si era scelta e col quale affrontava la vita; non quello imposto, magari anche nella morte, da una famiglia che preferiva negare l’esistenza piuttosto che affrontare la pubblica onta.

Tra Napoli, Roma, Bologna, e altri orizzonti urbani, le vicende delle creature sognate e sognanti diventano una moderna Iliade, il racconto di una guerra combattuta con onore e decoro, contro tanti e potenti nemici dai poteri apparentemente divini e magici. Ma la reale favolosità sta in questo altro mondo, miscelato e costituente: nelle sue ritualità antiche e arcane, nelle sue profondità umane e sociali, nei loro atti che divennero ben presto politici, alla ricerca di diritti che fossero finalmente stabiliti e normati, fino ad arrivare, nel 1982, all’approvazione della legge 164, che permise e riconobbe il cambio di sesso in Italia, secondo paese europeo, dopo la Germania, con una legge – per l’epoca – estremamente all’avanguardia e rivoluzionaria.

In “L’aurora delle trans cattive”, con una lingua appassionata e appassionante, con un narrazione fluida e avvincente, si ripercorre una questione complessa e significante, a cominciare dalle parole per dirsi che “mancavano e mancano tuttora”. La memoria di Porpora è una fonte inesauribile, un lungo e puntuale “lavoro politico” che non si può più continuare a ignorare, né considerare minoritario o superfluo.

Exòrma Edizioni

Torna la geniale scrittura di Roscia con Il dannato caso del Signor Emme

Si parte. Carla è alla guida di uno scuolabus di dubbia provenienza usato come camper. Accanto a lei un uomo vestito da frate, Giordano, il suo amico di sempre. Insieme a loro i figli di lei, due gemelli undicenni dalle capacità fuori dal comune: uno è il genio per il quale qualsiasi classificazione risulta superflua l’altro, il gemello due, è diversissimo da suo fratello ma non meno talentuoso. E’ lui, il gemello due, una delle voci narranti di questo viaggio a bordo di una “casa con le ruote” attraverso un’Europa differente, che noi non riconosciamo, distrutta e cambiata dalla testardaggine e i nazionalismi capricciosi degli Stati sovrani; lo Stato Pontificio, il protettorato cinese della Longobardia, la Repubblica di Genova per arrivare in Francia e poi approdare in Spagna, nel regno di Castiglia e Aragona e riprendere il cammino verso Lisbona sulle tracce del fantomatico Signor Emme.

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LeggendoCrescendo, un inno alla natura tra aspirazioni e paure

Glifo Edizioni: Vera la mongolfiera

“Fatto sta che, una volta preso il volo, è difficile tornare indietro perché viaggiare ti porta a voler scoprire sempre sempre più, a fare nuove amicizie e anche ad affidarti alle persone che incontri; e in questo modo, senza accorgersene, si superano ostacoli e paure, e soprattutto si fanno esperienze“. (Tessa Gelisio) Può una mongolfiera soffrire di vertigini? Sembra impossibile, eppure è quello che succede a Vera, la piccola mongolfiera costruita da nonno Tranquillo e donata al piccolo Thomas. Passano gli anni, otto per l’esattezza, e Thomas e Vera continuano a essere migliori amici; nonostante le paure, la piccola mongolfiera ama viaggiare attraverso le lezioni di geografia ripassate da Thomas: lunghissimi percorsi lontano dai palazzi e dal traffico, in una grande foresta dal nome evocativo, la foresta pluviale.

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Avagliano: Clelia Lombardo scandaglia l’amore e la perdita

Cadere, volare

La perdita e l’amore. La solitudine e l’aiuto, l’ostinazione e la remissione, la passione e l’indulgenza. Cadere, volare, il romanzo di Clelia Lombardo pubblicato da Avagliano Editore è una storia di contrasti che si incastrano in una esistenza da rivedere. Quando Nives, docente trentenne nella Sicilia degli anni Novanta, riceve la proposta di matrimonio, tutto viene rimesso in discussione: le cicatrici si riaprono e quell’antico vuoto torna ad attrarla senza via d’uscita. La perdita della madre quando Nives è ancora una bambina la costringere a nascondere quel dolore nei silenzi più profondi, nello studio disperato e salvifico.

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Sinnos: un nuovo protagonista per le prime letture

Arriva Rolando Lelefante

Giulia Siena
PARMA
– Due prime avventure per Rolando Lelefante, il simpaticissimo personaggio della penna di Louise Mézel, illustratrice e scrittrice francese. I due volumi, Ecco a voi Rolando Lelefante e Rolando Lelefante legge, sono tradotti da Federico Appel e pubblicate da Sinnos nella collana Prime Letture rigorosamente ad alta leggibilità.

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Noi chav, nella tempesta del capitalismo razzista e patriarcale.

Edizioni Alegre: un’autobiografia

Giulio Gasperini
AOSTA – Un curioso volume, quello edito da Edizioni Alegre, nella collana WorkingClass: questo Chav. Solidarietà coatta di D. Hunter è un ibrido difficilmente catalogabile. Corre sul filo del romanzo di formazione, ma è un’autobiografia che sconfina in un saggio sociologico e antropologico. Non farne capire la definizione, effettivamente, fa parte dell’intento dell’autore, che ama destabilizzare il lettore in un flusso di narrazione incessante e straniante. L’obiettivo finale è esplicitato più volte: quello, cioè, di far navigare il lettore attraverso “la tempesta di merda del capitalismo razzista e patriarcale in cui viviamo”.

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