NEO: Ombra mai più, il posto della follia è al fresco di un platano

Stefano Redaelli continua il racconto e approda al Premio Strega

Giulia Siena
Ombra mai più continua quel racconto sulla follia del mondo che Stefano Redaelli aveva cominciato con Beati gli inquieti. Sempre pubblicato da NEO Edizioni, il nuovo romanzo esce dalle stanze della Casa delle Farfalle per tornare in quelle conosciute e sporche di fuliggine della dimora paterna. Ci torna dopo tre anni e quello che trova è una quotidianità che ha perso brillantezza, genitori che hanno perso vitalità, serenità, sorriso: il padre si è inclinato da un lato, la madre, invece “è diventata un bonsai”. “I suoi baci sempre più piccoli, le sue carezze sempre più piccole, gli slanci – di tristezza, di gioia – sempre più piccoli, i movimenti, i gesti, radicalmente ridotti”.

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Guaio di notte, il nuovo romanzo di Patrizia Rinaldi è in libreria da oggi

Giallo e commedia, le sfumature di Nero Rizzoli

Giulia Siena
Un ricordo insistente. Una mattina buia di ventiquattro anni prima. La ricerca di attenzioni, l’esigenza di sentirsi amata, partecipe, apprezzata. Poi le crepa, sempre più vicina, del lavandino. Il sangue, i cerotti, i podocchi. Il corridoio lunghissimo del carcere e la musica ripetitiva di un carillon. Quella madre così amata che all’improvviso viene allontanata. Il dolore, da allora, ha un altro sapore: quelle dei lividi, delle nuove crepe, delle voragini mai riempite, della fame mai saziata. Anche la Signora, altrove, in altri contesti e con un diverso passato, ha l’esigenza di colmare gli anni annientati della sua vita precedente. Le due donne si incontrano, per caso, e per caso continuano insieme un viaggio tra le tinte fosche del dolore.

Comincia con una narrazione affilata e arguta Guaio di notte, il romanzo di Patrizia Rinaldi che arriva oggi in libreria pubblicato nella collana Nero Rizzoli.

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Un’antica fiaba e il mistero dell’amore

Sinnos: La ragazza bambù

Giulia Siena – La felice penna di Edward van de Vendel incontra nuovamente i colori di Mattias De Leeuw. Quello che nasce è la rivisitazione – leggera e poetica – di un’antica fiaba giapponese del nono secolo. Le parole che compongono La ragazza bambù (pubblicata da Sinnos in un’edizione davvero imperdibile) sono nuove, dirette e, a tratti, struggenti; le parole qui intessono una trama fatta di incontri, legami, sentimenti.

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Il ramo e la foglia edizioni

Haiku alfabetici: le immagini in poesia di Mariella Bettarini

Giulia SienaMariella Bettarini ha sempre fatto poesia ma, con Haiku alfabetici, si accosta a una parola totalmente scevra di orpelli e carica di senso. Pubblicata nel 2021 dalla casa editrice romana Il ramo e la foglia, questa raccolta è un affresco sul quotidiano e il contraddittorio partendo proprio dall’alfabeto. La poetessa e curatrice fiorentina dedica ad ogni lettera che compone l’alfabeto una parola da declinare per comporre immagini, suoni, emozioni.
“O voi – parole / una vita a parole / un’altra vita
Amo parole / compagne parole / o voi – parole
Se voi mancate / manca molto del vivere / parole-vita
Parole-amore / non amore a parole / (amore è amore)
Parole-sole / non soltanto parole / o voi – parole”

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Anastasia Krupnik, il primo della serie

21lettere: dal 20 gennaio un nuovo titolo firmato Lois Lowry

Giulia Siena
Abbiamo imparato a conoscere Anastasia Krupnik attraverso la florida capacità narrativa della sua autrice, Lois Lowry. Abbiamo seguito la piccola eroina dai capelli dello stesso colore della zucca nelle sue evoluzioni: durante il trasloco, con nuovi amici, in una nuova scuola, alle prese con le faccende domestiche o concentrata nella scrittura. Anastasia è sempre stata irriverente, spontanea e divertente; questo lo conferma Anastasia Krupnik, primo titolo della serie pubblicata in Italia da 21lettere (in libreria dallo scorso novembre) e torna anche in Anastasia ha le risposte, in uscita il prossimo 20 gennaio.

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Lucio Dalla, colori e musiche. La mostra itinerante di Antonio Cotecchia è un viaggio nella contemporaneità

A volte basta una canzone: fino al 23 dicembre a Parma

Giulia Siena – 10 dipinti per altrettante canzoni. Si è aperta sabato 17 dicembre presso la Chiesa di San Marcellino a Parma – dove sarà visibile fino al 23 dicembre – A volte basta una canzone. Lucio Dalla, 10 canzoni in mostra. L’esposizione pittorica e sonora è ideata e realizzata da Antonio Cotecchia, con il patrocinio del Comune di Parma. Cotecchia omaggia Lucio Dalla attraverso un percorso che, alla pittura, affianca la musica, altra grande passione del pittore e urban artist di origine salernitana. Alcuni dei più profondi e iconici brani di Dalla prendono vita: aderiscono alla realtà, parlano del contemporaneo, entrano nei fatti di cronaca quotidiana diventando 10 dipinti dalle forme speculari e i tratti decisi. Accanto ad essi le tracce sonore ed effetti audio ricavati dalla rielaborazione, con una nuova masterizzazione spettometrica, dello stesso Cotecchia.

