“Piccoli atei crescono. Davvero una generazione senza Dio?” di Franco Garelli

Il Mulino: religione e attualità

Daniela Distefano
CATANIA
– Ateo-agnostici, indifferenti, credenti: quali sono i rapporti delle nuove generazioni con la religione? In Piccoli atei crescono (Il Mulino), il saggio che contiene brani di intervista, dati, sondaggi, osservazioni puntuali, varie, Franco Garelli si interroga sulla questione se la fede sia un’opzione personale attivabile in ogni momento della vita. Alcuni giovani ritengono che è più facile credere in Dio avendo alle spalle una famiglia religiosamente coinvolta, che coltiva la dimensione spirituale dell’esistenza, nella quale i valori religiosi prendono forma nella vita quotidiana.

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Novità Edicola Ediciones

Il sistema del tatto di Alejandra Costamagna: l’importanza delle radici

Giorgia Sbuelz
ROMA
“Pensava che le parole avessero pieghe nascoste e occupassero il confine tra la pelle e il mondo”.
Alejandra Costamagna è attualmente una delle più importanti scrittrici dell’America Latina. Cilena di nascita, argentina e piemontese di origine, sa bene cosa significhi occupare il confine tra la pelle e il mondo, e sa farlo con le parole. Quelle belle, quelle giuste. Il sistema del tatto, pubblicato in Italia da Edicola Ediciones, è una storia famigliare, che può essere quella della stessa Costamagna o di chiunque abbia vissuto in prima persona il senso di sradicamento.

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Amador-Pedro Barrajon nei testi della fede

Effatà: Un Vangelo di grazia e misericordia. Meditando con san Luca

Daniela Distefano
CATANIA
Un Vangelo di grazia e misericordia. Meditando con san Luca di Amador-Pedro Barrajon (Effatà) è un testo che racchiude brani e commenti ad una delle più straordinarie testimonianze scritte del Divino – fattosi carne -pervenute fino ad oggi. In modo particolare, l’autore si sofferma sul Vangelo di San Luca, l’evangelista che con mansuetudine, pacatezza descrive la grazia della Madonna, umile serva di Dio e Madre dell’umanità. Leggendo san Luca abbracciamo il fulcro del messaggio di Cristo, il suo incessante incitamento alla carità, al dono di sé, che non vuol dire necessariamente rinuncia o altro sacrificio superiore alle nostre forze.

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Dalla vita vissuta al romanzo: l’esperienza di George Sand



Giulio Gasperini

AOSTA – Quando apparve, nel 1859, questo romanzo di George Sand fu una pietra dello scandalo. Oggi, nel 2020, riesumandolo dal suo incolpevole oblio, Iacobelli Editore ripubblica (a cura di Annalisa Comes) Lei e lui, potente esperimento di narrazione di una storia d’amore complessa e turbolenta, dove fin dal titolo la presenza femminile occupa la scena privilegiata, e si fa punto di focalizzazione primaria. 

Raccontare la vita di George Sand è di per sé stessa una discesa nella narrazione più appassionante, perché la vita della scrittrice francese fu essa stessa un romanzo, un’epica intensa e strabordante, fatta di arte e impegno politico e sociale. George Sand stessa diventò simbolo e incarnazione di atteggiamenti finanche scandalosi, perché pietre di inciampo per la società del tempo.

I suoi amori furono ugualmente provocatori, socialmente osceni: da quello con Chopin a quello, tempestoso, con Alfred de Musset; ed è proprio quest’ultimo che offre la materia per il romanzo “Lei e lui”. Due artisti, con visioni e inspirazioni opposte e contrastanti, creano una vicenda perturbante e sovversiva, nella quale si rincorrono e si assediano, animati entrambi dai sentimenti più squassanti e travolgenti. Si racconta del loro amore, delle loro fughe in Italia, delle loro separazioni e dei loro ritrovi, più inattesi e insperati.

Attraverso un genere ibrido, a metà tra il romanzo epistolare e quello memoriale, con squarci sul romanzo di formazione, la Sand scrive di sé ma anche di tutti gli altri, diventando un exemplum nel quale chiunque si può rispecchiare. La scrittura, a tratti manierata – ma in linea con il gusto del tempo – ha lo scopo di condurre un’analisi chirurgica dei meccanismi dell’amore, della gelosia, del possesso. L’analisi di questi meccanismi, così attentamente e scrupolosamente osservati da una narratrice esterna, è un’incalzante viaggio nella profondità degli animi umani, coinvolgendo anche la dimensione artistica, indissolubile e imprescindibile.

George Sand ha il coraggio necessario per rendere la sua vita privata materia di narrazione pubblica, affidando alle pagine di questo romanzo la sua vicenda intima, già di per sé scandalosa, dimostrando a ogni pagina tutta la sua risolutezza nel sacrificio pubblico in nome di un ideale narrativo e artistico più alto. Il monumentale epistolario della Sand è fonte prima e privilegiata dalla materia narrata: tutte le epistole scambiate con Alfred de Musset trovano qua fioritura e sistemazione, creando un’organica rappresentazione di una storia particolare che diventa universale.

