Biancoenero edizioni, nuove avventure

B.B. Il clown-boy ad alta leggibilità

Giulia Siena
PARMA
B.B. Il clown-boy è il nuovo titolo della collana Minizoom della biancoenero edizioni. Scritto da Stefania Luisi e illustrato da Umberto Mischi, anche questo libro – come tutti i titoli degli autori italiani pubblicati dalla casa editrice romana – è stato letto e approvato da una redazione di ragazzi, a garanzia dell’Alta Leggibilità.
Tra le pagine di questo volume troviamo la vicenda di un clown che, agghindato di tutto punto con cappello, stivali e pistola, attraversa il mondo in compagnia del suo fidato cavallo a dondolo e di Banana, un cane giallo, basso e lungo.

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Maggio Sinnos: tante iniziative per far leggere tutti

Un intero mese dedicato all’alta leggibilità

Leggere è un’azione complessa che richiede grande impegno e concentrazione. A volte può comportare un’enorme fatica e apparire come una sfida insuperabile.
Sinnos nasce con la vocazione di accogliere le diversità, le difficoltà, e promuovere la conoscenza. Così, fin dal 2006 ha realizzato font e individuato impostazioni grafiche e regole redazionali che rendono i libri più accessibili e accoglienti e che consentono ai lettori di superare paure e ostacoli. Perché solo quando la lettura diventa una pratica abituale può trasformarsi davvero in un grandissimo piacere.

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Biancoenero: una storia vera in un racconto divertente

Sally Nicholls e Il grande caos dei telefoni

La talentuosa autrice inglese Sally Nicholls è partita da un episodio realmente accaduto per costruire una storia che intreccia le vite e le vicende di tanti diversissimi personaggi. Il grande caos dei telefoni, il libro illustrato da Naida Mazzenga e pubblicato nella collana Zoom (rigorosamente ad alta leggibilità) di biancoenero edizioni, è stato inserito nel catalogo 2020 di Read for Emphaty Collection che ogni anno seleziona i migliori testi per bambini e ragazzi che contribuiscono a sviluppare l’empatia. E la condivisione di questa capacità è uno dei grandi meriti di questo piccolo grande libro.

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Sinnos: un nuovo protagonista per le prime letture

Arriva Rolando Lelefante

Giulia Siena
PARMA
– Due prime avventure per Rolando Lelefante, il simpaticissimo personaggio della penna di Louise Mézel, illustratrice e scrittrice francese. I due volumi, Ecco a voi Rolando Lelefante e Rolando Lelefante legge, sono tradotti da Federico Appel e pubblicate da Sinnos nella collana Prime Letture rigorosamente ad alta leggibilità.

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Guillaume Guéraud e “I tre funerali del mio cane”

Biancoenero edizioni per una storia d’amicizia e di vita

Giulia Siena
PARMA – Narrare la morte di un animale domestico è sempre qualcosa di difficile: è triste, si può cadere facilmente nella banalità e urtare la sensibilità di qualcuno. Quando il pubblico di lettori, poi, è rappresentato dai bambini, questi rischi aumentano sensibilmente. La penna oleata e sensibile di Guillaume Guéraud, però, dribbla con eleganza questi pericoli e regala una storia di amicizia e vita, tutt’altro che banale. I tre funerali del mio cane, nuovissima uscita ad alta leggibilità per la casa editrice Biancoenero, è la storia di Nemo e del suo cane Babino.

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Leggendo crescendo: il primo young adult firmato Biancoenero

Cibo, ragazze e tutto quello che non posso avere di Allen Zadoff

Giulia Siena
PARMA
– Andrew Zansky ha quindici anni e la vita, quella che ricomincia con il nuovo anno scolastico, si prospetta non proprio semplice. Ma partiamo dall’inizio perché Cibo, ragazze e tutto quello che non posso avere è un titolo emblematico per questo romanzo frutto della penna di Allen Zadoff. Pubblicato dalla casa editrice Biancoenero, il racconto – ad alta leggibilità – è il primo, riuscitissimo, young adult proposto dalla casa editrice romana.

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Biancoenero: “Processo al Lupo”, il nuovo albo illustrato di Stéphan Henrich

Giulia Siena
PARMA
“Silenzio o faccio sgombrare l’aula”, tuona il Giudice. “Lei si chiama Bernardo Lupo ed è nato lo scorso inverno nel bosco Oscuro”.
“Sì, signor Giudice”.
“Lei è accusato di aver ucciso un agnello!”.

Nell’aula di tribunale si avverte una certa tensione; il pubblico rumoreggia, commenta sorpreso con versi e schiamazzi proprio perché molto preso dalla vicenda. L’imputato è Bernardo Lupo, “il lupetto più amabile e affettuoso che una mamma possa desiderare”, ma che ha commesso un grave reato, ha mangiato un agnello. Aveva fame, si giustifica il Lupo.

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Ricordo e racconto orale: intervista a Fabio Stassi

Giulia Siena
PARMA
– Un albo illustrato non è mai solamente un libro con immagini e parole; un albo illustrato – e la prolifica letteratura per ragazzi ci insegna – è sempre più veicolo di emozioni e memoria, narrazioni e immaginazione. E’ sempre più un prodotto importante, completo e rivolto a tutti. Quando la storia è affidata all’abile penna di Fabio Stassi, poi, sarà sicuramente anche un viaggio intenso tra vita e letteratura.
Con La gamba di legno di mio zio – pubblicato il 31 ottobre da Sinnos con le splendide illustrazioni di Veronica TrutteroFabio Stassi torna alla letteratura per ragazzi dopo celebri incursioni negli anni passati. Questa volta il racconto riprende la tradizione orale e le vicende si mescolano al ricordo familiare di emigrazioni e ritorno. Una storia intensa, delicata che ci viene raccontata dalle parole dello stesso autore.

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Sinnos: Bianca, nessuno chiede scusa per caso

Giulia Siena
PARMA
“Io vorrei dire e fare tante cose, ma tiro un respiro profondo, e poi butto fuori l’aria molto lentamente “. Bianca è furiosa. Intrattabile, dicono. E’ solo un po’ noiosa, dice lei. Bianca ha uno sguardo duro, una incessante voglia di scivolare altrove e il talento del silenzio. Bianca è un’adolescente in lotta contro il papà e Cruz, la mamma e Alan. Bianca osserva di sbieco le vite normali degli altri; non mette in salvo sé stessa dal proprio sguardo critico e severo. Gli occhi le cadono anche sul suo essere parziale, “sbagliata”, tagliante, assente, impaziente. Bianca è questo. Bianca è la protagonista della penna di Bart Moeyaert, importante autore fiammingo vincitore nel 2019 dell’Astrid Lindgren Memorial Award e in questi giorni a Più Libri Più Liberi per incontrare lettori e pubblico italiano.

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“Io sono Bellaq”, un bambino contro la cecità del pregiudizio

Giulia Siena
PARMA
– Bellaq Mostaganem ha nove anni, vive in Francia e ha un solo problema: il suo nome. Bellaq è un nome come un altro, non ha nulla in particolare – penserete – e non ha famosi esponenti che portano a spasso orgogliosi questo nome. E’ vero, avete ragione, è un nome poco conosciuto e poco diffuso; alla sua nascita, i genitori del ragazzo, avevano optato per Bilal, poi, lì all’anagrafe, c’è stato un errore e il nome che ne è venuto fuori è proprio questo: Bellaq. Nessuno ha più fatto caso a questo nome fino ad oggi, quando degli uomini incappucciati scesi da un elicottero hanno fatto irruzione nella scuola Jean-Moulin.

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