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Pasolini, incontri di un visionario

In mostra fino al 26 marzo 2023 per celebrarne il centenario della nascita

Giulia Siena
PARMA
– 1922-2022: quest’anno Pier Paolo Pasolini ha compiuto 100 anni. Un secolo che ha attraversato solo in parte, ma che è riuscito a segnare con caparbietà e veridicità. Pasolini ha cento anni ed è come se quegli anni li avesse compiuti davvero lo scorso 5 marzo, come se avesse – nel mio immaginario – soffiato su quella torta, scacciato le supposizioni, le risate sarcastiche, i commenti beceri, i silenzi assordanti, l’indifferenza, l’ipocrisia, il giudizio, la gogna, lo stupore, l’incomprensione. In cento anni, dalla sua nascita, Pasolini ha rappresentato il genio controverso e incomprensibile: l’imputato, il professore, il militante politico, il poeta, lo sperimentatore, il regista, lo sceneggiatore, l’amante, l’amato, il romanziere, l’intellettuale, il contestatore. L’usignolo senza voce, l’angelo senza ali, il peccatore fuori da ogni girone. La perversione da annientare, il regista da superare, l’uomo da applaudire, evitare, infangare.

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Biancoenero edizioni: bici, determinazione e la forza di rialzarsi

Chris Raschka arriva in Italia per il nostro bisogno di nuovi colori

Giulia Siena – Pennellate di colore, immagini che si fanno spazio in un foglio bianco.
Il tocco è armonico, sinuoso e traccia forme lì dove fino a poco prima non vi era nulla. Il foglio si riempie di cerchi, rettangoli colorati, cespugli, mani, occhi vispi, occhiali sorpresi e ciottoli che danno vita a strade. Le strade si moltiplicano, sono tante, e si riempiono di biciclette, ruote e rotelle. E’ difficile tenere in equilibrio una bicicletta, ma le ruote piccole possono essere d’aiuto, poi si impara, “tutti vanno in bici. Tutti hanno imparato”. Ed è così che il mondo illustrato e raccontato da Chris Raschka prende vita.

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Antipodi, il nuovo libro ad alta leggibilità di Fabrizio Casa

Bianca e Anaru: un’amicizia, l’ambiente e il senso di giustizia

Giulia Siena“Tu e Anaru siete agli antipodi – le dice la sua amica Maria – In tutti i sensi: metaforico e geografico”. Bianca ci pensa un po’ ma non ci mette molto a dare ragione a Maria; sono a Napoli, ma lui arriva dall’altra parte del mondo, lei è bianca come il proprio nome, lui un maori bruno e scuro, lei ha gli occhi blu, lui marroni. “Il giorno e la notte, nord e sud. Antipodi, in effetti”. Antipodi, ma Anaru, da Auckland, Nuova Zelanda, arriva a Napoli per un progetto didattico e si ritrova a condivedere il banco con Bianca. Lei è schietta, diretta ed emotiva; lui calmo, forte e riflessivo.

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La strada ti chiama, il nuovo libro di Francesca Bonafini da oggi in libreria

Sinnos: hockey, musica e cambiamenti. Una novità Zona Franca

Giulia Siena – Quattro voci, tanta musica e diverse strade per un’unica vicenda. Francesca Bonafini torna alla letteratura per ragazzi e lo fa con un libro, La strada ti chiama, in cui la spontanea curiosità adolescenziale si mescola alla ricchezza etnica del Canada degli anni Settanta. Il volume, da oggi in libreria per Sinnos (tutti i testi sono ad Alta Leggibilità), comincia con la voce di Leonardo; i suoi genitori sono italiani, veneti, ma sono dovuti emigrare a Toronto, lì dove lui è nato, a causa della distruzione e della povertà causata dalla Seconda guerra Mondiale. Eppure “la guerra va così. Morte, strazio, miseria […] Eppure, benché i popoli della terra abbiano imbracciato le armi con una frequenza e un’ostinazione demente che rasentano l’assurdo, sembra che non siano ancora stufi di litigare”. Leonardo ama il latino, vorrebbe studiare il greco antico, adora giocare a hockey per le strade di East York, ha una gran pazienza – soprattutto con i suoi fratellini – e una passione viscerale per Giuseppe Verdi; la musica, quella che grazie a Yves ha ascoltato e imparato a conoscere, gli mette i brividi. Brividi veri!

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