Iacobelli fa un enorme regalo alle lettrici e ai lettori che non si erano ancora avvicinati all’opera di questa discussa scrittrice, che ebbe molti detrattori, ma che indubbiamente, al netto del valore letterario contemporaneo, fu figura intrigante e seducente, per la sua scrittura ma anche per il lungo manifesto di intenti che fu la sua stessa vita.

Camminare, una filosofia di vita

Ediciclo: “ Nati per camminare” di Alessandra Beltrame


Daniela Distefano
CATANIA
“Il cammino si deve insegnare, e insegnare ad amarlo. Non si deve dare per scontato”.

Alessandra Beltrame (1964), vive tra Udine e Milano, è giornalista ed ha lavorato per i più importanti gruppi editoriali. Dirige la rivista “In Alto” , In questo volume – Nati per camminare (Ediciclo) – prosegue il suo racconto sul cammino a piedi come atto liberatorio non solo fisicamente. Dopo il successo di “Io cammino da sola”, la scrittrice ci fa capire che camminare vuol dire anche allontanarsi da ciò che non ci fa stare bene, dal logorìo della vita fin troppo confortevole; si deve essere in grado di capire cosa impedisce di avanzare e staccarsi dalla routine che produce noia, appiattimento.

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Letture vintage: Napoli lontana dal mare

Il mare non bagna Napoli nei cinque racconti di Anna Maria Ortese

Giulia Siena
PARMA
Il mare non bagna Napoli. Una constatazione che ripudia la realtà; un ossimoro geografico-topografico. In questo libro di Anna Maria Ortese (1914-1998) pubblicato nel 1953 (Premio Viareggio), si guarda a Napoli con occhi disincantati e curiosi; per la prima volta, forse, non è il mare a fare da sfondo alla narrazione partenopea, ma tutto il resto. Napoli viene descritta osservando i suoi quartieri, le colline verdi del Vomero e di Capodimonte, la punta scura di Posillipo e, più giù, “le case e i vicoli grigi, i miseri vicoli infetti”.

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Roberto Piumini racconta una fiaba della tradizione russa

“La rapa gigante” e l’importanza della cooperazione

Giulia Siena
PARMA
– Al centro di un giardino incolto sorge la casa di due anziani. Con loro anche diversi animali, uno spaventapasseri e un bell’orto. L’arrivo dell’estate fa maturare le verdure, belle, colorate, succose; tra queste anche una rapa che proprio non ne vuol sapere di abbandonare il campo e arrivare in tavola.

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L’Africa dei contrasti

Guanda: L’Africa non esiste nelle parole di Gianni Biondillo

Daniela Distefano
CATANIA
– Un continente enorme, una distesa di Paesi, etnie, lingue, culture diverse, per noi è solo una parola: Africa. Un luogo comune più che un luogo geografico che evoca immagini di miseria e denutrizione, guerra e violenza, ma anche safari, leoni, magie naturalistiche, danze e folklore. L’Africa per l’autore di questo succoso libro, L’Africa non esiste (Guanda), è un crocevia di mondi contrastanti, di Vita e di Morte, di Calvario e Redenzione. Gianni Biondillo racconta così la propria esperienza, quella che gli ha permesso di scoprire l’ Eritrea, il Ciad, l’ Egitto, l’Uganda e l’ Etiopia.

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Leggendo Crescendo: Il Sirente

Dai mamma… Racconta! Piccola raccolta di storie risananti

Giulia Siena
PARMA
Dai mamma… Racconta! Piccola raccolta di storie risananti raccoglie piccole e preziose narrazioni che rientrano nel progetto Libera Scuola Janua con il contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale nell’ambito del programma in favore di bambini con bisogni educativi speciali. Il libro, curato da Manuela de Angelis e pubblicato dalla casa editrice Il Sirente (collana Sirentina), è composto da quattro “racconti risananti” accompagnati dai magnifici acquerelli di Petra Donau. A chiusura volume, inoltre, un particolarissimo contributo sul teatro a cura di Giordana Tieghi.

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La Lepre Edizioni

La gatta della Regina di Domitilla Calamai e Marco Calamai de Mesa

Daniela Distefano
CATANIA
– Scritto a quattro mani, La gatta della Regina (La Lepre Edizioni) di Domitilla Calamai e Marco Calamai de Mesa, ideale seguito del romanzo La mantella rossa, ma anche racconto a sé, narra le peripezie di tre fratelli – Álvaro, Inés e Juan de Mesa – a cominciare dal 1519. Sono trascorsi quasi vent’anni da quando Diego de Mesa e Clara Fonseca, i protagonisti di La mantella rossa, si sono stabiliti a Tenerife, tappa cruciale per le navi in viaggio verso le Indie. I loro figli sono i rappresentanti della prima generazione di castigliani nata e cresciuta nell’isola. Attra­verso le loro storie si narra un mondo in espan­sione.

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